Sono 113 gli orti urbani

Se sognate un orto in centro città Bergamo è il posto giusto per voi

Se sognate un orto in centro città Bergamo è il posto giusto per voi
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L'appuntamento è alle 8.45 della mattina di sabato 9 aprile alla nella sede del Parco dei Colli in Valmarina. Lì, infatti, si terranno quelli che sono stati già denominati gli "Stati generali degli orti urbani", ovvero un incontro-confronto organizzato dall’Associazione Orti nel Parco in collaborazione con Parco dei Colli, Orto Botanico Lorenzo Rota e con il patrocinio del Comune di Bergamo, sulla situazione e sullo sviluppo degli orti in città. Un tema sempre più sentito e che sta molto a cuore anche a Palazzo Frizzoni, che proprio pochi giorni fa, in Consiglio comunale, ha approvato un nuovo regolamento teso a disciplinare gli orti urbani cittadini. L'obiettivo del documento è rendere più facilmente fruibili i piccoli appezzamenti agricoli a beneficio di tutta la cittadinanza. Attualmente, infatti, Bergamo conta ben 113 appezzamenti di terra da coltivazione in città, suddivisi tra 50 orti collettivi o didattici e 63 lotti, invece, di proprietà diretta del Comune.

 

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Sognate un orto a Bergamo? Proprio Palazzo Frizzoni, il 5 aprile, ha pubblicato sul proprio sito un avviso pubblico per l'assegnazione di 18 dei suoi 63 orti urbani. Gli appezzamenti sono sparsi per la città: in via Pescaria a Monterosso, in via Pizzo Redorta a Celadina e in via Morali a Grumello del Piano, ad esempio. QUI trovate tutte le informazioni per partecipare al bando, che sarà aperto fino alle 12.30 di martedì 26 aprile. Le proposte verranno valutate da un'apposita commissione, che stilerà una graduatoria basata su due criteri: appartenenza al quartiere nel quale si trova l'appezzamento e la conduzione condivisa dell'orto tra più cittadini. A parità di requisiti prevarrà l'indicatore ISEE, ovvero chi ha un importo inferiore di reddito. Ultima eventualità è il sorteggio. La graduatoria sarà valida per 3 anni. L'assegnazione avverrà alle 11 del 27 aprile in una seduta pubblica presso Palazzo Frizzoni.

Di cosa tratta l'incontro a Valmarina. Il convegno in programma a Valmarina, però, toccherà diversi temi: il cibo sano, la filiera corta o a km zero e appunto l'agricoltura urbana. A spiegare l'importanza dell'iniziativa sono le due principali sostenitrici degli orti urbani a Bergamo, l'assessore all’Ambiente del Comune di Bergamo, Leyla Ciagà, e Valentina Rinaldi, dell’Associazione Orti nel Parco: «L’obiettivo di questo appuntamento è scattare una fotografia delle realtà che in città sono impegnate attorno al tema degli orti, favorendo il loro incontro e il confronto circa le valenze che la coltivazione della terra racchiude in sé - spiegano le due nel comunicato diffuso dal Comune -. Fare l’orto non equivale solo alle azioni che ci vengono subito in mente (zappare, seminare, raccogliere), ma implica anche produrre cibo sano e a basso impatto ambientale, creare relazioni di scambio e reciproco aiuto, favorire l’incontro fra le generazioni, contribuire alla biodiversità e alla salvaguardia del territorio e molto altro ancora che emergerà nel corso della convention. Insomma un punto di partenza in grado di coagulare le energie positive che in città sono attive su questi temi e che potranno lavorare alla prospettiva della “Bergamo city garden”. Gli orti urbani a Bergamo sono decine, tra orti didattici, orti collettivi e orti comunali: il lavoro di censimento è costato un grande impegno e soprattutto una visione integrata di tutto lo spazio cittadino, con un’attenzione particolare nei confronti non solo del posizionamento di ogni orto, ma anche delle sue possibilità di sviluppo e fruizione futura. Il convegno farà luce sulla dislocazione di tutti gli appezzamenti di terreno agricolo in città: la mappatura di Orti nel Parco ha rivelato l’esistenza 50 orti cittadini a Bergamo, una vera risorsa del territorio cittadino. A questi 50 si aggiungono i 63 lotti in cui sono suddivisi gli orti del Comune di Bergamo, per un totale di 113 appezzamenti di terra da coltivazione in città: un numero significativo, che dimostra l’importanza e la rilevanza di un convegno e di uno studio approfondito sul tema».

 

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La moda del gardening. Gli orti domestici sono la moda “green” del momento. Poco importa se si ha a disposizione una piccola aiuola, un soleggiato terrazzo o un piccolo balcone: coltivare aromi, ortaggi e frutta con le proprie mani piace sempre di più. Il gardening ha avuto un vero e proprio boom negli ultimi tempi, anche grazie a una maggiore consapevolezza delle tematiche ambientaliste. Lo dimostrava già nel 2012 un’indagine condotta dalla Nilsen su un campione di 6mila famiglie, dalla quale era emerso che in media gli italiani (il 77 percento della popolazione) possiedono 7 piante in casa e 11 fuori casa (l’88 percento della popolazione). Una passione in continua crescita quindi. Non stupisce dunque che anche a Bergamo siano sempre di più gli appassionati. Attenzione però, perché per dare vita a un orto cittadino bisogna seguire alcune regole. Semplici, ma fondamentali. Per scoprirle potete leggere l'articolo che abbiamo scritto al riguardo qualche settimana fa (QUI).

Bergamo, città verde. L'appuntamento rientra tra le idee nate intorno al Tavolo dell’Agricoltura che l’Amministrazione ha attivato nei mesi scorsi con l’Orto Botanico Lorenzo Rota, l’Università degli Studi di Bergamo, Slow Food e diversi altri soggetti del territorio. Il 9 aprile, infatti, si terrà anche l’inaugurazione del Mercato della Terra, realizzato da Slow Food e dal Comune di Bergamo in piazza Dante. Una dimostrazione di come Bergamo stia lavorando a 360° sul tema dell’agricoltura e del cibo in vista del 2017, anno che vedrà la nostra città capofila della Regione Gastronomica Europea, progetto che comprende anche i territori di Brescia, Cremona e Mantova.

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