10 frasi in bergamasco sul lavoro in ferie
Chi è al mare, chi è in montagna, chi è rimasto a casa. È proprio a questi ultimi che dedichiamo l'attenzione, essenza dello nostro spirito
di Vecchio Daino
Chi è al mare, chi è in montagna, chi è rimasto a casa. È proprio a questi ultimi che dedichiamo la nostra attenzione, perché rappresentano l’essenza dello spirito bergamasco: approfittare delle ferie per portare a termine tutti i lavori casalinghi sospesi da tempo. È vero, a volte si tratta di attività non proprio volontarie, ma non sottilizziamo. L’importante è non stare con le mani in mano.
1. Só dré a fa zó la cà
Non c’è stagione migliore per dedicarsi con calma e con tutto a tempo a disposizione all’imbiancatura di tutte le stanze. Naturalmente su gentile ma decisa richiesta delle nostre regiure. [Trad.: Sto ritinteggiando la casa]
2. Fenida l’èrba gh’ó la lègna
Decespugliatore, tagliasiepi, roncola, falce, falcetto, motosega: tutto l’armamentario del giardinaggio è in piena attività, in giardini, prati e boschi. In un ciclo di lavorazioni che somiglia a quelli della natura, non finisce mai. [Trad.: Finita l'erba ho la legna]
3. Ó giöstàt ‘mpó de töt
La lampadina fulminata, il rubinetto che perde, il mobile scrostato: non si possono più eludere le richieste di riparazione domestica, altrimenti si rischiano severe reprimende coniugali. Ma in fondo ci piace. [Trad.: Ho aggiustato un po' di tutto]
4. Ghe stó dré a l’órt
L’orto, si sa, richiede cura e mille piccole attenzioni. L’orgoglio della verdura “fatta in casa” ripaga poi abbondantemente i piccoli e grandi sacrifici per farla crescere. Rispetto all’anno scorso, per fortuna, c’è stata anche una minore necessità d’irrigazione. [Trad.: Curo l'orto]
5. Ó làat la màchina cóme dìghe mé
Si fa presto a dire “lavo la macchina”. Alcuni di noi usano metodi scientifici di pulizia che non sfigurerebbero in una sala operatoria. Per questo occorre disporre di tempo, tanto tempo. E il giorno dopo, di solito, piove. [Trad.: Ho lavato la macchina come dico io]
6. Tènde ‘l neudì
Molti nonni hanno la gioia e la fortuna di accudire i nipotini. L’entusiasmo iniziale a volte tuttavia si affievolisce, se i pargoli si dimostrano particolarmente vivaci e attivi, mettendo a dura prova le giunture degli anziani. [Trad.: Accudisco i nipoti]
7. L’éra mèi laurà
Qualcuno rimpiange le dieci/dodici ore di cantiere. I mariti perché si trovano a fronteggiare le esigenze grandi e piccole di tutta la famiglia, le mogli perché, oltre ai figli e alla casa, si trovano a dover gestire anche il marito. [Trad.: Era meglio lavorare]
8. Ó metìt a pòst ol tabiòt
Il sacro luogo dove il maschio orobico custodisce gelosamente i propri attrezzi è intoccabile per tutti. Tranne quando la sovrabbondanza di strumenti, attrezzi e cianfrusaglie varie raggiunge il livello di guardia, e si riesce a stento a entrare. [Trad.: Ho ordinato il magazzino]
9. ‘Ndó inàcc e ndré del feramènta
È incredibile la quantità di viti, rondelle, bulloni che improvvisamente diventano necessari, per avere a disposizione tutto quello che serve nelle riparazioni estive. Per non citare le fascette, preziose e irrinunciabili, ovviamente di misure diverse. [Trad.: Vado avanti e indietro dalla ferramenta]
10. Só dóma mé e sach nìgher
Le ferie sono anche l’occasione per liberarci di oggetti che inspiegabilmente affollano garage, soffitte e ripostigli. Così la gita più praticata per alcuni è quella verso la discarica, dove si cerca di alleggerire il peso delle cianfrusaglie accumulate. [Trad.: Sono solo io e sacchi neri]