La web serie tutta bergamasca

"Caramelle", storia di tre ragazzi che ci hanno creduto fino in fondo

«Caramelle perché la web è incentrata su cose che si desiderano e spesso non se ne coglie l’aspetto effimero. Come il successo, la perfezione, l’approvazione degli altri. Poi ti accorgi che sono cose che non restano. Come le caramelle».

"Caramelle", storia di tre ragazzi che ci hanno creduto fino in fondo
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Chi dice che i ragazzi di oggi non hanno più motivazioni, sicuramente non ha conosciuto Federico, Alessandro e Nicolò, che sulla loro, di motivazione, ci hanno costruito un sogno. Un sogno chiamato Caramelle: storie di ragazzi come noi, la web serie tutta bergamasca che da lunedì 29 sarà disponibile su Youtube. L’idea è nata esattamente un anno fa, quando i giovanissimi Federico e Alessandro (rispettivamente 17 e 18 anni), dopo un’entusiasmante esperienza sul set di Io, Arlecchino con Giorgio Pasotti, si sono innamorati del cinema e, quasi per scherzo, si sono detti: «Perché non girare qualcosa di nostro?».

Andare fino in fondo. Così, con quella carica cieca e imprudente che hanno solo i teen, i due attori hanno messo in moto una macchina (a cui si è poi aggiunto anche il regista Nicolò De Nunzio), che da quel momento non si è più fermata, nemmeno davanti alle difficoltà: «Ricordo che una sera Nicolò mi ha telefonato, per dirmi che probabilmente tutto il lavoro era da buttare perché c’era stato un problema di audio. Si trattava di mandare all’aria sei mesi di riprese. In quel momento, sì, ho pensato “Basta”. Ma è durato soltanto un attimo».

I due attori protagonisti, Federico Baldi (nei panni del bullo della scuola Filippo) e Alessandro Scrignoli (nel ruolo di Nicolò, emigrato dalla Svizzera) si sono conosciuti tra i banchi di scuola, alle medie. «Eravamo nella stessa classe ma si può dire che la nostra amicizia sia nata sul palco. Io volevo mettere in scena Don Chisciotte e l’avevo convinto a partecipare. Ed è strano pensarci adesso, guardando quello che abbiamo fatto. Chi l’avrebbe detto un anno fa?».

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I tre hanno collaborato con costanza al progetto, impiegando tempo, energie e tanti sabato sera. Come afferma Nicolò: «Dicono sempre che noi giovani non facciamo mai niente, abbiamo la testa tra le nuvole. È anche per questo che davanti alle difficoltà non ci siamo fermati. Avevamo detto che saremmo arrivati fino in fondo, e ormai dovevamo farlo». Hanno inoltre collaborato al progetto: Eleonora Plebani, Alberto Gualdi, Beatrice Rigolone, Federico Ferrari, Arianna Sorci e Marco Previtali.

I piccoli grandi temi della giovinezza. Così, dopo mesi di lavoro e di serate a controllare e a ricontrollare la sceneggiatura, il sogno si è fatto realtà, e lunedì sarà in mondovisione, dalle 14. Una trama in cui si snodano e si avvicendano le vite di giovani come tanti. Storie che si toccano nella semplicità quotidiana e che a volte, invece, si addentrano negli angoli più cupi e drammatici dell’adolescenza. «Noi abbiamo voluto toccare certi aspetti, perché ci sono. Qualcuno ci ha detto che non era il caso di parlare di suicidio, di omosessualità…ma invece queste cose ci sono. Solo una settimana fa un ragazzo si è gettato dalla finestra del Lussana. Sono problemi, quindi, che ci riguardano da vicino, e l’obiettivo di questa serie era dare il nostro punto di vista, far capire come ci sentiamo noi giovani e cercare di scardinare tanti stereotipi che si hanno su di noi. Chi meglio dei giovani può descriverci? Il nostro è un punto di vista, non c’è il giusto e lo sbagliato, ma noi ci siamo dentro». Un percorso volto a dimostrare, dunque, ma anche a scoprire se stessi, a misurarsi con difficoltà mai incontrate prima.

 

 

Qualche nome importante. Il cast ha goduto anche della partecipazione amichevole di: Massimo Molea, attore milanese presente ne I Cesaroni e Benvenuti a tavola; Stefania Palmisano, sul piccolo schermo con le soap CentoVetrine e Vivere e Morgan Ics, cantante bolognese, secondo classificato a X Factor 6. Gli artisti, già noti al grande pubblico, hanno abbracciato con soddisfazione il progetto, dichiarando: «Siamo rimasti positivamente colpiti da Caramelle. Non è comune incontrare giovani così appassionati e proattivi. La nostra è una realtà complessa, ma investire sui nuovi talenti è un impegno a cui tutti dovrebbero contribuire, affinché l’arte possa esprimersi attraverso le forme più nuove e coinvolgenti».

I sottotitoli per i non udenti. Il progetto, che è stato girato interamente a Bergamo, ha visto la collaborazione di più realtà scolastiche allo scopo di dare vita ad un prodotto che vedesse uniti tecnologia, creatività e attenzione alla diversità. Tutte le puntate, infatti, sono state sottotitolate per consentire anche ai non udenti di non perdersi le vicende die giovani bergamaschi. I sottotitoli, inoltre, sono disponibili anche in inglese, grazie al lavoro di traduzione svolto da Alberto Gualdi, nel cast di Caramelle, attualmente impegnato in America per un programma di studio.

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