L'escursione consigliata

Alla scoperta delle "capanne orobiche": il piccolo e accogliente Rifugio Benigni, meraviglia

Tra fiori e stambecchi, a spartiacque tra le provincie di Bergamo e Sondrio, questa struttura si trova su una vera terrazza panoramica. Da quindici anni ad accogliere gli escursionisti è Elisa Rodeghiero

Alla scoperta delle "capanne orobiche": il piccolo e accogliente Rifugio Benigni, meraviglia
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di Angelo Corna

Tra fiori e stambecchi, a spartiacque tra le provincie di Bergamo e Sondrio, spicca il rifugio Cesare Benigni. Di proprietà della sezione Cai Alta Valle Brembana, è situato a quota 2222 metri, alla testa della Valle di Salmurano e a poca distanza dal Lago Piazzotti, un ridotto specchio d’acqua di origine naturale. Questa piccola e accogliente struttura permette una vista meravigliosa che spazia dalle vette della Val Masino alla Valmalenco, fino ad abbracciare tutte le Orobie bergamasche. Un balcone panoramico dove tra scrosci d’acqua, rocce e marmotte si riesce ad apprezzare il vero fascino della montagna. In tutta la sua bellezza.

1 - Partenza da Ornica
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4 - Sul percorso
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5 - Panorama e Nuvole
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6 - Scorci sulla valle
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7 - Il ripido canalino
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8 - Ascesa dal canalino
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9 - Il rifugio
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10 - Il diluvio
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Il rifugio è la seconda tappa del Sentiero delle Orobie Occidentali ed è accessibile sia dall’alta Val Brembana che dalla Val Gerola. La via più breve, che ci permetterà di raggiungere la struttura in circa due ore di cammino, trova partenza dalla località Sciocc, lungo la strada che da Cusio conduce ai Piani dell'Avaro. Il sentiero è marchiato dal segnavia Cai 108 e sale nel bosco fino a toccare i pascoli che ospitano la bella Casera Valletto. Fin da subito, il panorama si apre alle montagne della zona, mentre il tracciato, marchiato dai classici bolli bianco-rossi, continua con pendenza costante portandoci in prossimità del Passo di Salmurano. Pieghiamo a sinistra costeggiando la base della parete fino a raggiungere un ripido “canalino”, non difficile se si segue con attenzione il percorso segnato ma da percorrere con la dovuta concentrazione. Superata questa divertente difficoltà, incrociamo il sentiero Cai 101, tracciato che proviene dal rifugio Grassi, e in pochi minuti possiamo scorgere il rifugio Cesare Benigni.

Una seconda via di salita si snoda dai Piani dell'Avaro lungo i sentiero Cai 109 e Cai 101, e prevede circa 2 ore e mezza di cammino. È anche possibile raggiungere la struttura con partenza da Pescegallo, in Valtellina, lungo il sentiero Cai 146. Da quindici anni il rifugio è affidato alle cure di Elisa Rodeghiero, che accoglie gli escursionisti in un’ambiente severo quanto spettacolare…

L’articolo completo, con tutti i percorsi nella zona e l’intervista ai rifugisti, lo potete leggere sul PrimaBergamo in edicola da venerdì 3 luglio

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