Elav Indie Fest, c'era mezzo mondo (Foto di una partenza col botto)
[Foto ©Devid Rotasperti]
Bisogna dire la verità: nemmeno gli organizzatori si aspettavano così tanta gente. Sarà che questa edizione è organizzata tra le spettacolari pareti dello Spazio FaSE, le ex Cartiere Pigna ad Alzano, sarà che ieri si suonava musica interessante (una straordinaria Cristina Donà ha aperto il programma), sarà che la birra è buona, fatto sta che il primo giorno, benché fosse un giovedì, è stato un successo clamoroso.
Un inizio col botto. Ormai l’Elav Indie Festival, organizzato dal Birrificio Indipendente Elav, è diventato un evento ricorrente e atteso, in terra orobica, non solo dagli appassionati di birra. Tutte le scorse edizioni erano state ospitate a Comun Nuovo, all’interno del birrificio, ed erano diventate via via sempre più popolari, fino a contare 10mila presenze nel 2014. Che ci fosse qualcosa di nuovo nell’aria per la quarta edizione lo si era capito del resto già dalla scelta della location, la suggestiva ex fabbrica della carta, una sede decisamente più appropriata di quella degli scorsi anni per ospitare un appuntamento amato e atteso da così tanti. Qui già nel tardo pomeriggio sono iniziate ad arrivare le prime persone e da lì il poi non c’è più stata tregua. Alle 21 i parcheggi intorno alle Cartiere erano pressoché completi e da tutte le direzioni fiumi di ragazzi si avvicinavano all’ingresso di via Pesenti. Varcato il pesante cancello della FaSE, prima ancora di entrare davvero, già si respirava la vibrante atmosfera della festa.
[Beer, music and people]
Cosa c’è a Elav Indie Festival. Gli spazi si dividono in un’enorme sala concerti dallo stile decisamente underground, destinata ad accogliere gli ospiti musicali. Domenica 20 ci sarà uno straordinario Drew McConnell (già bassista dei Babyshambles) con il suo gruppo Helsinki. Il calendario (lo trovate qui) non delude nessuno, con tanto di dj set dopo la mezzanotte a cura di Coffee.N.Television. Nello stesso spazio è programmata la proiezione, sempre domenica, del documentario Sugar man, premio Oscar 2013, grazie alla prestigiosa collaborazione con il Biografilm di Bologna.
L’altro grande spazio invece raccoglie le spine e i tavoli dove godersi la birra in tranquillità, magari scambiando due chiacchiere con gli amici. Ovviamente, come in ogni festival che si rispetti, è prevista una piccola cucina per mettere qualcosa sotto ai denti: casoncelli e scarpinocc, ma anche street food, buono il fish&chips, ottimo l’hamburger, straordinario quello vegetariano preparato con il seitan. Anche i dolci non mancano e quasi tutti sono preparati con l’ingrediente segreto: la birra. Qui il menu completo.
[Beer, food and people]
Questa zona più rilassata del festival è anche quella che ospita le realtà indipendenti vicine al Elav e alla sua filosofia artigiana. La Serigrafia Tantemani del Patronato non poteva mancare, con il suo progetto Pigmenti, e per l’occasione ha invitato uno dei suoi street artist, Andrea Casciu, impegnato in una performance di live painting. Partecipa per la prima volta quest’anno anche una nuova realtà, l’editoria indipendente, rappresentata da Bolo Paper micro-Editoria Indipendente, coordinata da Bolo Paper, già coideatore di Micro, Festival presente alla Milano Design Week 2014, che accoglie, tra gli altri, i bergamaschi Corpoc. Una bella occasione per sfogliare le pubblicazioni in diversi formati, rilegate e rifilate a mano, spesso realizzate con materiali inediti: piccoli e grandi oggetti di design da toccare e ammirare, a colori o in bianco e nero, rigorosamente pubblicati in tiratura limitata e tutti frutto di ricerca e passione sull'estetica libera dell'immagine e della parola.
Insomma, si respirava una bella atmosfera a questo Indie. Questa edizione sembra essere l’inizio di una nuova era per uno dei festival birrai più importanti di Bergamo. Una conferma, per ora, del talento dei ragazzi di Elav. Ad maiora!