Filarmonica del festival pianistico in trasferta con Placido Domingo
Dopo la presenza di Riccardo Muti ad onorare la prima edizione del Donizetti Opera, un altro grande nome per la musica bergamasca che conta. Sarà infatti la star mondiale della lirica Plácido Domingo a tenere a battesimo il debutto internazionale della Filarmonica del Festival di Brescia e Bergamo, programmato in Oman mercoledì prossimo 11 gennaio.
Ancora pochi giorni dunque e l’orchestra, nata del dicembre 2013, affronterà alla Royal Opera House di Muscat il proprio primo concerto fuori dai confini italiani, iniziando un cammino che si spera sarà ricco di soddisfazioni e successi, come è stato per cinquant’anni per l’Orchestra da Camera del Festival. La Filarmonica sarà nell’occasione diretta dallo statunitense Eugene Kohn. Ospite d’onore dell’avvenimento sarà, come anticipato, Plácido Domingo, artista che definire leggendario non è un’esagerazione. Accanto a Domingo il soprano di origini albanesi Ermonela Jaho. In programma le più celebri arie d’opera tratte da Simon Boccanegra e La Traviata di Verdi, dall’Andrea Chénier di Giordano, ma anche da West Side Story di Bernstein passando per My Fair Lady di Loewe e La Vedova Allegra di Lehár. La Filarmonica del Festival avrà modo di dimostrare il proprio valore anche autonomamente in brani per sola orchestra, come il Preludio da Die Meistersinger von Nürnberg di Wagner, oppure l’Ouverture da Un giorno di Regno, ancora di Verdi.
Eugene Kohn
Per l’appuntamento a Muscat la Filarmonica partirà nel fine settimana in formazione sinfonica, con oltre settanta strumentisti, sempre rispettando la filosofia alla base della sua costituzione, cioè la presenza di numerosi talenti giovani e già affermati, affiancati da musicisti esperti. Il concerto in Oman segue le orme della tradizione già avviata di collaborazioni d’altissimo livello, dato che la Filarmonica nella sua pur giovane storia ha già avuto modo di esibirsi con solisti del calibro di Daniil Trifonov, Lilya Zilberstein, Sergey Krilov e Uto Ughi.
Plácido Domingo è considerato il più grande artista d’opera d’epoca moderna a livello internazionale. Ha cantato nei maggiori teatri del mondo per oltre cinquant’anni ed è entrato nel Guinness dei Primati per ampiezza di repertorio: ha infatti cantato in ben 147 ruoli. Domingo non è solo cantante ma anche direttore d’orchestra e direttore generale di importanti teatri d’opera. Eugene Kohn è un direttore statunitense che nel corso della sua carriera ha lavorato anche con Maria Callas, Luciano Pavarotti, Renata Tebaldi, ed ha avuto modo di dirigere concerti tra l’altro al Metropolitan di New York, alla Wiener Staatsoper ed al Teatro del Liceu di Barcellona. Il soprano Ermonela Jaho è vincitrice di numerosi concorsi internazionali, dal Puccini di Milano allo Spontini di Ancona e allo Zandonai di Rovereto. In carriera ha cantato alla Royal Opera di Londra, al Metropolitan di New York e alla Staatsoper di Berlino dando vita a splendidi ritratti delle eroine d’opera più famose.
La trasferta della Filarmonica è resa possibile dalla preziosa presenza nel Sultanato dell’Oman del bresciano Umberto Fanni, direttore della Royal Opera House di Muscat. Fanni ha infatti avviato in Oman un progetto unico e ambizioso: allestire cartelloni con artisti tra i più importanti al mondo allo scopo di creare un ponte d’amicizia e reciproca conoscenza tra diversi generi e differenti culture. In questo quadro di scambi e incontri, il Maestro Fanni ha invitato la Filarmonica del Festival «quale più recente espressione di quella che considero la maggiore istituzione delle città di Brescia e Bergamo nell’ambito della musica classica e sinfonica. Il Festival è certamente uno dei brand della città su cui investire«. E ancora: «Quella con la Filarmonica del Festival, però, non resterà una collaborazione estemporanea. Assieme al Maestro Pier Carlo Orizio stiamo ragionando su un progetto pluriennale ed articolato».