La ragazzina col piercing che disquisisce di ago e filo con la nonna. La docente universitaria che disserta di découpage con l’operaio in pensione. Le generazioni che si incrociano nell’area del ricamo e merletto, vero motore di richiamo del polo espositivo di via Lunga. Dal patchwork ai kit di cucito, ai gioielli con la carta dei giornali, il mestiere del «fai da te» personalizzato non conosce crisi. A Creattiva, fino a domenica 9 alla Fiera di Bergamo, più si fa e più vien voglia di fare. Gli espositori hanno toccato il nuovo record - 300 - e tra i banchi molte appassionate sembrano preferire l’edizione autunnale della kermesse (c’è anche in primavera). Forse perché, con le prime giornate uggiose, chinarsi sui propri lavori è più indicato. In vendita c’è sia la materia prima del creativo (i gomitoli di lana sono un inno alla tradizione) che i prodotti finiti. Mille e passa i corsi proposti di questa 17esima edizione, perché l’aggiornamento sulle nuove tecniche è la linfa vitale di Creattiva. Un fenomeno al femminile, in gran parte, con un’eccezione: Creattiwood, che occupa gran parte del padiglione C del polo fieristico e vede quali protagonisti assoluti i maestri d’ascia, artigiani, artisti, ai quali si aggiungono fornitori di articoli per la lavorazione del legno. C’è anche un’area sfilate con concorso, infine. Una novità, battezzata Fashion Marathon. Sono sedici i giovani stilisti (età compresa tra i 18 e i 34 anni), che hanno meritato di accedere alla fase finale della competizione: la direzione artistica è di Luisa Scivales Istituto di moda.