Trapiantati e premiati: al progetto “A spasso con Luisa” il premio 2020 degli Alpinisti Tridentini
A Trento vince l'iniziativa bergamasca promossa dall’Asst Papa Giovanni XXIII e coordinata da Silvio Calvi. Da cinque anni gite in montagna per chi ha subito trapianti di ogni tipo, con controlli medici, nel ricordo di Luisa Savoldelli, morta nel 2014 e amante della montagna
di Giambattista Gherardi
(foto di apertura di Marco Bozzoli)
Un riconoscimento di grande prestigio, che verrà ufficialmente annunciato venerdì 28 agosto alle 17 nell’ambito della sessantottesima edizione del Trento Film Festival, in programma dal 27 agosto al 2 settembre dopo il necessario rinvio della scorsa primavera causa Covid. Il “Premio SAT 2020 - Società Alpinisti Tridentini” è stato assegnato per la sezione “impegno sociale” al progetto “A spasso con Luisa”, promosso dall’Asst Papa Giovanni XXIII di Bergamo in collaborazione con CAI Bergamo e Associazione Amici del Trapianto di Fegato. È coordinato da Silvio Calvi, già presidente del CAI Bergamo e trapiantato di fegato. Il progetto ha offerto a decine di trapiantati di ogni tipo la possibilità di cimentarsi in passeggiate in montagna assolutamente non banali con l’obiettivo di migliorare il benessere mentale e fisico, ma approfondendo nel contempo esami clinici specifici per trarre opportuni riscontri scientifici. Tutto è nato nella primavera del 2015, nel ricordo di Luisa Savoldelli, giovane trapiantata di fegato di Gandino, morta nel 2014 e grande appassionata di montagna.
Il Premio SAT che ora giunge dal Trentino è proprio per questo di particolare rilievo, riconosciuto a livello nazionale e internazionale. A promuoverlo è la Società degli Alpinisti Tridentini (SAT), nata a Madonna di Campiglio nel 1872 per promuovere la conoscenza delle montagne trentine e lo sviluppo turistico delle vallate attraverso la costruzione di rifugi e sentieri, pubblicazioni a tema, attività alpinistiche, escursionistiche e culturali. La SAT, oggi presieduta da Anna Facchini, annovera 26.800 soci, possiede 56 strutture fra rifugi, capanne e bivacchi e cura la segnaletica e la manutenzione di oltre 5.500 chilometri di sentieri e vie ferrate. La giuria del premio, che consiste in una xilografia appositamente realizzata dall’artista trentino Remo Wolf e da una spilla in argento, è presieduta da Franco Giacomoni.
Il programma di escursioni del progetto “A Spasso con Luisa” (sospeso da febbraio a causa della pandemia) fa parte del protocollo di ricerca "Trapianto e adesso sport", promosso dal Ministero della Salute e dal Centro nazionale trapianti in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità e con le associazioni dei trapiantati, allo scopo di capire se la pratica costante di specifici programmi di allenamento possano essere considerati vere e proprie terapie, capaci di tenere sotto controllo lo sviluppo del grasso corporeo e di favorire la ripresa psico-fisica del paziente trapiantato, con effetti positivi sulla sopravvivenza dell’organo.
La cerimonia di premiazione avverrà, causa Covid, in modalità virtuale. Venerdì 28 agosto alle ore 17 potrà essere seguita in diretta Facebook sulla pagina “SAT Società Alpinisti Tridentini”. Il riconoscimento è suddiviso in tre sezioni: alpinismo, impegno sociale, produzione letteraria e storico/scientifica. Viene assegnato ogni anno «ad alpinisti, personaggi di riconosciuto spessore culturale, a enti, associazioni, singole persone, che abbiano portato un contributo significativo nell’ambito dell’impegno sociale, in azioni umanitarie e di soccorso». Nella categoria sociale che quest’anno vede premiato il progetto bergamasco, nel 2019 a vincere fu l’associazione Tour Migrantes e in particolare la guida alpina francese Benoit Ducos, che si ritrovò indagato per aver aiutato una famiglia di migranti clandestini al confine fra Italia e Francia trasportando in ospedale con la propria auto una donna incinta.