Ristorante Porta Osio in via Moroni Un’autentica boutique del buon cibo
L’enoteca Ristorante Porta Osio non è certo un nome sconosciuto ai bergamaschi, anzi, è noto per essere un luogo di cose buone, dai vini ai distillati alla cucina fino al suo prodotto d’eccellenza: il Pata Negra. Un posto, insomma, dove si va sul sicuro.
Un’accogliente boutique del buon cibo. Una bottega di altri tempi: questa è l’impressione che si avverte passando davanti all’ingresso di via Moroni, al numero 180, appena superata la vecchia porta monumentale all’inizio della strada. Nata anni fa, era una sorta di boutique di degustazione di prelibatezze provenienti da tutto il mondo, e non si può dire che abbia tradito i suo natali, completandosi un po’ alla volta, allargandosi fino a comprendere la cucina.
La facciata incuriosisce subito e invita lo sguardo a sbirciare all’interno. Gli spazi gradevoli, con le pareti in pietra e le belle travi in legno sono uno dei punti forti, e il locale, arredato con il giusto gusto, ha l’anima di un bistrot dove gustare un piatto veloce e godersi un bicchiere di buon vino. La seconda saletta, più interna, molto più appartata e intima, è incastrata tra le secolari mura che si aprivano all’altezza dell’antica porta.
La cucina e il menu. La cucina è sicuramente di livello e caratterizzata da una certa dose di creatività. Il giovanissimo chef Michele Sana è uno che dietro ai fornelli mostra una mano ispirata e può vantare qualche grande chef tra i suoi maestri. La forma mentis infatti non manca e la proposta si articola in piatti essenziali ma riusciti, preparati nella minuscola cucina, ritagliata tra le due sale che compongono il locale. Va da sé che si cerca di dare sempre il massimo rapportandolo (ovviamente) al contesto e alla clientela, e su questo punto possiamo dire che l’occhio di Michele non sbaglia. Scorrendo il breve ma invitante menù, si trova sempre qualcosa di non scontato, una sorta di veloce incursione nei ristorante di alto livello. Una proposta che varia anche più che stagionalmente, a cui si affianca quella giornaliera, legata esclusivamente al mercato e alla creatività.
Il regno del Pata Negra. Porta Osio è famosa in Bergamo anche per essere una sorta dei tempio del prosciutto spagnolo per eccellenza, il Pata Negra, di cui è impossibile non notare i begli esemplari appesi con tanto di sigilli di garanzia proprio sopra il banco dei salumi che accoglie il clienti, e che costituisce, di fatto, l’anima del locale. Le affettatrici che stanno in bellavista non sono destinate al taglio del prelibato prosciutto, talmente buono che, pare, faccia concorrenza a quello dolcissimo, italiano. Questo – si sa – si prepara rigorosamente al coltello con una tecnica non facilissima ma fondamentale per dare il giusto spessore alla fettina che, se misurata correttamente, ha un sapore indimenticabile. L’Iberico de Bellota 38 mesi, ottenuto da una razza spagnola autoctona nutrita alla stato brado di sole ghiande, è qualcosa di emozionante. Se volete sperimentare un viaggio in Spagna un po’ più articolato potete optare (per 12 euro) per il Surtido Iberico, un tagliere di buoni salumi tipici che difficilmente riuscite a scovare in giro: lomo, chorizo, lardo e salsichon.
La sapiente selezione di vini, distillati e... birre. In un posto che nasce per essere un ritrovo per buongustai e curiosi di cose buone non potevano certo mancare i vini di qualità, come ci si accorge immediatamente scorrendo le pareti del prima saletta, interamente coperta da scaffali di vino. Pochissime le etichette scontate e tante le cose da provare che incuriosiscono già dalla carta: fra le altre, una sezione dedicata ai vini esteri e in particolare ai nostri cugini francesi, sempre utile nel caso ci si volesse togliere qualche sfizio a cena. Non parliamo per forza di grandi Chateaux ma di buone bottiglie al giusto prezzo.
Alfio Elzi, padrone di casa insieme a Michele, è un appassionato di whisky e distillati in generale: a loro è dedicata una intera parte e c’è da starci un po’, col naso per aria, a spulciare tra le etichette. È bello però sapere che chi si dedica per professione alla ricerca di cose buone non si ferma ai nobili padroni della tavola in fatto di bere, vino e distillati. Anche la birra, quella buona, che sempre con più forza sta facendo sentire la sua voce, non può essere dimenticata e a Porta Osio trova posto per intere serate, durante le quali viene raccontata, spiegata e accompagnata a piatti preparati appositamente. Alla ricerca, ancora una volta, del piacere della buona tavola.