Metti un piatto da Luca West Garantito, siete in buone mani

Un luogo di assoluta pace e relax, costruito nei boschi (e nel fresco) in cima a Ponteranica. Una vista panoramica tra gli alberi, un ampio spazio gioco per i bambini, gli animali, il frutteto, un piccolo vigneto e un grande camino per la carne alla brace. Questo è il colpo d’occhio appena arrivati all’agriturismo di Luca West.
Il menu autentico. Serve pochissimo per sentirsi a proprio agio sui tavoli di legno all’ombra delle piante o sorseggiando un aperitivo sulla terrazza sospesa sulla vallata. La formula è molto semplice: basta assicurasi un posto durante il weekend (i giorni di apertura) e godersi la giornata. E per quanto riguarda la cucina siete in buone mani, qui non si ordina ma si lascia fare. Non si sceglie, si mangia. Si parte sempre con il famoso antipasto della casa, a base di salame nostrano (ottimo), un fresco e abbondante pinzimonio biologico preparato con verdure dell’orto e l’olio homemade, poi ci sono le squisite cipolle rosse stufate condite con un salsa tonnata dolce e avvolgente.
La polenta non manca mai, quella rustica, preparata ancora ogni giorno, nel paiolo di ghisa sulla stufa a legna (tutto un altro sapore) che si accompagna a qualche cucchiaio di saporito ragù di cinghiale. Come non manca mai qualche assaggio di Taleggio servito con confettura di peperone in agrodolce con peperoncino oppure una marmellata di agrumi (arance, pompelmo, limone) insaporita da un pizzico di mostarda. E poi viene il piatto forte: le carni cotte per ore nel grande camino. Sempre ci sarà in tavola la tagliata di tacchino, un assaggio di fiorentina e la celebre costinona (Luca prepara sempre l’intero carré), ma la vera chicca è forse il polletto: cotto intero per conservare la morbidezza per quasi 5 ore, insaporito con sale timo e rosmarino. Tutto sulla brace. Preparato alla mattina e lascito marinare con un intingolo di olio d’oliva e vino.
A misura di bimbo. Tutto questo, compreso di sole, il fresco e la buona compagnia viene 25 euro a persona. In tre anni, da quando è aperto, Luca è riuscito a dare vita a un luogo di ristoro molto apprezzato soprattutto dalle famiglie. È lo stesso proprietario di casa a definirlo un agriturismo a misura di bambino. Effettivamente basta un’occhiata per accorgersi che gli agi per i più piccoli non mancano. Dai parchi giochi costruiti dallo stesso Luca (che prima faceva il falegname a tempo pieno) alla possibilità di montare sui cavalli fino al Kinder Caravan, un luogo coperto dove i piccoli ospiti possono giocare e poi, ovviamente, tutti i prati intorno alla casa.




Il bosco, i vigneti e... Facendo il giro dietro la bella struttura di pietra e legno, oltre agli orti e i ciliegi, si incontra il bosco di piante aromatiche (preziosissime per le marinature e le cotture al camino dell’agriturismo) e un piccolo vigneto. Pochi filari di un vitigno autoctono trentino, il rebo, con il quale anziché vino qui si produce un distillato. Non proprio una grappa bensì una rara acquavite d’uva: invece delle vinacce si utilizza tutto il frutto ottenendo un’acquavite profumata e dai toni molto più gentili. E poi ci sono le 380 pianti secolari. L’uliveto su terrazzamenti in pietra è a Dolceacqua, a Imperia - Luca lo cura con impegno biologico da 20 anni - dal quale ottiene un buon olio da olive taggiasche che è un ingrediente fondamentale della sua cucina.
La struttura, che è in continua trasformazione, ha adesso in progetto il recupero di una dimora vicina datata 1500, con annessa cantina per stagionatura dei salami e saletta degustazione, ma anche una provvidenziale area pic-nic attrezzata con tutti i servizi in uno spiazzo nel bosco poco lontano dall’agriturismo. Insomma, uno di quei rari luoghi con un’anima, dove stare bene.