10 frasi di bergamaschi preoccupati
I momenti di difficoltà ci sono per tutti, ma sembra che per noi si verifichino con particolare frequenza. Ecco allora che le metafore naturali, i fantasiosi riferimenti geografici e gli eventi quotidiani diventano altrettanti spunti per colorite espressioni di sconforto. Tuttavia, che in tutto questo ci sia un filo di compiacimento, è più di un sospetto.
1) A m’ s’è ‘n del cap di sic pèrghe
Espressione utilizzata per descrivere una situazione di ristrettezze e disagio, oppure di disorientamento. Evidente la sua origine contadina, sconosciuta ai più l’unità di misura. [Trad: Siamo nel campo delle cinque pertiche]
2) A m’ s’è dét che m’ néga
Forse è la scarsa dimestichezza con il mare a suggerire questo inquietante parallelo, che descrive il pieno coinvolgimento in una situazione pericolosa. Tra le quali, l’innamoramento. [Trad: Stiamo annegando]
3) A m’ và a ciaéna
Non si sa perché la ridente cittadina di Chiavenna, in provincia di Sondrio, è diventata sinonimo di rovina e fallimento. Alcuni suggeriscono l’ipotesi di una maliziosa assonanza. [Trad: Andiamo a Chiavenna]
4) L’à fàcc careàna
Frase pronunciata, con una punta di cattiveria, verso chi non ce l’ha fatta. C’è da dire che riusciamo a reagire con lodevole ironia ai fallimenti. Quelli degli altri. [Trad: Ha fatto fiasco]
5) A ‘l ria gnà ‘n sira gnà ‘n matina
Si dice di un rimedio non adeguato, di un abito mal tagliato, di una persona che non trova mai la misura delle proprie azioni. A volte, purtroppo, è farse attribuita anche a uno stipendio. [Trad: Non arriva da nessuna parte]
6) Ghe n’è piő per nissü
Nelle antiche famiglie patriarcali, con un numero di figli che superava la dozzina, all’ultimo non rimaneva molto, da mangiare o da indossare. Da lì il detto. [Trad: Non ce n'è più per nessuno]
7) ‘n fì de la féra
Càpita di darsi molto da fare, di impegnare tutte le proprie risorse, per poi trovarsi con un pugno di mosche. L’amaro finale è spesso preceduto da questa frase. [Trad. Alla fine della fiera]
8) Piőtòst che piőntéra
Quando ci si trova di fronte a due alternative, una peggio dell’altra, si ricorre a questa curiosa locuzione. Per poi concludere con una terza ipotesi, che non è sempre detto sia la migliore. [Trad. Piuttosto che nonostante]
9) N’ó piè l’òrghen
Indice di estrema insoddisfazione, raffigura lo stato in cui si raggiunge il colmo e non si può più andare oltre. Meglio non indagare su quale sia l’organo coinvolto. [Trad. Ne ho pieno l'organo]
10) L’è ‘ndàcia la quaia
Epigrafe sulle occasioni sfuggite, sui sogni svaniti, sulla giovinezza perduta. Ma non esageriamo: dopo un quaglia se ne fa un’altra, e a volte le nidiate sono particolarmente numerose. [Trad: È andata la quaglia]