Caccia al tesoro in Val Seriana tra bellezze artistiche e buon cibo
In copertina, Villa Camozzi a Ranica
Ce lo siamo detti mille volte e continuiamo a farlo: a volte organizziamo gite in località remote per visitare una piccola chiesa o una particolare esposizione a centinaia di chilometri da casa, senza accorgerci che dietro l’angolo o appena fuori il nostro cortile abbiamo veri e propri tesori che non conosciamo. Per rimediare, almeno per quanto riguarda la Valle Seriana, può tornare utile l’iniziativa Sapori d’Arte lanciata da Promoserio, che prende il via sabato 5 maggio da Alzano Lombardo. Potremmo definirla una caccia al tesoro, che in sette tappe punta a far scoprire a turisti e residenti la suggestione di luoghi d’arte di grande pregio unitamente ai sapori genuini (e sopraffini) del nostro territorio. L’abbinamento fra arte e sapori è alla base non soltanto dell’efficace gioco di parole che connota gli l’iniziativa, ma è una vera e propria filosofia operativa cui ha lavorato l’ente di promozione presieduto da Maurizio Forchini, in particolare attraverso il tavolo Serio Art coordinato da Orietta Pinessi.
Montecchio ad Alzano Lombardo
Fra cemento e copertini. Si parte sabato 5 maggio alle 16 da Alzano Lombardo, con la visita che condurrà alla scoperta del Parco Montecchio e in particolare a villa, oratorio e parco creati dall’industriale del cemento Carlo Pesenti alla fine dell’800, su progetto di Virginio Muzio. Montecchio era celebre per salubrità e panorama. Villa e oratorio furono poste nel grande parco all’inglese utile per l’equitazione con particolari cementi decorativi. Particolare impostazione neogotica per l’oratorio, realizzato con il cemento bianco prodotto dai Pesenti nel 1894.
La seconda tappa (domenica 13 maggio alle 15.30) punta invece alla riscoperta dei tesori architettonici di Leffe, terra legata per antonomasia all’epopea dei copertini e dell’industria tessile. Sarà possibile salire sulla sommità della torre campanaria a lato della parrocchiale di S.Michele, percorrendo la bargia, una terrazza circolare esterna, poco sotto le campane, con vista panoramica mozzafiato. Il campanile di Leffe fu eretto fra il 1834 e i 1840, su progetto del milanese Giacomo Bianconi. Alto 52 metri (esclusa la croce), ha pianta ottagonale ed un perimetro di oltre 21 metri. Seguiranno la visita alla parrocchiale (particolare il nuovo altare marmoreo realizzato da Mario Toffetti, scultore dei papi) alla cappella di Santa Maddalena e al ricco Palazzo Galizzi, con la celeberrima sala affrescata da Pietro Baschenis.
Chiesa parrocchiale e campanile di Leffe
Pietre coti, villa e mulini. Sabato 19 maggio alle 17 il ritrovo è al Museo delle Pietre Coti di Pradalunga, dove il geologo del CNR Sergio Chiesa e lo storico Franco Nicefori guideranno i presenti alla scoperta dei segreti delle pietre coti, utilizzate sin dall’antichità per affilare gli utensili da taglio. La famiglia Ligato continua ancora oggi la secolare produzione di famiglia, conservando strumenti e reperti storici nelle sale originali dell’antico opificio, compresa una rara raccolta di etichette, timbri e imballaggi che racconta i commerci internazionali di questa particolare produzione.
Sabato 26 maggio alle 16 sarà la volta di Villa Camozzi a Ranica, oggi sede del Centro di Ricerche Cliniche per le Malattie Rare Aldo e Cele Daccò dell’Istituto Mario Negri. All’interno della struttura neoclassica, nata dal progetto di Simone Elia per i conti Camozzi, si potranno ammirare le sale affrescate, il centro di ricerca d’avanguardia e gli alberi secolari di un parco di oltre 60mila metri quadrati.
Sabato 9 giugno alle 16.45 tocca agli antichi mulini della Val Borlezza a Cerete, all’interno dell’Ecomuseo che propone “i pestoni”, gli antichi mulini utili alla lavorazione dei cereali locali. Suggestiva anche l’ex chiesa di San Rocco, oggi centro culturale e sede espositiva.
Cirano, la chiesa di San Gottardo (foto Guido Merelli)
La chiesa crollata e il parco archeologico. Sabato 16 giugno (ore 17.30) il tesoro da scoprire è l’antico borgo di Cirano, a monte dell’abitato di Gandino, che ruota attorno alla parrocchiale di San Giacomo. Esattamente cinquant’anni fa, il 21 settembre 1968, fu distrutta dal crollo del campanile, da cui si salvò la Madonna del Fantoni del 1736. Ricostruita nel 1975, unendo antico e moderno su progetto di don Pino Gusmini, conserva una tela settecentesca di San Gaetano da Thiene, con raffigurate originali pannocchie del celebre Mais Spinato. Seguiranno la visita alla chiesa cinquecentesca dei santi Gottardo e Bartolomeo, posta in posizione panoramica ed al borgo che conserva l’antico lavatoio in pietra.
Appuntamento conclusivo sabato 30 giugno alle 16 a Parre, dove un originale picnic (con tanto di cestino a base di prodotti tipici) viene organizzato all’interno del Parco Archeologico. Qui sorgeva l’antica Parra, il centro degli Orobi citato da Plinio il Vecchio. Sarà possibile ammirare i resti recuperati durante gli scavi ed esposti nell’Antiquarium e quelle che erano le abitazioni abitate per più di mille anni.
…e si finisce sempre a tavola. A parte l’originale formula picnic dell’evento di Parre, tutti gli appuntamenti si concludono con una ricca degustazione di prodotti tipici della Valle Seriana. La prenotazione a tutti gli eventi è obbligatoria entro le ore 17 del giovedì precedente (per gli eventi che si svolgono di sabato) oppure entro le ore 17 del venerdì precedente (per gli eventi che si svolgono di domenica). La quota di partecipazione varia dai 10 ai 15 euro per gli adulti e dai 5 ai 7 euro per i bambini. Info e prenotazioni allo 035.704063 oppure qui. In Val Seriana la caccia al tesoro è aperta.