10 frasi in dialetto

In isolamento ci si ingegna a fare di tutto, anche il pane senza lievito

In isolamento ci si ingegna a fare di tutto, anche il pane senza lievito
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di Vecchio Daino

Persino in circostanze come queste l’ingegno, la capacità di adattamento e il sapere reagire alle avversità che ci sono tipici ci hanno consentito di trovare una parvenza di normalità nella tragedia che ci ha colpiti. Sarà da queste doti che, quando sarà possibile, trarremo l’energia per ripartire. Come abbiamo sempre fatto.

1. Disinfète co la grapa

 

La penuria di disinfettanti in alcuni casi ha costretto alcuni a mettere mano alla riserva del prezioso liquido che ognuno di noi conserva gelosamente. Qualche marito ha effettuato l’operazione per via orale. [Trad. Disinfetto con la grappa]

2. I mascherine i cüse mé

Le industriose regiure non si sono fatte intimorire dalla mancanza di mascherine e hanno rispolverato la loro abilità nel cucito per produrle da sol, e per darle anche a chi ne ha bisogno. [Trad. Le mascherine le faccio io]

3. Fó ‘l pà piàt

Un grande assente dagli scaffali è sicuramente il lievito, il nostro leàt. C’è chi ha riscoperto il pane azzimo, e chi ha rispolverato con successo antichi metodi casalinghi per produrlo dalla farina. [Trad. Faccio il pane piatto]

4. Mète sö i guàncc di piàcc

Online arrivano alla fine di maggio, nei negozi sono esauriti da tempo. I guanti in lattice monouso sono diventati un miraggio e ci si arrangia come si può, con gli accessori che non mancano mai in una cucina orobica. Ovviamente disinfettandoli prima e dopo l’uso. [Trad. Metto i guanti (che uso per) i piatti]

5. Crómpe dóma ‘l necessare

L’attitudine alla parsimonia che ci è tipica trova ulteriori motivazioni. Non sempre si trova tutto quello che ci serve e la lunga permanenza in negozi e supermercati è sconsigliata. E anche il bilancio familiare è più contento. [Trad. Compro solo il necessario]

6. Còpie i compiti a mà

Il divieto di vendita dei beni non di prima necessità ha colto di sorpresa molte mamme che non sono più riuscite ad acquistare cartucce e toner per le proprie stampanti. Da lì il recupero dell’antica attività dell’amanuense. [Trad. Copio i compiti a mano]

7. Col pà sèch fó la rebuida

Non si butta via niente. Questo per noi è un principio sacro dell’alimentazione. E se per caso avanza qualcosa, lo si consuma sotto altra forma, con una delle numerose ricette povere che caratterizzano la nostra cucina. [Trad. Col pane secco faccio la ribollita]

8. Finchè la gh’è ‘ndó de polènta

Abbiamo la fortuna di amare alla follia questo piatto semplice e rustico. Per questo non mancherà mai nelle nostre case la farina gialla. E d’altra parte il tempo passato a rimestare nel paiolo aiuta a passare le giornate. [Trad. Finché c'è (la farina di mais) vado di polenta]

9. Per fürtüna gh’ó l’órt

Alcuni fortunati possono disporre di verdure a centimetro zero, avendo l’orto appena fuori di casa. Insalate, verze, cavoli e broccoli sono anche più gustosi e le attività agricole ritemprano lo spirito. [Trad. Per fortuna ho l'orto]

10. Gh’la cönte sö ai s-cècc

Anche intrattenere i bambini di questi tempi è un vero lavoro e raccontare loro storie e aneddoti del passato significa condividere quello che ci ha portati fino a qui e aiutarli a crescere come noi. Con lo stesso spirito di resistenza. [Trad. Parlo con i figli]

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