La pizza la fó sö a cà

10 frasi in bergamasco sul carovita

Il vero problema è che "I paghe i è semper istèsse"

10 frasi in bergamasco sul carovita
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di Vecchio Daino

Tra guerra, costi dell’energia e inflazione, molte famiglie hanno visto assottigliarsi notevolmente il proprio potere d’acquisto. E soprattutto hanno assistito all’erosione di quello che resta uno dei capisaldi del nostro carattere, l’inclinazione a mèt vià ergót, perché non si sa mai cosa può succedere nella vita. Ma la necessità aguzza l’ingegno, e qualche rimedio l’abbiamo trovato.

1. La fröta la sömèa dóra


Di fronte al prezzo di certa frutta rimaniamo allibiti, pensando all’epoca d’oro in cui mele, pere, ciliegie e frutti di bosco provenivano dagli alberi e boschi di famiglia. Però è vero che mancava molto altro. [Trad.: La frutta assomiglia all'oro]

2. In có d’ü mis te l’sèntet


Gli aumenti dei prezzi si avvertono di più verso la fine del mese, quando diventa complicato far quadrare i conti. È lì che le nostre regiure ricorrono alle più sottili alchimie economiche, sfruttando una capacità genetica. [Trad.: In capo a un mese lo senti]

3. I ne mèt dét de méno


Uno dei fenomeni più curiosi e deprecabili è la cosiddetta shrinkflation. Una specie di scioglilingua, che in realtà è l’accorgimento di mettere meno cibo nelle confezioni, mantenendo lo stesso prezzo. Laùr de balòss, diremmo noi. [Trad.: Ne mettono di meno]

4. I paghe i è semper istèsse


L’equazione è elementare: se gli stipendi non salgono più di tanto e i prezzi crescono in modo esponenziale, il potere d’acquisto diminuisce. Con conseguenze nefaste sul nostro budget. [Trad.: Le paghe sono sempre le stesse]

5. La pizza la fó sö a cà


Alcuni adottano la strategia di tagliare le spese voluttuarie. Che non sono i viaggi da sogno o gli abiti firmati, ma molto spesso anche le cose più semplici, come andare a mangiare fuori la pizza con tutta la famiglia. C’è da dire che a volte quella fatta in casa è anche più buona. [Trad: La pizza la faccio da me a casa]

6. De ’ndà fò se n’parla gnach


Uscire dopo cena per noi non è un’abitudine consolidata. Quindi la rinuncia al cinema, al teatro o alla discoteca non viene vissuta come vera privazione. O almeno ci conviene pensarla così. [Trad: Di uscire non se ne parla]

7. L’è mèi maià de méno


L’austerità dei consumi ci è perfettamente connaturata, anche quando abbiamo una buona disponibilità finanziaria. Rinunciare ai cibi più costosi è quindi un’opzione, accompagnata dall’abilità culinaria di chi è abituato a fare tanto con poco. [Trad.: È meglio mangiare di meno]

8. Ghe rìe a mèt vià negót


Il vero cruccio è l’impossibilità di aumentare il piccolo gruzzolo che sin da piccoli cerchiamo di alimentare, mese dopo mese, in qualsiasi circostanza. Conoscendoci, però, molto spesso riduciamo, ma non eliminiamo del tutto il risparmio. [Trad.: Non riesco a metter via niente]

9. Ol piö l’è i bolète


La voce che ha inciso di più sulle nostre spese è rappresentata dalle le bollette di luce e gas, vertiginosamente aumentate nell’ultimo anno. E noi reagiamo adottando una sorta di resistenza energetica, contenendo i consumi al minimo. [Trad.: Il più sono le bollette]

10. Ghe ’ndó dré ai prése bas


La vera regiura ha sviluppato un formidabile fiuto per offerte, sconti e ribassi, ed è in grado di arginare l’aumento dei prezzi con sofisticate strategie di acquisto, dove riescono a combinare qualità e prezzi accessibili. [Trad.: Vado cercando i prezzi bassi]

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