Salite con noi ai Laghi Gemelli (oltre il grigio di fine inverno)
Nel 2013 Google progetta un nuovo sistema fotografico per le sue mappe interattive e navigabili. Si tratta di un dispositivo dotato di 15 fotocamere, capace di scattare immagini in alta risoluzione a 360 gradi. E trasportabile in spalla dal trekker, per fotografare, passo dopo passo, le zone percorribili solo a piedi. Tipo il Gran Canyon, Venezia. E i sentieri alpini. Così, tre anni dopo e qualche settimana fa (di preciso il 28 febbraio), il CAI e la Provincia di Bergamo hanno presentato il progetto realizzato in collaborazione con il colosso di Mountain View: una mappa fotografica di tutte le vie che, dai paesi di fondovalle, conducono ai 17 rifugi alpinistici ed escursionistici delle Orobie. Per offrire all’utente, tranquillamente seduto davanti al pc, la possibilità di attraversare paesaggi tridimensionali.
Dopo avervi accompagnato da Carona al Rifugio Fratelli Calvi, in Alta Valle Brembana, oggi - in questa grigia giornata di fine inverno - restiamo in zona e allarghiamo il respiro contemplando lo specchio brillante dei Laghi Gemelli, chiusi nella conca delimitata dal Pizzo Farno, dal Monte Corte, dal Passo dei Laghi Gemelli, dal Passo di Mezzeno, dal Monte Spondone, dal Monte del Tonale, dal Pizzo dell'Orto e dal Pizzo del Becco. I sentieri che portano al rifugio, ora chiuso ma pronto per la riapertura il 1 maggio, sono diversi: tra questi scegliamo due accessi indicati dal CAI, di differente durata ed entrambi di livello escursionistico, con partenza rispettivamente da Carona e dalle Baite di Mezzeno. In cima, con le sue finestrelle rosse, la struttura, gestita da Maurizio Nava e Stefano Brignoli, può ospitare, anche per la notte, fino a 80 escursionisti. E da lì si diramano, naturalmente, altre vie orobiche. Partiamo.
Da Carona
Il primo sentiero (il numero 211) parte dalla sponda sinistra orografica del lago artificiale di Carona (strada a destra all'inizio dell'abitato, che passa sulla diga e porta sull'altra sponda; oppure, in fondo al paese, subito prima della Centrale ENEL si trova una stradina a dx che aggira il lago di Carona a monte e porta alla partenza del sentiero). Si sale da quota 1105 metri a zig zag lungo il bellissimo bosco di abeti per un lungo tratto fino ad incontrare il sentiero 213 (1779 metri) che arriva dal rifugio Fratelli Calvi (sentiero delle Orobie Centro-Orientali). Poco oltre si arriva alla diga del lago Marcio (1840 metri), uscendo definitivamente dal bosco. Si costeggia tutta la sponda del lago, fino ad incrociare il sentiero 212 che sale da Branzi e il sentiero 250 che porta al lago del Becco, poi si scende leggermente verso sinistra, alti sul lago delle Casere, fino al ponticello che attraversa la val di Gorno e da qui, passando accanto a una lunga casera, si sale fino al rifugio Laghi Gemelli (1961 metri).
Il cammino prevede 3 ore all'andata e 2 al ritorno, è lungo 6,2 chilometri per un dislivello di 900 metri. Non è troppo arduo, dato che il CAI l’ha classificato come livello E – Escursionistico, ovvero che non richiede particolari abilità tecniche, è costituito da mulattiere e presenta un dislivello compreso tra i 500 e i 1000 metri (per la precisione, 850). Per intenderci e fare le debite preventive valutazioni, questa è la scala di difficoltà stilata dal CAI: T- Turistico, E – Escursionistico, EE – Escursionisti Esperti, EEA – Escursionisti Esperti con Attrezzatura alpinistica, EEAG – Escursionisti Esperti Attrezzati Ghiaccio.
Dalle Baite di Mezzeno
Il secondo sentiero è il numero 215. Dall'abitato di Roncobello, si sale in auto alla frazione Capovalle e si prosegue fino alle termine della strada, presso le baite di Mezzeno, dove si parcheggia (1600 metri). Si inizia quindi a guadagnare quota sul versante sinistro della valle (orografico destro) lungo il sentiero che porta alle prese dell'acquedotto. Si esce dal rado bosco a quota 1800 metri circa e, sulla sinistra, si lascia il sentiero 217 che sale ai Tre Pizzi. Attraversando i pascoli si raggiungono la baita delle Foppe (1933 metri) e la baita della Croce. Il sentiero riprende quindi a salire con decisione per guadagnare il ripido pendio che conduce al passo di Mezzeno (2142 metri). Dal passo si può godere di un'ottima visuale sui Laghi Gemelli. Si prosegue in discesa fino a raggiungere il sentiero 216 che proviene dal rifugio Alpe Corte e le sponde del lago che si costeggia fino al rifugio dei Laghi Gemelli (1961 metri).
Il cammino è un po' più corto: 2:10 all'andata e 1:45 al ritorno, per 4,7 chilometri e 550 metri di dislivello. Anche qui, livello escursionistico.
Dal Rifugio, il ritorno
Alcune curiosità. I Laghi Gemelli sono in realtà, dal 1932, formati da un corpo unico, che si divide solo quando la diga che ne contiene l'acqua viene quasi interamente svuotata (è accaduto, ad esempio, nel 2005, in occasione dei lavori di rafforzamento della struttura). La leggenda popolare vuole che i due bacini siano in realtà un giovane pastore della Val Taleggio e una fanciulla ricca di Branzi, il cui amore, ostacolato dal padre di lei, li portò alla fuga - e alla morte - tra questi monti.