10 frasi in bergamasco sul tempo a febbraio
"Ó spalàt per ol negót", perché poco dopo la pioggia si è portata via tutto
di Vecchio Daino
Forse è proprio vero quello che dicevano i nostri vecchi, quando apostrofavano il mese più corto dell’anno con la lapidaria sentenza fevrér cört e maledèt, oppure quando lo gratificavano del poco simpatico appellativo fiöl de öna ferlòca. Fatto sta che anche quest’anno il tempo cambia in continuazione, passando dal caldo primaverile all’effimera e (forse) ultima neve della stagione. L’ennesima conferma che la tradizione ha sempre ragione.
1. Düminica maiàe de fò e incö l’fiòca
In soli due giorni un cambiamento climatico stagionale. Ma non è certo un record per febbraio, e se marzo mantiene la sua fama, ne abbiamo ancora per un mese e mezzo. [Trad.: Domenica mangiavo all'aperto e oggi nevica]
2. L’è issé che te se màlet
Il passaggio dal caldo al freddo, e viceversa, è sicuramente causa di malanni, secondo le preziose regole di vita inculcateci dai nostri nonni. Osservarle non fa mai male. [Trad.: È così che ti ammali]
3. Ó spalàt per ol negót
Le nostre inflessibili regiure hanno senz’altro spinto i mariti, alle prime luci dell’alba, a liberare vialetti d’ingresso, marciapiedi e passi carrabili. Poco dopo l’acqua ha sciolto tutto, ma così è la vita. [Trad.: Ho spalato per niente]
4. A l’só mia se teà l’èrba o la lègna
L’incertezza riguarda anche i lavori all’esterno. Il taglio dell’erba, è vero, sarebbe clamorosamente prematuro, ma l'aria primaverile lo fa già presagire. [Trad.: Non so se tagliare l'erba o la legna]
5. I limù i tire mia fò
Anche da noi qualcuno coltiva i limoni, ma nel periodo invernale li tiene religiosamente coperti. Le temperature miti non devono ingannare, una gelata li ucciderebbe. [Trad.: I limoni non li porto fuori]
6. La matina l’è bèla sténca
Mattinieri come siamo, ci esponiamo alle eventuali intemperie ben prima del sorgere del sole invernale. E a quell’ora la primavera sembra ancora un po’ lontana. [Trad.: La mattina è bella stinca (fredda)]
7. La niv l’ó gna ésta
In città e pianura i bianchi fiocchi non hanno nemmeno avuto il tempo di toccare terra, spazzati via dal traffico. Chi deve andare in centro per lavoro, non ha però rimpianto più di tanto la candida coltre che ha ricoperto i monti. [Trad.: La neve non l'ho nemmeno vista]
8. Pòta, l’è la sò stagiù
Non c’è molto da dire, quando le stagioni non fanno altro che seguire il loro corso, come da millenni a questa parte. Ma da altrettanto tempo noi ce ne lamentiamo, come se il maltempo in inverno fosse una sorpresa. [Trad.: Pòta (intraducibile), è la sua stagione]
9. A m’gh’ìa bisògn de aqua
Il nostro codice genetico contadino ha ancora la sensibilità di avvertire le necessità della natura, anche se ci limitiamo a coltivare qualche stentata pianta sul balcone. [Trad.: Avevamo bisogno di acqua]
10. Ol tép e ‘l cül i fà chèl ch’i öl
Ogni discussione meteorologica non può che finire con il degno epilogo di un proverbio popolare, a volte addotto a mo’ di giustificazione per un comportamento non proprio civile. [Trad.: Il tempo e il sedere fanno quello che vogliono]