Soli tre chilometri

Il Sentiero Naturalistico del Chitò, la ciclabile più corta (e tra le più belle) della Bergamasca

Perfetto per un'escursione in famiglia, questa ciclovia della Valle Imagna è veramente suggestiva e nasconde tesori unici, come Ubiale Clanezzo, il ponte del Chitò e quello di Attone

Il Sentiero Naturalistico del Chitò, la ciclabile più corta (e tra le più belle) della Bergamasca
Pubblicato:

di Angelo Corna

Bellezza e pace, tra scrosci d’acqua e boschi ombrosi. Questa è la ciclabile della Valle Imagna, conosciuta anche come “Sentiero Naturalistico del Chitò”. Identificata come la più breve delle ciclovie bergamasche, questo suggestivo percorso, che misura poco più di tre km, è la gita perfetta per famiglie e bambini. Il tracciato costeggia le pendici del monte Ubione, ricalcando il sedime di un vecchio canale che, anni or sono, alimentava la centrale idroelettrica di Clanezzo. Data la sua origine il sentiero è dolce, e adatto a tutte le età.

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44585973_Tempo Libero - Angelo Corna - Ciclabile valle imagna Il castello di Clanezzo
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Il castello di Clanezzo

44585976_Tempo Libero - Angelo Corna - Ciclabile valle imagna L'antica dogana a Clanezzo
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L'antica dogana di Clanezzo

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Il ponte del Chitò

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Il ponte del Chitò

44585985_Tempo Libero - Angelo Corna - Ciclabile valle imagna Ponte di Attone
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Il ponte di Attone

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La ciclovia trova la sua partenza dal borgo di Clanezzo. Chi decide di percorrerla a piedi può lasciare l’auto nel parcheggio a lato della chiesa parrocchiale. Poco lontano prende il via il Sentiero Naturalistico, che costeggiando il torrente Imagna si snoda tra aceri, robinie e faggi… Lungo la ciclovia sono ben visibili delle piccole sorgenti, di enorme interesse naturalistico per i fenomeni di deposito concrezionale, rarissimi in bergamasca. L’Imagna nasce dal monte Resegone, ad una quota di 1875 metri di altitudine, e scorre per l’omonima valle per circa 18 km. In questo tratto presenta delle acque basse, alternate a tratti turbolenti. Sono rare le zone d’acqua profonda, mentre più a monte, in località Lagrate, il fume ha eroso la roccia fino a scomparire in enorme forre.

Bastano pochi minuti per raggiungere la vecchia captazione della “Sorgente del Griso”, acquedotto che ancora oggi alimenta un’antica fontana presente nel borgo di Cabrozzo. La ciclovia continua mantenendo una larghezza adeguata, che permette di pedalare in compagnia di amici e famigliari; durante il percorso sono anche presenti alcune aree di sosta. Superato un tratto scavato nella pietra appare, in prossimità del paese di Strozza, il famoso Ponte del Chitò...

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