L'inaugurazione della Carrara Davvero una magia, in 50 foto
«Andate via! Andate via! – ha esclamato una voce fuori campo, all’inizio dello spettacolo – Non siamo pronti. I russi non ci hanno restituito il Lionello del Pisanello! Quei bricconi, quei birbanti… Andate via!». Poi eccolo lì, ad una finestra, l’Arlecchino vestito di rombi colorati. Su di lui tutta l’attenzione del pubblico. Due parole di presentazione, le luci puntate sull’Accademia Carrara, e decine di palloni colorati a decorare il giardino d’entrata della pinacoteca. Ad un tratto si sente il suono di una sirena. «Eccolo! Eccolo il Lionello del Pisanello!» e in mezzo alla folla si fa strada una jeep guidata da russi, con tanto di colbacco, accompagnati di neve artificiale che imbianca le scale antistanti il cancello d’entrata della Carrara. I russi prendono il quadro del Lionello d’Este, lo portano in pinacoteca, e inizia lo spettacolo.
Sulle note di una melodia classica, danzano i palloni colorati tenuti da fili invisibili. Si muovono in armonia con le note per un concerto che resterà impresso nella memoria dei presenti. Ci sono gli sbandieratori, attori vestiti di bianco con ali di cartapesta che imitano statue viventi: restano immobili aggrappati alle sbarre del cancello dell’Accademia, rievocando essi stessi un’opera d’arte. Poi arriva una donna vestita di bianco, che cammina sui trampoli. Ha un pallone con sé, bianco, che lascia volare via. È allora che le persone lanciano un grido di stupore verso il cielo. Lassù, infatti, trattenuta da centinaia di palloncini bianchi, danza una ballerina che pare voglia far invidia alla luna. Un’aurea di eterea bellezza la avvolge, mentre si avvicina ad Arlecchino, seduto in cima ad una colonna del cancello d’entrata. I due si sfiorano le dita, poi la ballerina torna a danzare, volando verso la Pinacoteca, dove, sul terrazzo principale, è comparso il sindaco Gori, con l’assessore alla Cultura Nadia Ghisalberti. La ballerina tiene il nastro d’inaugurazione, il sindaco lo taglia lasciando libera l’artista di riprendere il volo. L’Accademia Carrara è inaugurata.
«È chiaro – ha detto il sindaco Giorgio Gori – che questo dimostra come Bergamo debba investire sulla bellezza e sulla cultura, perché è una città che deve essere valorizzata, in primis dai suoi cittadini». L’assessore Nadia Ghisalberti ha parlato di una Pinacoteca che non ha nulla da invidiare alle più belle d’Italia, e ha ringraziato i presenti, così numerosi da dimostrare quanto si fosse creata una «trepidante attesa». Angelo Piazzoli, segretario generale della Fondazione Creberg, ha citato i versi di Dante: «E quindi uscimmo a riveder le stelle», parlando di un museo di valore mondiale, mentre Tito Lombardini, presidente del Cda della Carrara, si è rivolto a Giacomo Carrara, ringraziando tutti coloro che hanno lavorato concretamente al progetto della pinacoteca.
Accademia Carrara restaurata, l'inaugurazione.
Il saluto di Franceschini e Mattarella per la riapertura dell’Accademia Carrara. «Egregio Signor Sindaco – ha letto Giorgio Gori - impegni di governo non mi permettono purtroppo di partecipare, come avrei desiderato, alla felice occasione della riapertura dell’Accademia Carrara di Bergamo, oggi restituita ai cittadini e al pubblico dopo quasi sette anni di laborioso restauro. Un ricco patrimonio di opere che testimonia la storia dell’arte moderna del nostro Paese torna visibile nel nuovo e suggestivo allestimento della galleria, con capolavori assoluti di Botticelli, Raffaello, Tiziano, Mantegna, Bellini e Pisanello. Il restauro, poi, frutto dell’intesa tra il Comune e una delle principali realtà economiche del territorio, rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione tra pubblico e privato nel sostegno alla cultura, un modello che, grazie all’Art Bonus, spero venga emulato il più possibile. Bergamo si prepara così nel modo migliore all’appuntamento di Expo, che offrirà una grande occasione per far conoscere al mondo la Città dei Mille in tutto il suo splendore. Auguro pertanto ogni successo alla serata di oggi e porgo a tutti voi il mio personale, caloroso saluto». Al saluto del Ministro per i Beni e le Attività Culturali Dario Franceschini sono seguite le parole del Capo dello Stato, il Presidente Mattarella, che ha espresso compiacimento per l’imponente opera di qualificazione globale della prestigiosa pinacoteca, riaperta al pubblico dopo anni di restauri sia strutturali che dei numerosi capolavori della storia dell’arte rinascimentale di cui è depositaria.
Quelli che hanno fatto l’impresa (collaborando tra loro). Ecco i nomi di coloro che hanno reso possibile tutto questo: Rosella Garattini, Marina Geneletti e Angelo Zamataro, della segreteria dell’Accademia; Carmine Saccone, che si è occupato della logistica; Laura Luzzana e Alessandra Tadini della Cobe, insieme a Mauro Baronchelli, distaccato dall’amministrazione comunale in Cobe con funzioni di coordinamento; Cesare Marchetti, custode in pensione dell’Accademia che insieme alla figlia Serena si è occupato della logistica; Simone Longaretti per il controllo degli accessi; Paolo Plebani, documentarista, che ha scritto tutti i testi e le didascalie; Elena Settimini per i servizi educativi; Martino Mascherpa e Davide Riggiardi per il trasferimento opere e la documentazione conservativa; Cristina Rodeschini, direttrice dell’Accademia; Giovanni Valagussa, conservatore; Giampiero Bonaldi, presidente di Cobe; Flavia Conca degli Amici della Carrara; Rosanna Paccanelli del Gruppo Guide dell’Accademia Carrara; Giorgio Pandini, consigliere del Cda delegato alle problematiche di cantiere; Attilio Gobbi, architetto; Paolo Da Re, fotografo; Tito Lombardini, presidente del Cda della Carrara.
Un ruolo decisivo fino a un anno fa è stato svolto dall’ex assessore alla Cultura Claudia Sartirani, insieme all’ex assessore ai Lavori Pubblici Alessio Saltarelli. A loro sono subentrati i due nuovi assessori. L’ex sindaco Tentorio ha fortemente voluto la ristrutturazione e il sindaco Gori ha dato la spinta finale, seguendo in prima persona l’andamento dei lavori, senza delegare nessuno. Nell’ultima fase lo sprint per la riapertura è venuta più dal Comune che dal Cda.
Donazioni da privati per la ristrutturazione sono state fatte dal Credito bergamasco (presidente Cesare Zonca) e dalla Fondazione Emilio Lombardini. Ultimo esempio, la famiglia Zonca, che qualche settimana fa ha donato alla Carrara un prezioso quadro.