Traguardo

Lunga vita agli Alpini di Albino! Che proprio quest'anno compiono 95 anni

Nato il 7 luglio 1929, il gruppo conta ora 190 iscritti tra cui 75 aggregati, anche donne: è il nucleo con la maggior percentuale in Bergamasca

Lunga vita agli Alpini di Albino! Che proprio quest'anno compiono 95 anni
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di Fabio Gualandris

1929-2024, il gruppo alpini di Albino ricorda il 95esimo di fondazione. L’associazione nazionale alpini è nata nel 1919 da ex combattenti alpini della prima guerra mondiale, animati dalla solidarietà fra commilitoni.

Quando si forma il gruppo di Albino, nel 1929 (il 7 luglio la consegna del gagliardetto) si era ormai stabilizzato il regime fascista, “l’associazione come tutte ne è coinvolta, più nelle formalità che nei concetti fondamentali” (fonte Ana).

Il primo capogruppo e fondatore della sezione di Albino è l’allora capitano dottor Carlo Bossi, farmacista in via Umberto I (poi via Mazzini - Farmacia dott. Pasinetti). Dopo il ‘40 si ritira, con la famiglia, a Bergamo.

Dopo di lui saranno capigruppo gli alpini: Guido Gandossi, Francesco Pellegrini, Antonio Azzola, Guido Morotti, Giuseppe Mutti, Luciano Nani, eletto nel 1991 fino al 2003, seguito da Silvano Bonomi dal 2004 al 2007, Giuseppe Carrara dal 2008 al 2015, Gianluigi Moioli dal 2016 al 2022. Dal 22 gennaio 2022, è capogruppo Gianpietro Nodari, ingegnere libero professionista, che abbiamo incontrato per farci raccontare l’oggi degli alpini albinesi.

«Attualmente il gruppo alpini di Albino è costituito da 190 iscritti di cui 115 alpini (che hanno svolto il servizio militare per almeno due mesi negli alpini) e da 75 aggregati cioè persone che condividono lo spirito alpino».

Anche donne?

«Sì. Le donne le troviamo sia nel gruppo alpini che nel nucleo di protezione civile istituito all’interno del gruppo nel 2021, nella sezione di Bergamo è il nucleo che vanta al suo interno la maggior percentuale di donne».

Quali attività svolge il vostro gruppo?

«Parto dalla gestione della sede e, in convenzione con il Comune di Albino, del parco Alessandri e del (...)

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