Compleanno

Edoné, quindici anni dopo la prima volta: «Oggi Bergamo è tutto un altro mondo»

Franz Barcella ripercorre la storia dello spazio giovanile diventato un punto di riferimento per i ragazzi della città, ma non soltanto

Edoné, quindici anni dopo la prima volta: «Oggi Bergamo è tutto un altro mondo»
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di Paolo Aresi

«Stasera c’è il quizzettone».

Cos’è il quizzettone?

«Un gruppo di giovani ogni martedì sera viene a fare questo intrattenimento, un gioco a quiz di cultura varia. Vengono qui centinaia di ragazzi, formano dei gruppetti, a ciascuno viene data una pulsantiera e devono rispondere alle domande, ci sono ovviamente i vincitori, ma soprattutto c’è che sono tutti entusiasti».

Franz Barcella è un punto di riferimento dell’Edoné di Redona, parla in questo pomeriggio caldo tra i tavoli dell’estivo, con lui ci sono altri due figure importanti del centro: Aurora e Matteo. L’Edoné è il luogo di tanti giovani della città lungo tutto l’anno, ma in particolare nella bella stagione, con la possibilità di sfruttare gli spazi all’aperto. La programmazione estiva è cominciata in questi giorni, propone concerti, giochi, intrattenimenti di diverso genere. Per lo spazio giovanile questo è un momento speciale: ha compiuto quindici anni.

Quindici anni per una realtà come la vostra non sono pochi.

«Non sono pochi e infatti per noi questo è un traguardo importante. Mi viene da pensare a come è cambiata Bergamo dal 2010 a oggi».

Un altro mondo.

«Sì, Edoné nacque da ragazzi di Redona che gestivano il vecchio circolo Arci accanto alla parrocchia e che si chiamava Mellow Mood. Al tempo questo era un quartiere in difficoltà, c’erano anche zone di spaccio. Il Comune offrì questa possibilità a quel gruppo di giovani, loro accettarono e in questi quindici anni hanno pagato l’affitto e onorato puntualmente ogni incombenza, ogni pagamento. E siamo ancora qui. Ogni anno è una battaglia. Da allora Redona è cambiata tanto e credo che sia migliorata anche grazie a questo spazio. Quando l’esperienza è partita in Edoné c’erano soltanto ragazzi, maschi e bianchi. Adesso responsabili dei vari settori sono tutte ragazze e abbiamo tanti con noi bianchi, neri, sudamericani... Un altro mondo, sì».

Non siete un locale come tanti altri.

«Noi abbiamo uno scopo sociale, rivolto in special modo ai giovani. Ma allo stesso tempo dobbiamo fare quadrare i conti. Siamo una Srl, una società a responsabilità limitata, con tutti i doveri relativi, in un anno paghiamo cinquanta ragazzi che ci lavorano e che hanno tra i diciotto e i ventotto anni. Li paghiamo regolarmente, ma cerchiamo di offrire loro una possibilità di crescere, di individuare un percorso per il loro futuro, anche attraverso la formazione. Abbiamo una missione culturale e sociale, non siamo soltanto un locale di cibo e beveraggi (...)

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Commenti
max redona

Peccato che la sera via buratti si trasforma in zona parcheggi abusivi. Proprio ieri sera 2 ore di attesa per vigili e carro attrezzi per rimozione macchine parcheggiate davanti ai garage ( una signora anziché metter la macchina nel suo garage alle 23 è stata sveglia fino all una). Commento di un avventore ( vigili testimoni) : tanto lei è vecchia e domani non ha nulla da fare. Non ci siamo proprio.

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