A mör s’è sèmper a tép

10 frasi in bergamasco sul Giorno dei Morti

C'è ancora chi lo celebra, ma Halloween gli ha decisamente rubato la scena: "Adèss i ghe pènsa a l’Aulin"

10 frasi in bergamasco sul Giorno dei Morti
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di Vecchio Daino

Oscurato dall’affermarsi anche nelle nostre contrade di Halloween, il Giorno dei Morti ha progressivamente perso il rilievo e l’importanza che aveva in passato. Naturalmente, per fortuna, c’è ancora chi lo celebra con il dovuto rispetto. Anche perché è una condizione che prima o poi tocca a tutti. Nei tempi dovuti e senza fretta, suggerisce la nostra tradizione.

1. Mè iga pura di iv, mia di mórcc


Affermazione incontestabile che mirava a fugare le paure dei piccini, terrorizzati dai racconti horror d’epoca. La frase denota anche una certa sfiducia nel genere umano. [Trad.: Bisogna aver paura dei vivi, non dei morti]

2. Nóter a m’fàa ’l gir di capsancc


Un tempo era tradizione andare a trovare i parenti nel camposanto dov’erano seppelliti. Di solito non era un gran viaggio, perché si trattava di paesi vicini. Ma il senso del gesto rimaneva nella memoria. [Trad.: Noi facevamo il giro dei campi santi]

3. Te pórtet dré negót


La nostra saggezza ci ammonisce a non accumulare beni terreni, perché non ci seguiranno nell’ultimo viaggio. A giudicare dal nostro attaccamento al patrimonio, non sembra che la lezione sia stata del tutto recepita. [Trad.: Non ti porti dietro nulla]

4. I disìa ch’i vegnìa a gratàt i pé


Una diffusa minaccia fatta ai bambini, per invogliarli ad andare a trovare i parenti più anziani. Se l’invito fosse stato disatteso, nel caso di decesso si sarebbe verificato il ritorno, al solo scopo di punire i pargoli. [Trad.: Dicevano che veninvano a grattarti i piedi]

5. Adèss i ghe pènsa a l’Aulin


Alcuni deplorano la modernizzazione dei costumi, dove s’impongono usanze che non sempre appartengono alla nostra tradizione. Eppure, se si va a cercare una radice comune c’è. [Trad.: Adesso pensano ad Halloween]

6. Gh’è dóma ü laùr sigür in de éta


Nell’incertezza generale, che rendeva difficile la vita dei nostri avi, la loro saggezza aveva distillato l’unico evento assolutamente certo dell’esistenza. Il suo opposto. [Trad.: C'è solo una cosa sicura in vita]

7. I à fenìt de tribülà


La vita una volta non doveva essere tutta rose e fiori, se la dipartita veniva associata alla fine delle tribolazioni. Purtroppo, in alcuni casi il proverbio è ancora attuale. [Trad.: Hanno finito di tribolare]

8. I se regórda piö nissü


Memori dei rituali e della devozione di un tempo, i nostri vecchi scuotono il capo quando notano che il culto dei morti non è più quello di una volta. Magari invece la realtà non è così arida. [Trad.: Non si ricorda più nessuno]

9. Mè di sö alméno ergót


Se proprio non si riesce a visitare i nostri cari defunti, è consigliabile rivolgere a loro un pensiero, magari sotto forma di orazione. Così dicono i nostri vecchi, e non c’è ragione per dargli torto. [Trad.: Bisogna almeno rivolgere un pensiero]

10. A mör s’è sèmper a tép

internet - barlume -

È vero, le vicende umane spesso sono fitte di problemi e difficoltà. Non a caso si dice “passare a miglior vita”. Il motto della nostra tradizione invita, però, a farlo senza alcuna fretta. [Trad.: Per morire c'è sempre tempo]

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