Studio Kalos, a Nembro l'arte del vetro per premiare personaggi e campioni sportivi

di Giambattista Gherardi

Sono trascorsi ormai tre anni dalla “maledetta primavera” del 2020, quando in poche settimane la Val Seriana si ritrovò al centro della tragica pandemia da Covid, nel pieno di un lockdown animato soltanto dalle sirene delle ambulanze e dalle troppe campane a lutto.

Erano quelle le prime settimane di attività nella nuova sede di Nembro dello Studio Kalos di Ezio Valoti e Carmen Salvi, precedentemente attivo a Cornale di Pradalunga. Un’attività artigianale di alto profilo, un laboratorio artistico unanimemente riconosciuto quale partner di prestigio per centinaia di eventi e premiazioni, non solo in Bergamasca. Ezio Valoti ha intrapreso questa attività più di trent’anni fa, cominciando quasi per caso.

«Mi occupavo - spiega - di promuovere lo sviluppo di una azienda che si occupava della lavorazione di marmi anticati. Avevo a disposizione un laboratorio per produrre listelli, tavoli e rosoni incisi e decorati a mano. Nacque l'idea di incastonare all'interno del marmo anche dei cristalli di vetro colorato. Da qui la necessità di acquisire competenze nella lavorazione artistica del vetro e in particolare delle tecniche legate alla Glass Fusing». Seguirono poi le esperienze a Venezia e in particolare a Murano, condivise con Lucio Bubacco per la lavorazione al lume e Luigi Camozzo per la molatura, ma anche con Alì Rashidi per le “perle a occhi” e Joan Crous per la tecnica “pate de verre”.

Dal piccolo laboratorio del marmo, Ezio passò quindi al primo piccolo forno installato nel garage sotto casa, creando poi la sala espositiva di Pradalunga e, come detto dal 2019, la nuova sede di Nembro in via Raoul Follerau. Al fianco di Ezio ci sono la moglie Carmen Salvi e i figli Sara, Sergio e Andrea. I primi due sono studenti universitari in Ingegneria gestionale, ma seguono da vicino l’attività di famiglia, mentre Andrea, dopo un’esperienza di due anni a Londra, ha deciso di affiancare i genitori.

Gli ampi spazi della nuova sede offrono uno spaccato di quanto lo Studio Kalos riesce a proporre grazie all’infinita, raffinata creatività di Ezio Valoti. Alla lavorazione di pezzi di arredamento (vetrate, top, specchi), si affiancano orologi, vassoi, piastre oppure monili con perle e metalli preziosi. Il focus da diversi anni è costituito però dalla produzione di oggetti unici per premiazioni sportive e benemerenze, richiesti da enti e associazioni per i personaggi più famosi e le occasioni più importanti.

Dal forno dello Studio Kalos, lavorate a grande fuoco, sono uscite creazioni destinate al Giro d’Italia, a Emiliano Mondonico, Roby Facchinetti, Sofia Goggia, Lara Magoni, Danilo Di Luca, Martina Caironi, Denis Urubko, al Premio “Atleta dell’Anno” del Comune di Bergamo, ai vincitori dell’Orobie Ultra Trial o del Trail dell’Altopiano, ai riconoscimenti assegnati dai Comuni bergamaschi e non solo. Premi “made in Val Seriana” sono andati al giornalista Antonio Caprarica e a Stefano Domenicali, già team principal della Scuderia Ferrari.

«La collaborazione con alcune Federazioni sportive nazionali - spiega Carmen - ci ha dato fiducia e fatto comprendere che questa via era percorribile e sostenibile, un'occasione da raccogliere e valorizzare. Nel 2019, all’indomani dell’apertura della nuova sede, è arrivata la doccia gelida della pandemia, che per due anni ha di fatto bloccato le manifestazioni sportive e il settore eventi. Ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo concentrato le nostre energie sulla nostra consociata Kalos Professional, uno storico timbrificio che ha sede in città a Bergamo e si occupa di servizi alle aziende legati alla Visual Communication: grafica, stampa digitale, realizzazione di targhe, insegne, cartelli, car wrapping, cioè la personalizzazione degli automezzi con grafiche dedicate. Questo ci ha concesso di resistere, evitando la chiusura totale che in certi momenti non è stata solo un semplice cattivo pensiero».

Ora la speranza è quella di tornare nel pieno dell’attività, all’insegna di un motto aziendale più trasparente del vetro: «Ogni cosa che fai, anche piccola, falla con la cura più grande».