L’indarà ‘n pensiù pò a lü

10 frasi in bergamasco sulla rielezione del Presidente

Diciamolo, "Tat bordèl per ol negót". E dispiace per Mattarella: il suo umanissimo desiderio di dedicarsi in pace alle gioie della famiglia è stato stroncato da "ragioni superiori"

10 frasi in bergamasco sulla rielezione del Presidente
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di Vecchio Daino

Candidature nate e morte nel giro di qualche ora, clamorosi ritorni annunciati e poi negati, accordi presi e lasciati, alleanze strette e sciolte da un giorno all’altro. Questo spettacolo poco edificante ha prodotto quello che normalmente ci aspettiamo dalla politica, cioè ü bèl negót. Ma abbiamo le nostre attività da portare avanti, e non sarà certo questo a cambiarci la vita.

1. I fa töt de lur


La nostra storica convinzione che il potere preveda giochi da cui siamo esclusi trova poche smentite nei fatti, almeno da qualche decennio. O forse secolo. [Trad.: Fanno tutto da soli]

2. A l’cambia mai negót


Il detto gattopardiano “Se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi” è stato messo in scena ancora una volta. I prìncipi da noi sono scomparsi da un pezzo, e forse anche i princìpi. [Trad.: Non cambia mai niente]

3. L’è assé tègn la pultruna


Che lo scopo ultimo della politica sia quello di mantenere il posto e la famiglia, in alcuni casi sontuosamente, è una credenza comune. Sostenere il contrario in certi casi è indice non di ottimismo ma di ingenuità. [Trad.: È sufficiente mantenere la poltrona]

4. A mé l’me dispiàs mia


C’è senz’altro chi ha apprezzato la figura del Presidente uscente, ed entrante. Ma la sua figura non sembra essere in discussione, preoccupa piuttosto la pochezza delle alternative. [Trad.: A me non dispiace]

5. L’indarà ‘n pensiù pò a lü


Sembra che l’umanissimo desiderio di dedicarsi in pace alle gioie della famiglia sia stato stroncato da ragioni superiori. C’è da dire che molti di noi affronterebbero volentieri una pensione che si presume essere più che dignitosa. [Trad.: Andrà in pensione anche lui]

6. L’è amò ü bèl òm


Esiste persino una frangia di irriducibili sostenitrici che amano la pacatezza di modi del personaggio, spingendosi a proclamare giudizi estetici forse influenzati dal ruolo istituzionale. [Trad.: È ancora un bell'uomo]

7. Gh’è de dì che l’vusa mia


In un mondo dove spesso vince chi alza la voce, chi non lo fa spicca per contrasto. E magari ottiene più gratitudine degli altri, almeno da parte dell’apparato acustico. [Trad.: C'è da dire che non urla]

8. A l’me cambia pròpe negót


Non è che un’elezione, sia pur presidenziale, sconvolga più di tanto i nostri ritmi esistenziali e lavorativi. L‘impatto, per alcuni, si avvicina tendenzialmente allo zero. [Trad.: Non mi cambia proprio niente]

9. Tat bordèl per ol negót


Quello che suscita senz’altro la nostra disapprovazione è la perdita di tempo in chiacchiere, in mosse strategiche e in proclami inutili. Un chiasso che, come ben sappiamo, non porta a nulla. [Trad.: Tanto rumore per nulla]

10. Me só negót


C’è persino chi, isolato nel suo mondo, non sa neppure che c’è stato un avvicendamento al Quirinale. A pensarci bene, non è che abbia perso un capitolo storico così essenziale. Anche perché non è cambiato niente. [Trad.: Non so niente]

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