Novanta minuti di totale benessere Il regno dell'Ayurveda a Bergamo
Novanta minuti di totale benessere. Un tempo disteso che lascia il corpo in un limbo dentro il quale sentir vibrare nuovamente le energie. Non c’è nulla di esoterico, né di magico. Semplicemente, alla base di tutto questo, c’è una conoscenza approfondita del corpo umano, lavorato con energia da mani esperte secondo i dettami dell’Ayurveda, il più antico sistema naturale per la cura e il benessere del corpo. Formalmente riconosciuto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come un sistema sanitario di medicina naturale, l’Ayurveda affonda le radici nell’antica civiltà Vedica dell’India e trova nel massaggio una delle sue espressioni più profonde.
Alessandro Pedone, dell’associazione sportiva Rasayana, studia da anni il massaggio ayurvedico con oli, "fagottini" (pindasweda) e campane tibetane, e conosce molto bene la fisionomia del corpo umano, sulla quale interviene in modo differente a seconda del cliente. «Secondo l’Ayurveda ci sono tre differenti tipologie di persone: la tipologia Vata, la tipologia Pitta e infine la Kapha – racconta Alessandro, abbottonato in un camice bianco che riporta sulla schiena, ricamati, i simboli di terra, acqua e fuoco –. I massaggi hanno una durata variabile tra i 60 e i 90 minuti e si effettuano su tutto il corpo, dalla testa ai piedi. L’obiettivo è quello di sbloccare le energie, ripristinando un equilibrio essenziale al benessere del corpo e dello spirito».
Tutto ciò che si deve fare non è altro che stendersi e rilassarsi perché tutto torni a fluire: le energie, l’equilibrio, la serenità, la consapevolezza più profonda dell’"io". Una volta distesi, l’operatore ayurvedico metterà sul corpo un'essenza composta da diversi oli essenziali: dalla lavanda al cocco, dagli agrumi alle erbe. L’olfatto viene avvolto con delicatezza e diventa la porta dalla quale iniziare un percorso per lasciarsi andare. Il profumo, morbido e avvolgente, aiuta infatti il relax e l'alienazione dal mondo, stimolando il desiderio sano e consapevole di ritrovare se stessi, anche se solo per novanta minuti.
Affascinante l’esperienza con le campane tibetane, che vengono posate sui chakra (vortici circolari di energia, dei veri e propri centri energetici che, come delle valvole regolano il flusso di energia nel nostro sistema energetico) per poi risuonare nella stanza, emettendo vibrazioni calde e profonde. «È una tecnica per il rilassamento molto efficace. Le campane tibetane metalliche a forma di ciotola vengono adagiate sul corpo disteso e vestito e quindi fatte vibrare e suonare – spiega ancora Alessandro –. Giá dopo poche sedute possono essere raggiunti l’armonia originaria della persona, un rilassamento pieno e una percezione positiva del sé». Così, mentre si resta sdraiati ad ascoltare il vostro corpo a occhi chiusi, Alessandro batte sulle campane perché vibrino con una grande varietà di toni. È impossibile distrarsi: il suono cattura l’attenzione, la raccoglie, facendovi sentire al centro del momento. Attenzione però, perché se siete troppo contratti, le campane potrebbero non suonare.
Dietro alla passione per i massaggi ayurvedici di Alessandro, c’è anche un sogno, cioè quello di aprire a Bergamo un centro olistico: «Vorremmo dare vita a un luogo che consenta ai nostri associati di godere di tutte le discipline olistiche, dai trattamenti come i massaggi, fino alla cucina bio e vegan». L’associazione sportiva Rasayana riceve presso il Centro Everlyne, al primo piano, in via Borgo Santa Caterina 68. Per approfondire l'argomento è possibile visitare il loro sito, Ayurveda Bergamo.