10 frasi in bergamasco sulla ricomparsa del lupo
Una cosa è certa, come da filmato che ha spopolato in Rete: «Ghe n’ dét ü sòp»
di Vecchio Daino
Le avvisaglie c’erano da tempo, ma c’è voluto un video girato con una fototrappola per scatenare il panico da lupo, risvegliando paure ancestrali. Eppure il lupo ci segue da secoli, e solo in tempi relativamente recenti se n’erano perse le tracce. C’è da salutare con piacere il ritorno di un animale che sembrava in via di estinzione, o da temere per le nostre greggi? Come sempre, sarà il tempo a rispondere.
1. Ghe n’ dét ü sòp
L’immaginazione popolare è stata colpita dal dettaglio dell’amputazione, che ha contribuito a mitigare la paura e a far provare un moto di compassione nei confronti dell’animale. [Trad.: Ce n'è uno zoppo]
2. A löi i a sbranàt dudes besòcc
L’argomentazione contro chi tende a sminuire l’effettiva pericolosità della presenza dei lupi è la strage ovina compiuta in estate all’alpeggio di Fontana Mora. Che adesso pare abbia trovato i colpevoli. [Trad.: A luglio hanno sbanato dodici pecore]
3. A gh’è ’l filmì
In un’epoca dove la realtà non esiste se non è tradotta in immagini animate, l’interesse di un pubblico più vasto è stato acceso dal video che mostra i lupi alle prese con una carcassa di cervo. Non certo uno spettacolo rassicurante. [Trad.: C'è il filmato]
4. Basta ch’i rìe mia a Bèrghem
Con un certo egoismo, i cittadini non vorrebbero che capitasse quello che è successo a Roma con i cinghiali. Ma un tempo non era cosa infrequente, come testimonia la lupa “d’inusitata grandezza e d’orribil fierezza” che agli inizi del ‘600 fu vista passeggiare in Borgo Palazzo. [Trad.: Basta che non arrivino a Bergamo]
5. I sarà contécc i pastùr
L’arrivo del lupo dalle nostre parti è un pericolo soprattutto per i pastori, che dovrebbero disporre dei sistemi di protezione e dei cani necessari a evitare ogni rischio. Metodi che, tra l’altro, non sempre funzionano. [Trad.: Saranno contenti i pastori]
6. I fà negót de mal
C’è naturalmente anche chi sostiene che la presenza del lupo sui nostri monti sia non solo legittima, ma auspicabile, all’interno di un ecosistema equilibrato. Anche perché finora non si parla di branchi numerosi. [Trad.: Non fanno niente di male]
7. La à bé per i singiài
Se è vero che chiodo scaccia chiodo, è normale pensare che il lupo possa contribuire a debellare quella che è ormai diventata una piaga, la proliferazione incontrollata dei cinghiali. Resta da decidere cos’è meglio. [Trad.: Va bene ai cinghiali]
8. Póer cà
C’è chi pensa ai nostri gloriosi cani da pastore bergamaschi, costretti ad affrontare nemici più agguerriti e feroci di loro. E a nessuno di noi farebbe piacere vederli coinvolti in scontri sanguinosi. [Trad.: Poveri cani]
9. Se n’n’a rìa tace a m’sé dèt che m’néga
Non sono gli esemplari isolati che riportano in vita paure ataviche, ma il timore che l’aumento sia esponenziale, causando inevitabili conflitti con l’ambiente rurale, e non solo. [Trad.: Se ne arrivano molti siamo nei guai]
10. I gh’è sèmper istàcc
I lupi in realtà ci hanno sempre accompagnato. Tra il ‘500 e il ‘600 superavano le porte della città, nel ‘700 nella bergamasca si abbattevano in media sette lupi all’anno, e sulla loro testa nell’Ottocento c’era una vera e propria taglia. Nessuno, ovviamente, si augura di tornare ai tempi che furono. [Trad.: Ci sono sempre stati]