Immaginate se a Bergamo nascesse un polo della cucina all'ex Nuovo

Cultura fa rima con buona cucina. Nessun errore semantico, soltanto un dato di fatto. Sempre più spesso, infatti, storiche strutture cittadine un tempo adibite a eventi culturali si "reinventano" come nuovi e affascinanti centri del gusto e della tradizione enogastronomica nostrana. L'esempio più emblematico in tal senso è l'Eataly Milano Smeraldo: lì dove un tempo sorgeva uno dei teatri più noti e storici del capoluogo lombardo, dal marzo 2014 ha trovato casa la cattedrale del cibo firmata da Oscar Farinetti. Un'enorme struttura ristrutturata e riqualificata che, lì dove un tempo suonavano i Deep Purple (era soltanto il 2008), ora accoglie leccornie provenienti da tutta Italia. A distanza di oltre due anni dall'apertura, l'Eataly Milano Smeraldo funziona. Gli affari vanno bene, dice Farinetti, anche perché il binomio cucina-cultura affascina e intriga, ma soprattutto convince i tanti clienti.
Immaginate se, anche Bergamo, riuscisse a realizzare (più in piccolo, s'intende) un progetto del genere. Impossibile? Non proprio. L'Eco di Bergamo, il 10 ottobre, racconta infatti che l'ex cineteatro Nuovo potrebbe trasformarsi, in futuro, in un grande polo della ristorazione e dell'enogastronomia. Al momento si tratta soltanto di un'ipotesi, tra l'altro non semplicissima da realizzare, ma comunque una delle poche finora venute a galla per il futuro di quei grandissimi spazi situati a due passi dal Sentierone, all'angolo tra via Verdi e Largo Belotti. L'Eco scrive che, nonostante il vincolo di destinazione d'uso cultural-commerciale, dopo essere tramontata l'ipotesi della vendita si sta concretizzando nelle ultime settimane la possibilità di affittarlo per trasformarlo in un "restaurant show" affiancato da una galleria di negozi legati all'enogastronomia.
L'operazione, scrive sempre il quotidiano cittadino, prevede un accordo a tre fra la Teatro Nuovo Srl, proprietaria dell'immobile, e due investitori italiani: un gruppo della ristorazione già presente con altri investimenti a Bergamo e una società specializzata nella commercializzazione di prodotti alimentari d'eccellenza. Nel frattempo, mentre gli incontri e le trattative procedono, la proprietà si occuperà di sistemare l'immobile. Nei prossimi mesi saranno investiti sulla struttura circa 300mila euro per la sistemazione di tetto e facciate, ma serviranno poi diversi altri interventi sugli interni per un edificio che fu inaugurato nel lontano 1901 e poi ammodernato dall'architetto Bergonzo intorno al 1950. Stando ai conti fatti da L'Eco, l'eventuale trasformazione degli spazi in un grande polo della ristorazione e del commercio alimentare dovrebbe costare almeno 1,5 milioni di euro. I lavori, invece, dovrebbero durare non meno di 6 mesi, visti anche i numerosi interventi da fare, su tutti l'eliminazione di platea e palco situati al piano terra, spazi che verrebbero trasformati in cucine, locali di servizio e sala con un piccolo palcoscenico per degli spettacoli dal vivo. L'idea, infatti, è proprio quella di affiancare la cucina alla cultura e allo spettacolo. Al primo piano, invece, potrebbero sorgere delle sale private destinate a convegni, riunioni e incontri di lavoro.
Al momento, però, tutto questo resta soltanto su carta. Gli ostacoli alla realizzazione dell'ambizioso progetto, infatti, sono diversi. Uno su tutti: la mancanza di posti auto. Non tanto per gli eventuali clienti, ma per i fornitori. Proprio davanti all'ingresso dell'ex Teatro Nuovo, infatti, c'è la pista ciclabile che costeggia la carreggiata di Largo Belotti e mancherebbe lo spazio fisico per permettere ai fornitori di accostare e caricare o scaricare i prodotti. Il Comune, al momento, pare non aver dato aperture circa l'ipotesi della realizzazione di una piazzola di sosta apposita, cosa che crea più di un impedimento al procedere della trattativa. Certo è che, al momento, questa sembra l'unica vera opzione sul tavolo per il futuro della struttura. E ancora una volta è la cucina a fornirla. Anche l'ex Diurno, infatti, potrebbe avere un futuro come ristorante/locale notturno, mentre sul Sentierone i locali dell'ex Ciao diventeranno presto casa del nuovo attesissimo ristorante dello chef stellato Ezio Gritti. Insomma, a Bergamo sembra proprio che la buona cucina sia l'ancora di salvezza di tanti spazi dimenticati.