Alle 21.30

Trevisan + Trevisan, gemelli diversi Live inedito e imperdibile al Goisis

Trevisan + Trevisan, gemelli diversi Live inedito e imperdibile al Goisis
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Uno lo conosciamo bene. O, almeno, lo conosce bene chi da un po' di tempo a questa parte "mastica" la scena musicale bergamasca, saltellando da un concerto all'altro e godendosi i suoi live, sempre belli pieni e profondi. L'altro suona pure lui (e lo fa benissimo), ma a Bergamo è meno noto. Forse perché la sua produzione è poco cantautorale. Fatto sta che stasera (ore 21.30), mercoledì 18 luglio, nel bellissimo estivo del Goisis, Matteo Trevisan e Simone Trevisan suoneranno insieme, unendo i loro percorsi in un live inedito ma certamente dal grande fascino.

 

 

Matteo ha un'anima punk autentica, che sa però ben mixare con la sue doti da autore, dando vita così a pezzi intensi e intimi. Una bella voce che racconta storie di tutti i giorni, dissidi interiori apparentemente banali ma che ognuno di noi, in realtà, vive spesso come fossero montagne insormontabili. Nel 2016, per Fumaiolo Records e Wild Honey Records, è uscito il suo primo album, Questa sera non esco, che ha ottenuto un ottimo riscontro sia nel pubblico che nella critica (non cosa da poco nell'ambiente musicale indipendente). Un album sull'amore e, dunque, su tutti noi, dove spesso la vena punk lascia spazio a sfumature di blues decisamente più melodiche e intimistiche. Ora che sta lavorando al nuovo album, regala ai suoi fan questo live niente male con Simone, il suo "gemello diverso", il chitarrista che si mangia il palco e che ha fatto tanta gavetta a suon di cover band dei Led Zeppelin. Lì, davanti al pubblico, è casa sua e pare arrivare da un'altra epoca, quella delle rock band vere e pure, genuine. Uno che ama la musica metal e sa come renderla godibile anche a chi crede o pensa di non amarla affatto.

 

 

Due identità distinte che al Goisis si uniranno per dare vita a qualcosa di nuovo e, sicuramente, interessante. È lo stesso Matteo a raccontarci qualcosa in più in queste poche battute scambiate a poche ore dal live.

Matteo, nel tuo primo fortunato disco canti «ho un gemello, che non mi assomiglia». Siete cosí diversi? Com'è nata la collaborazione?
«Sì, in effetti ci assomigliamo ma non siamo identici. Anche musicalmente apparteniamo a due mondi diversi: io sono più legato a quello della musica indipendente e delle autoproduzioni, lui al mondo delle cover band, di quelli che, tra le altre cose, suonano bene. E infatti lui è molto più bravo di me. Per questo ci capita poco di suonare insieme e ho pensato che sarebbe stato bello farlo, principalmente per stare insieme e per vedere un po' cosa sarebbe successo».

Cosa ci suonerete? Cosa si deve aspettare il pubblico del Goisis?
«Ci saranno canzoni del mio repertorio con un arrangiamento speciale per due chitarre e una serie di cover che ascoltavamo da bambini, canzoni che non ho mai suonato ma mi sarebbe sempre piaciuto fare».

A che punto è il seguito di Questa sera non esco, il tuo primo album?
«Sto ultimando le preproduzioni con la band con la speranza di andare in studio questo autunno. Sarà un disco molto meno acustico e solitario, più da band appunto, e infatti abbiamo lavorato e lavoreremo molto per arrivare al miglior risultato possibile».

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