Il tesoro urbanistico di Bergamo Il Geoportale che svela tutti i segreti
Il Geoportale del Comune di Bergamo è un sito web sviluppato dall’amministrazione comunale a partire dal 2011: al suo interno è possibile trovare moltissime informazioni tecniche, consultare mappe e documenti storici che consentono di scoprire l’evoluzione della città di Bergamo nei secoli.
Che cosa contiene. Le aree tematiche del Geoportale sono variegate e davvero per tutti i gusti: si passa dall’edilizia privata alla pianificazione urbanistica e alle attività produttive, dall’ecologia al paesaggio, dalla mobilità ai trasporti, dalla storia architettonica all’arte decorativa dei principali edifici di Città Alta. Tra le componenti principali del sito una particolare sezione è dedicata all’Atlante Geografico, che permette di consultare gran parte del patrimonio informativo geografico del Comune di Bergamo: al suo interno si possono trovare la cartografia tecnica aerofotogrammetrica, le ortofoto, le mappe e diversi studi presenti negli archivi comunali, le tavole dei piani urbanistici e numerose altre carte tematiche dedicate all’idrografia, ai parchi, alle piste ciclabili, alle aree di sosta.
Pianta del Manzini, 1816.
Catasto del 1853.
Catasto del 1901.
L’Inventario dei beni culturali e ambientali. Ma la sorpresa più grande forse è data dalla possibilità di visualizzare e scaricare le oltre tremila schede in bianco e nero dell’Inventario dei beni culturali e ambientali di Città Alta, dei Colli e dei Borghi rilevate negli anni Settanta del secolo scorso. Oppure le quasi trecento schede a colori dell’IBCAA (Inventario Beni Culturali Archeologici e Ambientali) che evidenziano i siti e gli edifici tutelati dalla Sovrintendenza. O ancora le mappe digitalizzate dei catasti storici del 1853 e del 1901.
Un’antica veduta dall’alto, come da un drone. Ma anche la riproduzione seriale di una delle vedute a volo d'uccello più antiche e meglio conservate della nostra città, risalente alla fine del Cinquecento e poi implementata e riprodotta da Alvise Cima, pittore, cartografo e decoratore del Seicento. La raffigurazione prospettica a volo d’uccello della veduta detta del Cima descrive dettagliatamente la città nel suo impianto medievale come un moderno drone: in pratica è un museo a cielo aperto dell’architettura della città, corredato da quasi cento schede tecniche a colori tutte scaricabili, dedicate agli elementi della fortificazione medioevale e veneziana, facilmente rinvenibili in pianta, a tutti gli edifici di carattere pubblico e sacro. In pratica, una sorta di nuova guida virtuale della città.
Clicca sull'immagine per visualizzare la mappa interattiva.
Come funziona la consultazione. Ma come si accede al Geoportale del Comune di Bergamo? Vediamolo passo a passo, almeno per quanto riguarda la sezione delle informazioni storico-culturali. Innanzitutto, bisogna entrare nel sito internet del Comune di Bergamo e, nella sezione Vivere la città, selezionare la voce Cartografia e nel sottomenù il termine Geo-Portale del Comune di Bergamo.
Dalla sezione del Geoportale selezionare la voce Mappe, per entrare nel visualizzatore cartografico, e, selezionando il penultimo pulsante in alto a sinistra, sarà possibile visualizzare tipologie di temi e mappe differenti. Seguendo invece il link Atlante geografico sarà possibile ottenere informazioni aggiuntive su tutte le mappe ed i documenti allegati.
Tra le Mappe e documenti di interesse storico/culturale troviamo la sezione Forma urbis nei secoli e catasto storico, in cui sono presenti la veduta detta di Alvise Cima (in realtà di anonimo), la Pianta della Città e dei borghi esterni del 1816 dell’ingegnere e architetto Giuseppe Manzini, il Catasto Storico del 1853 e il Catasto del 1901.