La carica dei settemila alpini che hanno "marciato" a Curno in ottanta bellissime foto
Si è chiusa domenica (8 settembre) la settimana di iniziative delle penne nere. Tanta partecipazione e la festa per i 95 anni del gruppo locale
di Monica Sorti
Erano in settemila gli alpini che hanno sfilato domenica (8 settembre) per le strade di Curno sotto un cielo che non prometteva nulla di buono. Fortunatamente, il tempo ha retto fino al momento del rancio alpino organizzato presso l’oratorio, a conclusione della 39ª adunata sezionale dell’Ana.
«C’è stata un’ottima partecipazione della popolazione, sia nella settimana di mostre e appuntamenti che durante gli eventi clou di questo weekend», ha dichiarato il sindaco Andrea Saccogna. «Un’adunata è sempre un evento speciale e i nostri alpini hanno deciso di renderlo qualcosa di davvero indimenticabile, con tantissime novità. È stato un fine settimana che sarà difficile dimenticare, una pagina importantissima della storia di Curno, scritta grazie al loro impegno».
Molto partecipata sia la serata di festeggiamenti per il 95° anniversario di fondazione del gruppo di Curno di venerdì sera, con la sfilata per le vie della Marigolda e la rassegna di cori alpini alla palestra della scuola Pascoli, sia la serata di sabato in piazza, dedicata al ricordo degli alpini deceduti, con la messa e la sfilata per le vie del paese. «Logisticamente è andato tutto bene, la macchina organizzativa ha funzionato alla perfezione. Gli alpini da luglio dello scorso anno si sono trovati per predisporre il programma e organizzare gli eventi, anche in questi giorni si sono dati da fare tantissimo e il risultato si è visto». Alle cerimonie di domenica mattina c'è stata una grande partecipazione anche da parte dei sindaci e degli amministratori della provincia.
«L’adunata è andata benissimo, c’erano 250 gagliardetti dei 279 ufficiali - racconta il capo nucleo di Protezione civile Ana di Curno, Manuel Torri -. Erano presenti tutte le sezioni amiche della Lombardia con i propri vessilli, tanta gente ad accoglierci, tanti alpini che hanno sfilato. Il tempo un po' incerto non ci ha aiutato, secondo me se ci fosse stato un po' di sole qualche penna nera in più magari ci sarebbe stata». Dal punto di vista logistico, del quale Torri si è occupato personalmente, è andato tutto bene: «Sono intervenute le dieci bande e fanfare in programma, hanno suonato prendendo solo qualche goccia di pioggia alla fine: fortunatamente, i grandi scrosci sono arrivati non appena terminata la manifestazione».
I circa 450 ragazzi dei campi scuola hanno aperto la sfilata, come vuole la tradizione ormai da qualche anno. «Hanno marciato benissimo, nei campi scuola si impara anche questo». Concludendo, Torri dichiara: «Sono stati dieci giorni intensi, che hanno ridato vita al paese».
Il capogruppo Carlo Gerevini aggiunge: «È stata un’emozione e una soddisfazione enorme che ripaga di tutto, perché si arriva a questi ultimi giorni con una stanchezza fisica e mentale notevole. Ma solo salire su un gradino, un piccolo palco, e trovarsi davanti un’immagine come quella di domenica, con tutti gli alpini schierati, i gagliardetti delle sezioni che, oltre che da Bergamo, arrivavano da fuori regione, con addirittura una sezione proveniente dall’Argentina... E poi per la prima volta il gruppo storico Antica Brixia con figuranti in divise d’epoca».
Durante l’adunata, Gerevini ha consigliato ai 279 gruppi di prendere in considerazione almeno una volta l’idea di mettere in campo una sezionale, ma anche di accertarsi prima di avere alle spalle un gruppo come il suo, non numerosissimo ma con tanta voglia di fare, che ha sacrificato le vacanze, il tempo alle famiglie e le notti. «Alla fine siano stati ripagati da un’enorme soddisfazione - conclude -. Ho avuto questa grande fortuna di avere un gruppo unito, coeso, che ha puntato allo stesso obiettivo. Un manipolo di coraggiosi che mi ha accompagnato e mi ha supportato in questa avventura».