10 frasi in bergamasco sui cantieri in città
"I è contécc i pensiunàcc", anche se ufficialmente per loro sarebbe sconsigliato uscire nelle ore più calde...
di Vecchio Daino
Occasioni per contemplare in diretta un lavoro che ci appassiona da sempre, i numerosi cantieri che popolano in questo periodo la nostra città non sono visti da tutti con occhio benevolo. Anzi, qualcuno non ne può proprio più, soprattutto per egoistiche considerazioni legate alla propria mobilità. Ma non sarà certo questo a sminuirne la nobiltà.
1. Ghe n’è despertöt
È estate, e sulle nostre strade spuntano i cantierini. Simbolo dell’attività locale predominante, non vengono sempre accolti con lo stesso entusiasmo, specialmente se li si incontra spesso sulla propria strada. [Trad.: Ce ne sono ovunque]
2. Mèi, i mèt a pòst i strade
Visto che il dissesto del manto stradale è un tema di discussione frequente, il fatto che qualcuno ci stia lavorando allieta gli animi. Fino a quando si scopre che l’obiettivo non sono le buche ma, per esempio, la posa della fibra. [Trad.: Meglio, sistemano le strade]
3. Mesura de cua ’n piö
Chi è abituato a cronometrare il tempo passato in colonna, ha già messo in bilancio il ritardo quotidiano medio per raggiungere il posto di lavoro. E non è che sia molto contento. [Trad.: Mezz'ora di coda in più]
4. I pöl mia fài ’n tép di férie?
La classica domanda che riecheggia in questi giorni, ma sarebbe lo stesso in qualsiasi periodo dell’anno, compreso Ferragosto. La spiegazione sta nella nostra cronica avversione per ogni attività non intrapresa da noi stessi. [Trad.: Non possono farli in tempo di ferie?]
5. Me tóca laurà sóta ’l rebatù
Dal punto di vista dell’operatore edile, non è certo piacevole trascorrere la giornata con il torrido clima attuale. Per questo è meglio non esternare in sua presenza la nostra disapprovazione. [Trad.: Mi tocca lavorare sotto il solleone]
6. L’è per fà èd ch’i fà ergót
I più maligni insinuano che le opere stradali non siano altro che una rappresentazione a beneficio del popolo, per esaltare l’operosità che contraddistingue chi ci amministra. [Trad.: È per far vedere che fanno qualcosa]
7. I è contécc i pensiunàcc
Una situazione del genere non può che far piacere a chi dispone del tempo necessario per assistere ai lavori, dispensando utili consigli. Purtroppo però a questa categoria di persone è consigliato di non uscire nelle ore più calde. [Trad.: Sono contenti i pensionati]
8. A m’sè mai contécc
I più consapevoli si rendono conto che il nostro lamentarsi molto spesso non ha alcun fondamento, e che spesso si esercita contro bersagli opposti, annullandosi. Ma a noi va bene così. [Trad.: Non siamo mai contenti]
9. Adèss gh’è mia i scöle
C’è anche la saggezza di chi ritiene che questo sia il periodo più favorevole per queste attività, visto che almeno è assente il traffico generato dalle scuole. E comunque lo ritengono un male minore. [Trad.: Adesso non ci sono le scuole]
10. Fà e desfà l’è töt laurà
È dalla nostra tradizione che proviene un detto rassicurante, in cui il sacro tema del lavoro è applicato sia alla costruzione sia al suo contrario. E questo ci dovrebbe mettere tutti d’accordo. [Trad.: Fare e disfare è tutto lavorare]