Giorno 3 di #BUMaCannes

Diario di due ragazzi a Cannes Altro che film, si va a caccia di vip

Diario di due ragazzi a Cannes Altro che film, si va a caccia di vip
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Continua il racconto del viaggio al Festival di Cannes di Alessandra Salvoldi e Alessio Osio, ovvero del collettivo bergamasco/bresciano BUM – Bringing Up Movies. Ale&Ale vivranno tre giorni alla kermesse da protagonisti, essendo stato selezionato per la rassegna Short Film Corner il loro corto Rosso Cremisi. Sul nostro sito ospiteremo il loro diario di viaggio, dove racconteranno giorno per giorno incontri, emozioni e sorrisi dalla Croisette, tra parole e foto. Per restare aggiornati sul loro viaggio, quindi, leggeteci. L’hashtag di questa avventura è #BUMaCannes.

 

Diario: giorno 3

Siamo delle persone orribili. Perché vi chiederete voi? Perché siamo al Festival di Cannes. Ok, forse lo stiamo ripetendo in maniera un tantino ridondante e spropositata. Concedetecelo, perché non sappiamo quando ci ricapiterà. Ma ritorniamo al punto “persone orribili”: siamo persone orribili perché stamattina avevamo due inviti per Bacalaureat di Cristian Mungiu, lungometraggio in concorso. E questo cosa significa? Beh, nulla, se non fosse che l’orario della proiezione era 8.30 e la nostra sveglia è suonata alle 9.30… No, purtroppo non è suonata in sala di proiezione, è suonata nel caldo tepore dei nostri lettini.

In sostanza non ce l’abbiamo fatta, siamo degli ingrati ma promettiamo di vedere Bacalaureat il prima possibile. È già stato segnato nell’agendina “Film da vedere” e forza Cristian Mungiu tifiamo per te, porta a casa la palma. Ok, no, tifiamo un pochettino più per Dolan. A proposito, parlando di cose belle, che poi è un po’ come dire parliamo di Xavier Dolan, dei suoi film e del cast stellare di Juste la fin du monde, e facciamo un salto temporale in avanti perché questa cosa non stiamo più nella pelle e vogliamo raccontarvela subito.

 

#BumaCannes Giorno 3 Alessandra e Alessio (14)

[Marion Cotillard]

 

La bellezza della Cotillard, la gioventù di Dolan. Abbiamo assistito al red carpet di Dolan e dei suoi attori che nell’ordine sono: Vincent Cassel, Marion Cotillard, Lea Seydeaux, Gaspard Uiellm, Nathalie Baye e i commenti sono stati: «Vincent invecchiando migliora», «Marion è stupenda», «Quanto è bella la Cotillard», «Anche io voglio essere bella e brava come Marion», «Marion da grande vogliamo essere come e te», «Quanto è giovane Xavier Dolan». No, davvero, ma quanto è giovane Dolan? È del 1989, ha l’età di Alessio e due anni più di me. Cioè è giovanissimo ed è un talento praticamente senza precedenti del quale abbiamo ancora tutto da scoprire.

Professione "vipwatcher". Riavvolgendo il nastro. Ma lo sapevate che Alessio è un “vipwatcher"? Io, Alessandra, sino ad un paio d’ore fa non sapevo nemmeno cosa fosse un “vipwatcher” ma Alessio, che è uno sempre sul pezzo, mi ha aggiornata. In sostanza abbiamo utilizzato questa strana parola dopo essere usciti dall’Italian Pavillon, e anche qui si apre un discorso a parte. Al festival c’è il Villaggio Internazionale, composto da una specie di tanti piccoli gazebini bianchi in riva al mare ognuno destinato ad un Paese differente e nel quale si possono raccogliere e scambiare informazioni sulle produzioni e la distribuzione del Paese “proprietario” dello stand. Noi abbiamo esplorato tutto il Villaggio Internazionale ed è stato bellissimo, abbiamo accumulato tantissime informazioni, parlato con tanti registi e produttori dei Paesi più disparati e abbiamo avuto la possibilità di scoprire il mercato cinematografico di Stati che in generale non vengono propriamente considerati sul piano della produzione audiovisiva. Per dire, tutti noi filmmaker o aspiranti tali, abbiamo un po’ questo sogno americano, ma le conversazioni più piacevoli, istruttive e gratificanti le abbiamo intrattenute con i rappresentanti di Serbia, Filippine e Costa Rica. Capitolo a parte per il Canada. Ve lo abbiamo detto che il nostro prossimo lavoro sarà una co-produzione canadese? No, ve lo diciamo ora, anzi lo annunciamo ora ufficialmente e vogliamo condividere con voi le motivazioni di questa scelta. A convincerci sono state le pazzesche caramelline a forma di foglia d’acero al gusto di sciroppo d’acero. W l’acero! Ah, il Canada non sa ancora della co-produzione, andremo a riferirglielo prima della partenza ma non neghiamo che il vero intento è mangiare altre mini-fogliette.

