Ecco il ristorante Al Pitentino Cibo valtellinese, quello vero
Un ristorante che propone saporite specialità valtellinesi come pizzoccheri, sciatt e bresaola, per offrire il meglio di una cultura gastronomica tipicamente montana. Al Pitentino, il locale che prende il nome dalla via in cui risiede (Alberto Pitentino appunto, al civico numero 6), è un ristorante dove la cura per i dettagli è evidente fin dall’entrata, con quella lunga maniglia in ferro che riproduce le prime due lettere del suo nome.
In un ambiente dove pareti e tovaglie hanno toni neutri e tutto invita alla calma, per ritrovare tempo e parole, vengono serviti antipasti di tartare di manzo olio e limone, un saporito tortino di verdure alla fonduta di taleggio, o il tomino alla boscaiola grigliato, intervallati da scelte tipicamente territoriali, come il tagliere di affettati valtellinesi e bresaola artigianale della Valtellina. Una scelta, questa, dettata dalla conoscenza profonda di quella parte di terra, dove i profumi sono carichi ed i sapori invitanti e decisi.
«Nei piatti che propongo rievoco la Valtellina, poiché è la zona da cui provengo, il luogo dove sono nato – racconta Luciano Marchettini, 63enne chef del ristorante –. Conosco i suoi prodotti e so dove trovare materie prime di qualità, senza compromessi. La bresaola per esempio è fatta da un artigiano di Nuova Olonio, nella bassa Valtellina, che realizza un prodotto davvero valido».
Da provare sono anche gli sciatt, frittelle al formaggio realizzate con un impasto di farina di grano saraceno, da gustare calde, accompagnate con una tenera insalata.
Nei primi piatti invece la proposta va dagli gnocchetti di patate e ortica saltati al porro e crudo al risotto gamberetti e zucchine, fino alle caramelle speck e trevisana al burro e salvia. Naturalmente non mancano i tipici pizzoccheri valtellinesi, nati da una ricetta che affonda le radici nella storia di famiglia di Luciano. Nei secondi piatti c’è anche il pesce, proposto nel branzino al forno con pomodorino e olive taggiasche, da alternare alla carne presentata in piatti quali gli straccetti di manzo al vino rosso, fegato di vitello saltato in padella, tagliata di fassone rucola e grana, e infine il filetto di Angus beef in crosta.
Il tutto da accompagnare con Prosecco Valdobbiadene Matharol DOC, un bicchiere di Franciacorta Contaldi Castaldi, oppure del vino bianco come il Valcalepio dell’azienda agricola Il Calepino, e dell’ottimo Gewurztraminer firmato Kaltern. Anche nei vini rossi, perfetti per accompagnare i piatti valtellinesi, la scelta è varia: tra le etichette non manca il Nero d’Avola Micciche dell’azienda agricola Calatrasi, il Sassella Valtellina Superiore DOCG Nino Negri, il Primitivo di Manduria Vitti, ed infine il Nebbiolo Langhe DOC Varei.
Piatti della tradizione italiana serviti in un luogo dove i muri sono antichi e tutto invita al dialogo. Trentacinque posti a sedere all’interno, oltre quaranta all’esterno, nel giardino che ricorda i cortili delle case di una volta. Il locale, che ha una clientela variegata per età, ha costi decisamente accessibili, anche la sera dal martedì al giovedì: 20 euro per un antipasto, un primo, dolce e caffè, 25 euro per chi invece al primo preferisce il secondo piatto. Trenta euro se si desidera una cena completa, dall’antipasto al dolce. Il ristorante Al Pitentino è aperto tutti i giorni, anche a mezzogiorno per i business lunch, esclusi la domenica e il lunedì sera.