Un loro corto era già andato a Cannes

La bella web serie bergamasca selezionata al Festival di Bilbao

La bella web serie bergamasca selezionata al Festival di Bilbao
Pubblicato:
Aggiornato:

Prima Cannes, ora Bilbao. Meta di partenza? Sempre Bergamo e Brescia. Alessandra e Alessio, però, non sono due ragazzi particolarmente vacanzieri. A portarli lontano, semmai, è il loro talento e soprattutto il loro lavoro. La notizia è questa: la web serie You can’t take it with you 2 è stata selezionata ufficialmente al Bilbao Web Fest 2016 e ha ottenuto due nomination per Best Top e Best Epic nella categoria Amtes della kermesse, ovvero quella dedicata alle 50 migliori web series che non avevano i requisiti per essere ammesse alla categoria Oficial, ma si sono distinte «per l'alta qualità e che presentano caratteristiche tali da renderle un prodotto imperdibile per gli amanti del genere» (il sito ufficiale dell'evento docet). Per i meno esperti è giusto sapere che il Bilbao Web Fest, giunto alla seconda edizione, è una delle più prestigiose e rilevanti vetrine interazionali per la serialità web.

 

 

Una serie di successo, sin dalla prima stagione. You can’t take it with you 2 è stata diretta da Alessio Osio e scritta (oltre che recitata) da Alessandra Salvoldi, due ragazzi che BergamoPost ha già avuto modo di conoscere durante il loro recente viaggio a Cannes, di cui hanno tenuto un diario quotidiano proprio sulla nostra testata. Alessio e Alessandra, infatti, hanno realizzato anche il cortometraggio Rosso Cremisi, che narra le vicende di tre donne di età diverse costrette a fare i conti con la violenza e che è stato molto apprezzato in diverse manifestazioni nazionali, tanto da arrivare a conquistarsi uno spazio anche al Festival di Cannes nella vetrina internazionale Short Film Corner. Il loro forte, però, sono le web serie. Almeno a guardare i risultati: la prima stagione di You can’t take it with you, realizzata nel 2014, ha infatti vinto ben 4 Oscar Italiani del Web ai Rome Web Awards (precisamente: Miglior Montaggio Dramedy, Miglior attore non protagonista Dramedy con Angelo Iapichino, Miglior canzone originale Il viaggiatore immobile di The Skylanders e Miglior attore non protagonista su tutte le serie in gara con Angelo Iapichino). Un successo che ha convinto i due della bontà del loro lavoro e a lanciarsi sulla seconda stagione.

 

https://youtu.be/zowac4yI0h4

 

Qualcosa in più su You can’t take it with you 1 e 2Il progetto è completamente a budget zero e autoprodotto, tutto girato tra Bergamo e Brescia. Più precisamente, i luoghi toccati dalle riprese sono stati il Castello di Pagazzano, Montisola (sia il lungolago che la rocca), San Lucio, Pineta di Clusone e le stesse città capoluoghi di provincia. La serie narra le vicende di quattro ragazzi, tutti con i loro segreti e i loro lati oscuri, che entrano in contatto all'interno di un quadro grottesco e, per certi versi, inquietante. Il risultato è un romanzo di formazione dalle tinte dark, con costanti riferimenti alla cultura popolare e un po’ kitsch. La prima stagione, composta da 9 episodi dalla durata di 10 minuti ciascuno (è interamente disponibile online), s'è rivelata un successo e ha permesso ad Alessio e Alessandra di concentrarsi sulla seconda: 5 episodi dalla durata di 25/30 minuti ciascuno. Il cambio di rotta, in termini di formato, è dovuto alla volontà dei creatori di avvicinarsi al formato della serialità televisiva, della quale i due si sentono intellettualmente debitori. Ricca di citazioni e di colpi di scena, la seconda stagione mette su schermo anche la maturazione registica di Alessio e quella narrativa di Alessandra, che si distingue anche per un'ottima presenza scenica nei panni di una delle protagoniste. Il risultato è la selezione della serie in un festival di caratura internazionale come quello di Bilbao.