#BumaCannes Giorno 3 Alessandra e Alessio
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Alessandra Salvoldi

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Alessio Osio

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Comunque si diceva dell’Italian Pavillon. Attraversiamo tutta l’area del Villaggio Internazionale e l’Italia non c’è, ma noi sapevamo che un padiglione sarebbe stato dedicato a noi, quindi non demordiamo e continuiamo a cercare.
Scopriamo che l’Italian Pavillon sta all’interno dell’Hotel Majestic, un posto che voi non avete presente: c’è da impallidire. Per paura non abbiamo toccato nulla e secondo noi cinque stelle per definirlo non bastano. Bene, per raggiungere il padiglione italiano, tra l’altro nominato con inusuale modestia, “Universo Elegante” quando tutti gli altri Paesi si chiamano solo con il nome dello Stato e fine, bisogna attraversare tutto il primo piano dell’albergo, hall e ristorante e si sbuca all’interno di una curiosa installazione. Strisce di tessuto bianco sono state applicate sul soffitto e sui muri e si muovono grazie a dei getti d’aria. Il tutto è accompagnato da luci, proiezioni e suoni. L’obiettivo è quello di ricreare l’atmosfera marittima. È tutto molto carino ed elegante: italians do it better come location, ma come dépliant e informazioni, insomma, un po’ di lacune.

 

#BumaCannes Giorno 3 Alessandra e Alessio (2)#BumaCannes Giorno 3 Alessandra e Alessio (4)

 

Ti ricordi di noi, cara Mastronardi? Va beh, comunque, tutto ciò premesso per… Ah, sì, il “vipwatcher”. Bene, usciamo dal Majestic e chi incontriamo? Alessandra Mastronardi, l’attrice italiana. Alessio, senza paura, grida: «Alessandra!». Lei lo guarda stranita e dice: «Sì?». Alessio non demorde: «Ci siamo visti a Venezia». Lei, tra l’altro umile e carina come pochi: «Ah, sì, scusa». Non si capiva chi dei due fosse più imbarazzato ma alla fine un selfie ha stemperato il tutto. Io non me la sono sentita di fare il selfie. Lei era stupenda, abbigliata come una piccola diva degli anni ’50, perfetta ed impeccabile. Io già nella fase scarpe base e capelli con vita propria. Sarà per la prossima Ale! In altre parole, il “vipwatcher” è colui che segue i vip e Alessio aveva già praticato questo sport (che per le fatiche e l’ingegno che comporta dovrebbe diventare disciplina olimpica al più presto) a Venezia, dove aveva avuto modo di scambiare due parole proprio con la Mastronardi.

 

#BumaCannes Giorno 3 Alessandra e Alessio (3)#BumaCannes Giorno 3 Alessandra e Alessio (6)

 

Famosi per osmosi. Stiamo scrivendo troppo e non vogliamo annoiarvi, per questo il resto delle nostre attività lo riassumeremo più rapidamente e magari lo dilazioneremo dei prossimi giorni, perché siamo tornati nell’area destinata ai cortometraggi e ne abbiamo visti parecchi sui quali ci sarebbe molto da dire. Abbiamo rivisitato l’area dei produttori in maniera più consapevole e abbiamo visto William Friedkin, Abel Ferrara e William Defoe alla proiezione di Live and Die in L.A. restaurato per la sezione Cannes Classic. Quanti vip a due passi da noi. Andiamo a letto sentendoci famosi, ma solo per osmosi!

Alessandra&Alessio

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