Cartelier a Scanzorosciate La creatività innanzitutto
Dipinge abiti, jeans, magliette e tele. Decora i muri, donando loro una nuova anima fatta di colore e fantasia. Cristina Arnoldi Gherardi, brillante cinquantenne di Scanzorosciate, fin da bambina desiderava fare solo questo: creare. Dopo la Scuola d’Arte Fantoni, è dunque stato naturale aprire il suo Cartelier al numero 5 di piazza Alberico da Rosciate, a Scanzo. Non si definisce una pittrice, ma una decoratrice, una creativa che trasforma con colori acrilici magliette e tele, pareti e oggetti d’arredamento. Una delle sue ultime decorazioni è stata per l’erboristeria Il mercato del sole di Alzano, per la quale Cristina ha dipinto elementi floreali, ricollegandosi anche al mondo delle piante officinali.
«Sui muri esterni del negozio – racconta la decoratrice – ho dipinto camomilla e delicati fiordalisi, con api e farfalle dalle ali spiegate al sole. Ho pensato di riallacciarmi ai fiori che vengono utilizzati solitamente nel mondo dell’erboristeria, per le loro proprietà terapeutiche».
Il suo spazio è un atelier ricco di oggetti colorati: tele con allegre casette dipinte sotto un cielo pieno di stelle, quadri con i volti ammiccanti di donne dai capelli vaporosi, orecchini con pietre e coralli fatti rigorosamente a mano. Per l’azienda bresciana Ravelli, che produce stufe a pellet, Cristina ha dipinto Eva, una stufa “a regola d’arte” decorata da un grande albero e tante piccole casette con il tetto a punta che cattura l’osservatore per la sua impegnata semplicità. L’opera è stata esposta a Venezia, in concomitanza con la 54esima Biennale d’Arte, all’interno della collettiva Symphonie de couleurs, ospitata a Palazzo Pesaro Papafava, uno dei più rinomati storici della città veneziana.
«Rudolf Steiner sosteneva che ogni individuo ha una parte artistica, che rispecchia il linguaggio dell’anima – spiega Cristina con entusiasmo –. Su questa filosofia realizzo corsi per bambini di avvicinamento all’arte. Attenzione, però. Non sono corsi di disegno, ma un modo per liberare la creatività e rafforzare la sicurezza della persona. Durante il corso non insegno dunque le forme, ma do indicazioni su come utilizzare i materiali. Non darò quindi mai il rosa ad un bambino, ma il bianco e il rosso perché possa imparare che dalla loro miscela nasce un nuovo colore». A volte Cristina presenta invece i grandi artisti della Storia dell’Arte, mostrando le loro opere per ispirare i giovani artisti. Un percorso che apre la mente verso nuovi linguaggi. «Parole che non dico mai sono “giusto” e “sbagliato” – conclude la decoratrice, circondata da colori e materiali polimaterici - perché sono concetti che nell’Arte non esistono. Ed è un errore quando a scuola trasmettono il messaggio che il bambino più bravo nella materia artistica è quello più ordinato. In realtà nel mondo dei colori tutto deve essere messo in discussione, poiché tutto nasce per essere interpretato in modo assolutamente personale».
L’Atelier di Cristina è aperto tutti i giorni su appuntamento. Per informazioni è possibile contattare la decoratrice alla mail cristina.artist@gmail.com.