Viva Bèrghem
10 frasi in dialetto

La Quarisma? L’è töcc i dé. Ci mancava anche la quarantena

La Quarisma? L’è töcc i dé. Ci mancava anche la quarantena
Aggiornamento:

di Vecchio Daino

Il nostro animo religioso ha sempre rispettato il calendario liturgico, una sorta di accompagnamento sacro ai ritmi della natura. I tempi però sono cambiati, e anche un periodo come la Quaresima non è più sentito come una volta, quando il digiuno, la riflessione e la penitenza erano considerati d’obbligo. Quest’anno, poi, c’è una sorta di piaga biblica a complicare le cose. Ma come sempre l’affronteremo con il giusto spirito.

1. Piö che Quarisma l’è tép de quaranténa


Purtroppo le notizie sanitarie che provengono dal nostro territorio danno una nuova connotazione alla Quaresima di quest’anno. I più estremi la considerano una punizione biblica per il nostro comportamento. [Trad. Più che Quaresima è tempo di quarantena]

2. Mé desmète de fömà


Per tradizione questo è un periodo di privazioni, e qualcuno ne approfitta per togliersi qualche vizio, o qualche chilo, di troppo. È quel che resta dell’antico atteggiamento penitenziale. [Trad. Io smetto di fumare]

3. Ghe sarèss de cassà dét ol có ‘n césa


Cauto ammonimento che viene rivolto per lo più dai parenti anziani ai giovani, destinato nella maggior parte dei casi a cadere nel vuoto. Quest’anno ci si mettono anche le ordinanze della Regione. [Trad. Ci sarebbe da mettere la testa in chiesa]

4. Öna ólta l’éra de desü


Molti ricordano i venerdì di Quaresima in cui si rispettava religiosamente il digiuno. Ricordiamo il proverbio «Ol mercoldé di sènder e i venerdé de mars i desüna a’ i osèi in del prat». [Trad. Una volta era di digiuno]

5. I la fa piö nissü


Tra le tante abitudini ormai cancellate dall’evoluzione dei costumi rientra anche la Quaresima, periodo di riflessione e privazione, due concetti lontani dal modo di vivere contemporaneo.  [Trad. Non la fa più nessuno]

6. La Quarisma l’è töcc i dé


L’esistenza stessa per qualcuno è un lungo periodo penitenziale. Per loro quindi non esiste alcuna variazione, se non nella consuetudine di attribuire una durata limitata a qualcosa che invece si estende per tutto l’arco della vita. [Trad. La Quaresima è tutti i giorni]

7. Ghe sarèss de ardàga mia al telefunì


Ecco una proposta che indubbiamente costringerebbe a privarsi di un elemento diventato ormai indispensabile. A oggi non risulta però che sia mai stata applicata. [Trad. Non bisognerebbe guardare il telefonino]

8. Adèss ol desü i a l’fà per èss màgher


Finiti i tempi dell’astensione dal cibo per fini religiosi, la si pratica lo stesso per scopi meno nobili. A meno che anche la prova costume non sia da annoverare tra i grandi esami dell’esistenza. [Trad. Adesso il digiuno lo si fa per rimanere magri]

9. Me se regórde amò ‘l Passio


La processione del Venerdì Santo, con tutta la vividezza dei simboli, dai dadi al gallo, dalla lancia alla tunica, colpiva l’immaginazione dei bambini di una volta. E anche dei bambini di oggi perché in alcuni paesi la tradizione rimane. [Trad. Mi ricordo ancora il Passio (il testo evangelico della Passione)]

10. Só cüriùs de saì chi i rasgherà st’an


Il rituale «rasgamento della vecchia» di metà Quaresima non manca di suscitare interesse, perché ogni anno si mandano simbolicamente al rogo i mali della città. Fare un pronostico su quali saranno un’attività tipicamente orobica. [Trad. Sono curioso di sapere chi (o cosa) bruceranno quest'anno]

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