Primo Maggio a Curno, il concertone si fa con le campane e il suono d'allegrezza
I virtuosi della Federazione Campanari Bergamaschi si esibiscono in paese, al termine di un ciclo di incontri a tema promosso dal Comune
di Giambattista Gherardi
Campane in festa domenica 1 maggio, dalle 16 alle 17, a Curno, a chiusura della rassegna dedicata alla riscoperta del suono delle campane. All’indomani del ripristino della tastiera manuale sul campanile della chiesa parrocchiale, grazie agli esperti suonatori della Federazione Campanari Bergamaschi guidati dal presidente Luca Fiocchi, verranno proposti brani di allegrezza legati alla tradizione delle Valli Brembana e Seriana, ma anche della pianura bergamasca.
«Il concerto di campane - spiega Manuela Magni, curatrice della rassegna di Curno - si terrà in Piazza Papa Giovanni XXIII, nello spazio antistante la Chiesa di S. Maria Assunta e SS. Redentore. Conclude, con il suono dei dieci bronzi fusi nel 1927 dalla ditta Barigozzi di Milano, il ciclo delle tre conferenze intitolate "Il suono delle campane e la comunità". Il percorso, iniziato nel mese di febbraio e concluso il 5 aprile, è stato inserito all’interno del programma “FELICITTÀ” con progetti e servizi per la terza età di natura sociale, sanitaria, culturale, ma soprattutto di relazione, attraverso la tessitura di una rete che si snoda in diversi momenti di incontro, partecipazione e condivisione affinché le persone possano “invecchiare bene e con serenità” all’interno della propria casa con l’adeguato supporto della comunità e della collaborazione dei diversi Enti e organismi».
«L’intero percorso - aggiunge Magni - è stato reso possibile grazie all’incontro con l’amico Claudio Burini, classe 1929, “il prezioso scrigno delle memorie” campanaro sin dalla più giovane età, e dall’amico Abele Foiadelli. Le preziose ore trascorse con loro e la narrazione dei tanti racconti su tema hanno stimolato e suscitato domande cui la rassegna ha voluto dare risposte compiute anche grazie all’ausilio della poesia».
Il primo incontro è stato dedicato alla storia delle campane di Curno con recita di brevi stralci delle poesie di Giovanni Pascoli, del divin Poeta Dante e di una poesia dialettale locale "Inno alle campane di Curno – voce della Chiesa – Voce della comunità". «Le campane – aggiunge Magni - sono descritte come non solo belle ma come “dieci sorelle che suonano per tutti, nei giorni belli e nei giorni brutti».
La seconda conferenza ha trattato delle origini storiche delle campane e del loro triste ruolo durante il periodo bellico, nonché della strenua difesa della popolazione per i propri bronzi con lettura di testimonianze storiche. Da ultimo lo scorso 5 aprile si è trattato più specificatamente del ruolo religioso e civile dei sacri bronzi: la campana scandiva i tempi della comunità (nei giorni di festa e nelle occasioni più tristi o di allarme) quindi il campanile era una presenza importante considerata quasi una protezione. «Il suono della campana – conclude Magni - richiamava i fedeli, nel corso della giornata, a momenti di preghiera: in particolare l’Angelus Domini, il triplice saluto a Maria».