Potatrek, il gruppo di ragazzi di Nembro che ci guida sui sentieri delle nostre montagne
Il portale, nato dopo la pandemia, raccoglie guide illustrate dei percorsi. C’è chi scrive le guide e chi realizza video e foto
di Elena Conti
Chi sostiene che i giovani di oggi siano dei bamboccioni, è evidente che non conosce i ragazzi di Potatrek. Un team di tredici amici dai 19 ai 30 anni appassionati di trekking e sensibili alle tematiche sociali, nato dalla volontà di fare qualcosa di bello e di utile per gli altri e di mettere le proprie capacità al servizio della comunità.
«Durante il lockdown - racconta Riccardo Silva, diciannovenne fondatore del gruppo e studente di Informatica -, io e il mio amico Daniele sognavamo di tornare presto a praticare il trekking. Nel contempo, io mi interessavo ai siti web e volevo fare esperienza, lui aveva un drone. Alle prime riaperture abbiamo iniziato a fare foto e video dei sentieri delle nostre montagne; poi ci siamo accorti che tante persone che iniziavano a far trekking seguivano sempre gli stessi percorsi perché non conoscevano il territorio. Da lì è nata l’idea di un portale che illustrasse, passo dopo passo, la strada da fare e che fosse in grado di avvicinare a questo sport anche chi si trovava alle prime armi e magari aveva paura di avventurarsi su percorsi nuovi».
Così è nato Potatrek, un nome scelto per gioco per coniugare Bergamo alla montagna ma che poi si è affermato perché è simpatico e facile da ricordare. «È come una specie di “nonno” digitale che ti porta sui sentieri delle Orobie. Con il tempo il gruppo si è ingrandito e sono nati nuovi ruoli: ci sono gli avventurieri che hanno il compito di percorrere i sentieri e scrivere le guide, chi fa il regista e la post-produzione, chi cura il sito, chi si occupa della comunicazione social… Ognuno ha la possibilità di fare esperienza e coltivare la propria passione. Abbiamo realizzato quasi trenta guide e abbiamo buoni riscontri di visibilità, le persone apprezzano il nostro lavoro. Ogni settimana dedichiamo un po’ di tempo al sito oppure organizziamo gite di gruppo, come il week-end che abbiamo trascorso di recente al rifugio Vaccaro; abbiamo stretto un accordo con il rifugista per creare la guida e pubblicarla anche sul suo sito. Per il momento questo progetto non è un lavoro, ma funziona come tale e domani potrebbe diventarlo davvero».
Durante l’estate, i ragazzi hanno deciso di rendersi utili per la comunità nembrese, partecipando ai progetti del territorio. «Abbiamo fatto dei giochi con i ragazzi del Cre - racconta Marika Magri, ventenne e studentessa in Matematica -, dovevano rispondere a un quiz sulla montagna e comporre uno zaino per una gita di due giorni con l’attrezzatura giusta. Poi abbiamo partecipato a R-Estate Occupati; insieme abbiamo realizzato una guida, esplorato le grotte di Gavarno con l’esperto del territorio Gianni Comotti e ripulito le sponde del Serio in zona Saletti. Abbiamo trascorso un pomeriggio anche con i bambini speciali del progetto R-Estate Occupati Gioca con Noi della Nembrese 1913; i piccoli si sono divertiti su un percorso ad ostacoli, a colorare il logo Potatrek e a provare gli equipaggiamenti da montagna. Collaboriamo anche con il Progetto Grafite per il reclutamento delle associazioni del territorio e la costruzione di esperienze significative per i ragazzi. Infine a ottobre prenderemo parte all’Expo del Volontariato Italiano a Bergamo».
«Uno dei prossimi obiettivi - afferma Christian Pulcini, 20 anni e iscritto a Giurisprudenza - è diventare un’associazione, stiamo redigendo lo statuto. Questo ci permetterebbe di dialogare e collaborare più facilmente con il territorio e aprirci ad altri appassionati. Però non siamo intenzionati ad allargare il gruppo di lavoro, perché poi diventa difficile prendere le decisioni se si è in troppi; organizzeremo gite e attività per i nostri simpatizzanti. Ci piacerebbe anche realizzare nuove sezioni del sito dedicate alla divulgazione scientifica, con il supporto di Gianni Comotti, e collaborare con i rifugi per scrivere guide per loro».
«Siamo molto più di un sito - conclude Riccardo -, siamo una community che condivide una passione e uno stile di vita, l’amore per la montagna e l’attenzione agli aspetti sociali. Siamo tutti amici e ci divertiamo da matti».