Senza tetto, Piano Freddo al via Al Galgario 27 posti letto in più
Fino a 27 letti in più, alta turnazione e posti dedicati a situazioni di emergenza. E non solo: quest’anno il responsabile del dormitorio Galgario potrà gestire autonomamente alcuni posti dedicati a persone mai intercettate, segnate da particolari condizioni di fragilità e vulnerabilità, per poi inviarle ai servizi. Con il precipitare delle temperature, parte il Piano Freddo, con le misure pensate per accogliere al dormitorio Galgario chi vive in condizione di grave emarginazione. Un intervento che vede coinvolti i soggetti che si occupano di grave marginalità e che fanno parte di Pon-Te, progetto finanziato dal Pon Inclusione, il Programma operativo nazionale Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali finanziato con fondi europei FSE e FEAD. Obiettivo del progetto Pon-Te è costruire reti tra i soggetti che si occupano di grave emarginazione, per creare un sistema ancor più efficiente che possa rispondere quotidianamente alle istanze. Il team, con capofila l’Ambito di Bergamo, è composto da Opera Bonomelli Onlus, Caritas Diocesana Bergamasca, Fondazione Diocesana Patronato San Vincenzo, con le Cooperative Ruah, Cooperativa sociale Il Pugno Aperto, Cooperativa Bessimo Onlus e Con-Tatto Servizi.
Come evidenzia Massimo Zanini, coordinatore dell’area “Aggancio” del progetto Pon-Te: «Attraverso il coordinamento del Progetto Pon-Te anche quest’anno, dopo la prima esperienza del 2018, i servizi si mettono in rete per gestire in modo ottimale il periodo di freddo. Obiettivo di questa sinergia e delle novità apportate al Piano Freddo, è assicurare un adeguato numero di posti letto e un sistema che garantisca una corretta turnazione, affinché nessuno resti in strada». Oltre a ciò, nell’ambito più ampio del sistema di accoglienza, «la priorità principale resta quella di costruire le premesse per un passaggio delle persone dall’accoglienza del Piano Freddo all’accoglienza ordinaria sia in Galgario che nelle altre strutture, in modo da avviare gli utenti alla costruzione di un percorso di vita».
Prima e seconda fase. Nella sua prima fase (dal 18 novembre) il Piano Freddo ha messo a disposizione, al Galgario, ulteriori 20 letti i quali, da domani (venerdì 6 dicembre) saliranno a 27. Una possibilità garantita dalla sinergia promossa dal Progetto Pon-Te: i tre dormitori (Patronato San Vincenzo di Bergamo, Sorisole e Nuovo Albergo Popolare) rendono disponibili due posti letto “ordinari” ciascuno, permettendo di liberare spazi al Galgario da destinare al Piano Freddo. Le persone potranno essere accolte in modo continuativo per due settimane e, al termine di questo periodo, i servizi potranno verificare se inserirle nei posti ordinari. Possibili proroghe saranno ipotizzabili solo per situazioni di grande fragilità, soprattutto dal punto di vista sanitario. Al termine delle quindici notti, qualora la persona avesse ancora bisogno, dovrà rimettersi in lista di attesa, mentre il posto letto verrà messo a disposizione di altri ospiti, in modo da garantire un equo turn over. Undici di questi posti saranno riservati a Terre di Mezzo che ogni sera coinvolge persone diverse, sempre nell’ottica di garantire una turnazione serrata. Quattro posti saranno dedicati a emergenze specifiche con tempistiche da valutare singolarmente. Per una gestione condivisa, sarà sperimentato uno degli strumenti in corso di implementazione nell’ambito del progetto Pon-Te: la lista condivisa tra Caritas, Comune e Patronato per una gestione ancora più snella, rapida ed efficiente del servizio.
Novità. Novità di quest’anno è la possibilità, per il responsabile del dormitorio, di gestire direttamente due posti (che potrebbero salire in caso di necessità anche a tre) per situazioni mai intercettate, segnate da particolari condizioni di fragilità o vulnerabilità (età, salute…) che verranno poi inviate o segnalate ai servizi. In caso questi posti dovessero restare inutilizzati, torneranno nella disponibilità di Terre di Mezzo.