La vittoria per 2-0

Atalanta: ohi vita, ohi vita mia...

Atalanta: ohi vita, ohi vita mia...
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Vittoria incredibile, meravigliosa e meritata dell’Atalanta al San Paolo di Napoli. I nerazzurri giocano da grandissima squadra in casa della terza forza del campionato, segnano due gol con il centrale di difesa Caldara e strappano tre punti che valgono addirittura il sogno Champions League. Già, perché adesso puntare solo ad andare in Europa League rischia di diventare quasi troppo poco. Il sedicesimo successo stagionale della Dea è figlio di una prestazione di grandissimo spessore. Ci si attendeva una grande prestazione e invece è arrivato addirittura il bottino pieno: i sogni son desideri, canta Cenerentola nel celebre cartone animato della Disney, e noi tutti, come i bambini, siamo testimoni di qualcosa di grande. Inimmaginabile. Incredibile. Meraviglioso.

Nessun cambio per mister Gasperini nella formazione iniziale della Dea: Conti, nonostante qualche problemino, recupera e gioca dall’inizio nella squadra che si può considerare come quella tipo. Toloi, Caldara e Masiello in difesa, Conti, Freuler, Kessie e Spinazzola in mezzo, con Kurtic e Gomez a supporto di Andrea Petagna. Nel Napoli, nonostante le voci di turnover, Sarri sceglie la via dei tre piccoletti Mertens-Insigne-Callejon, con l’unica variazione di rilievo proposta in difesa: vicino ad Albiol gioca Maksimovic e non il titolarissimo Koulibaly.

 

[L'1-0 di Caldara a firma di Giuseppe Pannacchione]

 

Nonostante la grande spinta del San Paolo e un Napoli in formazione praticamente titolare, l’Atlanta parte subito senza paura e dopo cinque minuti la prima conclusione in porta è proprio di marca orobica: palla a sinistra per Spinazzola, cross sul secondo palo per Conti che arriva per primo sulla deviazione di Albiol e costringe Reina al tuffo. Il Napoli risponde subito: Insigne (6’) cerca di ripetere la prodezza di Verona ma stavolta scheggia la parte superiore della traversa, ma l’Atalanta non si fa condizionare dal pericolo corso e continua a giocare allo stesso modo. Al 25’ Reina sbaglia un appoggio e per poco non favorisce Petagna, ma è poco più tardi che i ragazzi di Gasperini costruiscono il vantaggio. Kurtic (28’) supera Ghoulam con un bel doppio passo e costringe Albiol alla deviazione sul fondo; sugli sviluppi del calcio d’angolo, Conti devia la palla di Gomez sul secondo palo, dove sbuca la testa di Caldara che insacca il quarto gol stagionale (posizione dubbia di Masiello). I nerazzurri tengono benissimo il campo, le individualità del Napoli cercano il gol con qualche giocata (35’ sinistro alto di Diawara, 38’ sinistro centrale di Insigne e al 39’ grande movimento di Mertens che però spara sul fondo di un soffio) ma la Dea non demorde. Al 37’ Spinazzola in area sceglie il tiro-cross ma non trova compagni; al 42’ Caldara di testa sfiora il raddoppio in una fase della gara in cui i nerazzurri battono ben cinque angoli consecutivi. Poco prima del riposo, miracolo di Berisha che toglie dall’incrocio una punizione magistrale di Mertens (45’) con la Dea che chiude in vantaggio il primo tempo, decisamente ben giocato.

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In apertura di ripresa la formazione di Gasperini riparte con lo stesso piglio: al 46’ un lancio dalle retrovie di Toloi favorisce Petagna, che elude l’intervento di Maksimovic e dal limite dell’area di rigore spara un sinistro violento ma centrale che Reina blocca senza problemi. Il Napoli è semplicemente annichilito, Sarri prova con Milik al posto di Hamsik passando al 4-2-3-1 ma dopo un destro a terra di Mertens respinto da Berisha, Kessie la combina grossa: è il 67’, in uscita da un calcio d’angolo Insigne supera l’ivoriano con un pallonetto e il numero 19 nerazzurro lo stende meritandosi il secondo giallo e quindi l’espulsione. Sembra il momento decisivo a favore del Napoli, e invece l’Atalanta, la meravigliosa Atalanta di Gasperini, riesce addirittura a portarsi sul 2-0 grazie al solito Caldara: il numero 13 di Scanzorosciate recupera palla al limite dell’area di rigore, supera Diawara in bello stile e segue l’azione fino alla fine quando raccoglie il cross di esterno di Spinazzola e insacca da centravanti vero con un destro al volo. Il Napoli è bloccato, la Dea nella fase finale del match rischia su un destro di Zielinski (72’), un colpo di testa di Callejon (76’) e un altro destro di Mertens (79’) ma dopo quattro minuti di recupero Celi manda tutti sotto la doccia e Bergamo continua a sognare l’Europa. Attenzione, non quella semplice (che si chiama Europa League), ma addirittura quella dei grandissimi. Avanti Atalanta, senza paura e contro tutti puoi scrivere la storia.

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Napoli-Atalanta 0-2
Reti: 28’ e 70’ Caldara (A)

Napoli (4-3-3): Reina; Hysaj (79’ Maggio), Albiol, Maksimovic, Ghoulam; Zielinski, Diawara, Hamsik (59’ Milik); Callejon, Mertens, Insigne (79’ Pavoletti). All. Sarri.

Atalanta (3-4-3): Berisha; Toloi, Caldara, Masiello; Conti, Freuler, Kessie, Spinazzola; Kurtic (86’ Cristante), Petagna (91’ Zukanovic), Gomez (82’ Grassi). All. Gasperini.

Arbitro: Celi (Brbirati e Marzaloni).

Ammoniti: 40’ Hysaj (N), 64’ Kessie (A), 77’ Berisha (A).

Espulsi: 67’ Kessie (A) per doppia ammonizione.

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