Il Bianchi Cafè e Cycles a Milano che è opera di due bergamaschi
Due architetti bergamaschi per il Bianchi Cafè e Cycles, il locale aperto da poco nel cuore di Milano (in via Cavallotti 8, a due passi dal Duomo) dalla casa ciclistica Bianchi, nata a Treviglio nel 1885. Il ristorante, showroom e officina dove poter pranzare, magari sognando una bicicletta nuova di fiamma, è il primo in Italia e la sua progettazione è stata affidata a Giovanni Bassani e Roberto Di Gregorio della D+BM architetti associati, di Cisano Bergamasco. Lo studio si occupa di urbanistica, progettazione architettonica, progettazione di interni e design, ed ha collaborato con lo studio svedese Horisont Arkitekter per la definizione degli spazi e la progettazione degli interni del locale milanese.
«Due sono stati principalmente i fattori di cui tener conto nello studio del Bianchi Cafè e Cycles – racconta l'architetto Giovanni Bassani –. Il primo è il colore del brand, che è notoriamente il celeste. Il secondo è lo stile dei quattro locali già attivi nel Nord Europa, legati tra loro da un unico filo conduttore». Ad esempio, elemento di riconoscibilità che ritorna anche negli altri locali del Nord Europa è il bancone, dove elementi celesti si intersecano a parti in legno. Nord Europa, sì, perché, acquistata nel 2007 da Salvatore Grimaldi, un imprenditore italo-svedese, la società ha aperto i locali anche a Stoccolma, Malmo, Västerås e Salen, con l'idea di unire il mondo della bicicletta al food italiano, in un connubio che ha il suo punto di forza nel Made in Italy.
Il locale milanese, distribuito su due livelli, è stato realizzato seguendo uno stile dal design moderno, composto da linee pulite e sofisticate: tavolini in marmo bianco o in legno, moltissimo vetro, sedute marroni da accostare alle pareti color celeste. In una teca di vetro, risaltano come quadri contemporanei le biciclette di ultima generazione della Bianchi, mentre altre sono esposte all'interno del locale, perché possano essere guardate, apprezzate e acquistate. Frecce con divertenti disegni affiancano le diverse attività dello spazio Bianchi: una bici indica la direzione per lo showroom, mentre il disegno di una ruota con coltello e forchetta indica il ristorante.
«Tra gli elementi d'arredo – continua Giovanni Bassani – sono state inserite delle stampe su carta da parati, che rappresentano la storia della Bianchi, dal fondatore Edoardo Bianchi ai ciclisti che hanno corso in sella alle bici della Celeste». Un omaggio ai creatori di una leggenda.