10 frasi in bergamasco sulle “bale de Nedàl”
Non quelle che si appendono, ma quelle che si dicono. Tipo "Simpàtech ol tò fràdel che l’canta dòpo ü bicèr"
di Vecchio Daino
A Natale le palle non sono solo quelle che si appendono all’albero. Son anche le bugie, più o meno pietose, che si distribuiscono tra parenti e amici lungo gli interminabili pranzi o cenoni. Pronunciandole ci sentiamo tutti più buoni, anche se non corrispondono esattamente a quello che pensiamo. Ma questo vale per tutti, e quindi la partita termina in parità, in attesa della prossima occasione. Per adesso, Buon Natale a tutti!
1. Só pròpe contét de iga ché la tò màder
La presenza della suocera durante le festività viene solitamente accolta con una sorprendente cordialità. Forse perché si temono le feroci ritorsioni della consorte. [Trad.: Sono proprio contento di aver qui tua madre]
2. Che botép ’nvidà töcc i parècc
Il sentimento che ci ispira il parentado non sempre è la gioia. Nelle occasioni in cui la presenza è d’obbligo, si cerca di fare buon viso a cattivo gioco. Anche perché l’antipatia è reciproca. [Trad.: Che bello invitare tutti i parenti]
3. Te pórte ontéra a Öre per i regài
Gettarsi nella calca dello shopping prenatalizio è l’incubo di ogni marito bergamasco. Ma contraddire la moglie, specialmente in queste occasioni, può essere estremamente pericoloso. [Trad.: Ti porto volentieri a Orio per i regali]
4. Gh’ìe pròpe bisògn de ön’ótra brèta
Come si possono criticare il cugino o la vecchia zia che da svariati anni ci omaggiano con berretti di lana di cui ormai siamo collezionisti? Tanto vale arrendersi e cercare di riciclare il regalo. [Trad.: Avevo proprio bisogno di un altro berretto]
5. Simpàtech ol tò fràdel che l’canta dòpo ü bicèr
C’è in ogni famiglia chi ha la vocazione dell’intrattenitore, e anima ogni festa. Peccato che il talento in molti casi sia inversamente proporzionale all’entusiasmo, e al consumo di vino. [Trad.: Simpatico tuo fratello che canta dopo un bicchiere]
6. Te fé bèl vèd, te sömèet piö zùena
Frase riservata alla lontana parente che non si vede più da tempo. Peccato che sia immediatamente contraddetta da affermazioni esattamente contrarie sussurrate all’orecchio delle amiche. [Trad.: Ti vedo bene, sembri più giovane]
7. Fa negót se l’vusa, lè ü s-cetì
La naturale predisposizione natalizia alla pace e alla serenità rischia di essere incrinata dai capricci incontrollati dei bambini viziati. Che perdoniamo, vista la circostanza, ma immaginando punizioni esemplari. [Trad.: Non importa se urla, è un bambino]
8. Se l’cósta ‘mpó de piö fa negót
Legati come siamo alla corretta gestione del bilancio familiare, accettiamo a malincuore spese che giudichiamo inutili. Ma non lo ammetteremmo mai, per non essere considerati piöcc. [Trad.: Se costa un po' di più fa niente]
9. Bèla idéa maià l’sushi
In generale siamo piuttosto legati alla tradizione, soprattutto a tavola. Ma non possiamo certamente rigettare le istanza di chi predilige cucine esotiche. Tanto poi il nostro pà e formài ce lo mangiamo di nascosto. [Trad.: Bella idea mangiare il sushi]
10. A m’se èd prèst
Più che un arrivederci, è un addio mascherato che si pronuncia con un certo sollievo quando ci lasciano ospiti non troppo desiderati. Non c’è bisogno di dire che tra un incontro e l’altro passerà come minimo un anno. [Trad.: Ci vediamo presto]
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