«che esperienza!»

Un Erasmus a suon di cibo e vino, dalla Slovacchia a Bergamo (dal Giopì e la Margì)

Al ristorante di via Borgo Palazzo l'8 ottobre si è tenuta la serata conclusiva dell’esperienza di studio di un gruppo di studentesse di Cadca

Un Erasmus a suon di cibo e vino, dalla Slovacchia a Bergamo (dal Giopì e la Margì)
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di Clara Scarpellini

Martedì 8 ottobre, il ristorante di via Borgo Palazzo Ol Giopì e la Margì ha accolto alla propria tavola un gruppo di studentesse slovacche, arrivate in città grazie al programma Erasmus organizzato dalla Europe 3000 Agency. Questa agenzia, attiva da cinque anni, si dedica alla promozione dei prodotti agroalimentari e vitivinicoli italiani, collaborando con scuole alberghiere e università sia europee che extraeuropee. Lo scopo dei programmi proposti è quello di imparare a manipolare e servire i prodotti tipici attraverso la conoscenza diretta e concreta delle diverse realtà culinarie italiane.

L’epilogo dell’ultimo Erasmus si è svolto nel celebre ristorante cittadino con la consegna degli attestati alle studentesse alla presenza del console dell’Accademia Italiana Gastronomia Storica, Ivar Foglieni, del sommelier Riccardo Piazzoli e del presidente dell’Associazione Tartufai Bergamaschi, Pino Ciocchetti. Durante la serata, Ciocchetti ha mostrato e raccontato il tartufo nero di Spirano e Bracca, mentre commensali e studentesse degustavano uno dei cavalli di battaglia del ristorante, il risotto al taleggio e tartufo, preparato e servito per l’occasione.

Erasmus “Cadca-Bergamo”

Per l’ultimo progetto Erasmus, che ha avuto la durata di tre settimane, un gruppo di giovani studentesse slovacche è stato accompagnato alla scoperta del Nord Italia dalla direttrice Ludmila Vercimáková e dalla vicedirettrice Martina Sloviaková della scuola alberghiera Stredna Odborna Skola Obchodu A Sluzieb di Cadca. Durante questa esperienza, le ragazze hanno visitato cantine in Lombardia e Piemonte, toccando località come Bergamo, Franciacorta, Alessandria e Asti. A guidarle c’erano anche il sommelier Piazzoli, Pamela Capuro della Cooperazione internazionale, l’interprete Blanka Bednárová e Alioscha Foglieni, del ristorante Ol Giopì e la Margì.

Nel fitto programma, ogni cantina ha ospitato una lezione pratica che, unita a dieci giorni di full immersion, ha permesso di approfondire non solo la conoscenza dei vini prodotti, ma anche l’intero processo di trasformazione dell’uva in vino: dalla piantagione delle “barbatelle” (piantine) fino all’imbottigliamento. Ovviamente, non è mancata la degustazione dei vini proposti. Inoltre, le ragazze hanno visitato tre scuole alberghiere nelle province coinvolte e a Bergamo hanno assistito a una lezione sulla preparazione del caffè tenuta dal professor Fiorenzo Colombo.

Parola alle studentesse

A confermare il successo dell’Erasmus sono state anche le parole di chi vi ha partecipato. Eliška Bytcánková, 18 anni, racconta: «È stata un’esperienza straordinaria e siamo davvero grate di essere venute. Qui abbiamo imparato ad apprezzare il vino e il buon cibo, scoprendo moltissimi aspetti di questo mondo. Non saprei nemmeno dire quale sia il ricordo più prezioso che porto con me, perché l’intera esperienza è stata indimenticabile».

Anche la vicedirettrice Sloviaková si è detta soddisfatta di questi giorni: «Sono profondamente grata all’agenzia Europe 3000, ma soprattutto alle persone che hanno reso possibile questo progetto. Siamo estremamente soddisfatti del supporto ricevuto in ogni fase dell’esperienza e le nostre studentesse hanno apprezzato l’ambiente accogliente e le opportunità che hanno vissuto, esperienze che porteranno con sé in Slovacchia. Chissà, forse un giorno alcune di loro torneranno in Italia, avendo scoperto le numerose opportunità che questo territorio e il settore lavorativo offrono».

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