 

Alessio-Alessandra

Alessandra Salvoldi
Foto 1 di 8
Alice Guarente
Foto 2 di 8
Federico Benna
Foto 3 di 8
Maria Enza Latella
Foto 4 di 8
Simone Galli
Foto 5 di 8
You can't take it with you - 1
Foto 6 di 8
You can't take it with you - 2
Foto 7 di 8
You can't take it with you - 4
Foto 8 di 8

La BUM, cioè Alessio e Alessandra. A produrre la web serie è stata la BUM-Bringing Up Movies, progetto artistico nato nel 2014 dalla comunione di passioni e di interessi di tre amici e colleghi: Alessio Osio, Alessandra Salvoldi e Sara Volpi. Nell'estate del 2015, Sara Volpi ha lasciato la BUM, mentre Alessio e Alessandra hanno deciso di continuare l'avventura. Dopo il primo esperimento (riuscitissimo) di You can’t take it with you, i due si sono occupati della realizzazione di cortometraggi (Rosso Cremisi e Norwegian Wood, entrambi scritti da Alessandra e diretti da Alessio), video musicali e spot, avvalendosi sempre della collaborazione di numerosi professionisti. Oggi la BUM si occupa anche della realizzazione di produzioni video, dalla fase di pre-produzione (scrittura, reperimento di location e attori, questioni burocratiche e preventivi) sino alla post-produzione (montaggio, colonna sonora, doppiaggio), passando attraverso la realizzazione effettiva dei lavori. Alessio, nato nel 1989 a Brescia, è laureato in Lettere Moderne all'Università degli Studi di Bergamo ed è attualmente iscritto presso l'Università degli Studi di Bologna al corso di laurea magistrale in Cinema, televisione e produzione multimediale. Collabora ancora, però, con l'ateneo orobico per un laboratorio di montaggio. Tra le diverse esperienze compiute, ha redatto una drammaturgia a tema oncologico a quattro mani con Claudio Smussi e ha collaborato come assistente alla regia e realizzazione di video backstage con il regista bresciano Giacomo Andrico. Recentemente ha portato a termine uno stage presso il prestigioso e conosciutissimo American Film Institute di Los Angeles.

Alessandra Salvoldi, invece, è nata nel 1991 e Bergamo e si è laureata cum laude in Lettere moderne a indirizzo artistico e in Culture Moderne Comparate. Appassionata di scrittura e di cinema, è autrice del libro Anatomia di CSI. Echi letterari e culturali di un fenomeno televisivo, edito da Bel-Ami Edizioni, ma numerose sono le sceneggiature e le drammaturgie che portano la sua firma nonostante la giovane età. Tra queste anche È uguale per tutti, drammaturgia selezionata ufficialmente al Festival di Teatro Internazionale TACT 2016, e La giovinezza della memoria, cortometraggio diretto da Federico Tacchini. Alessandra è anche un'attrice e ha recitato in alcuni spettacoli teatrali, corti, film, programmi tv e spot. Tra gli ultimi lavori ai quali ha preso parte come sceneggiatrice o occupandosi della parte testuale e di produzione, si annoverano il fashion film How I feel per la rivista Grazia (produzione Officine IED, regia di Marco Gradara), il documentario Filmini sulla storica band Elio e le Storie Tese (regia di Mattia Colombo) e il videoclip Ti porterò del musicista Riky Anelli, con la partecipazione di Tony Dallara e Jack La Cayenne. Per quanto riguarda la recitazione, ad agosto 2015 ha vinto la Menzione Speciale della Giuria al Concorso per Giovani attori e attrici del Todi Festival e di recente ha ricoperto un ruolo di spicco nella serie The Reaping dei pluripremiati Roberto D’Antona e Annamaria Lorusso.

Seguici sui nostri canali