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Torna un gioiello alla galleria Tadini Restaurato il Gabinetto archeologico

Torna un gioiello alla galleria Tadini Restaurato il Gabinetto archeologico
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Sabato 2 aprile, alle 17.30, presso la Sala dei Concerti dell'Accademia Tadini di Lovere si terrà l'inaugurazione del Gabinetto archeologico, restaurato e restituito al suo antico splendore e valorizzato grazie ai nuovi allestimenti. L'evento di inaugurazione, intitolato "Alle origini dell'archeologia. Il Gabinetto delle antichità del conte Tadini", vedrà la partecipazione del coro degli allievi dell'Accademia, Tadinincoro. Marco Albertario, direttore della galleria, illustrerà invece i lavori e accompagnerà il pubblico in una breve visita. Presenti anche il presidente dell'Accademia Tadini, Roberto Forcella, il sindaco di Lovere, Giuseppe Guzzetti, l'assessore regionale Culture Identità Autonomie, Cristina Cappellini, e Filippo Maria Gambari, Direttore della Soprintendenza Archeologica Lombardia.

 

gabinetto archeologico

 

Il Gabinetto delle antichità. Chiuso dall'ottobre 2015, il Gabinetto archeologico (o delle antichità) restaurato restituisce al pubblico la collezione archeologica del conte Luigi Tadini (vissuto dal 1745 al 1829), che comprende prevalentemente reperti di età greca e romana acquistati dal conte nell'ultimo decennio del Settecento durante il suo personale Grand Tour (un lungo viaggio effettuato dai giovani dell'aristocrazia europea a partire dal XVII secolo e destinato a perfezionare il loro sapere), in particolare durante le soste effettuate a Roma e a Napoli, oltre a materiale di provenienza locale. L'esposizione nelle sale dell'Accademia Tadini, polo culturale realizzato come volontà testamentaria dallo stesso Conte Tadini nel 1829, essendo una tra le più antiche della Lombardia, costituisce una preziosa testimonianza della storia dell'archeologia italiana e documenta anche la nascita dell'archeologia nel territorio del Laghi Bergamaschi.

Il lavoro di restauro. Il restauro ha recuperato le sale del Gabinetto archeologico intervenendo sui dipinti delle pareti, inedite negli ambienti museali e realizzate con colori a calce dello scenografo teatrale Luigi Dell'Era nel 1826, con motivi ispirati alle decorazioni parietali ammirate dal Conte durante la visita alle città sepolte di Ercolano e Pompei. Sono state ripristinate e adeguate agli standard attuali anche le vetrine antiche e gli armadi espositivi in legno del primo Ottocento, utilizzati dal conte Tadini per esporre i reperti archeologici. L'allestimento dei reperti è stato, ove possibile, mantenuto tale e quale a quello voluto dal conte poiché, per la sua rarità, ha un valore da tutelare al pari dei singoli oggetti. Sono stati sostituiti gli infissi rovinati ed è stata studiata una nuova illuminazione a led. Le sale potranno, in un futuro, ospitare anche quei materiali provenienti dagli scavi della necropoli di Lovere, ancora in attesa di una collocazione definitiva.

 

Palazzo Tadini 1

 

L'intervento ha interessato anche il Ridotto, la Galleria delle armi, la Sala dei paesaggi, il Gabinetto delle Sculture e la Sala Canova dell'Accademia, restituendo così ai cittadini un patrimonio culturale di sicura rilevanza nel panorama architettonico e museale lombardo. Il costo complessivo è stato di 150mila euro, compreso il contributo della Fondazione Cariplo. Il restauro del Gabinetto archeologico rientra nell'ambito dei lavori attuati dal progetto "Percorsi archeologici alla scoperta dell'identità culturale del territorio dei laghi bergamaschi" che vede impegnati i comuni di Lovere, Predore e Casazza, l'Accademia Tadini, la Comunità Montana dei laghi bergamaschi con il contributo di Fondazione Cariplo e con il coordinamento e la collaborazione attiva della Soprintendenza Archeologia della Lombardia. Il progetto ha permesso di recuperare e valorizzare, con importanti opere di musealizzazione e valorizzazione, i quattro siti archeologici del Sebino e della Val Cavallina: la necropoli romana e l'Accademia Tadini di Lovere, la villa romana di Predore e il villaggio romano di Cavellas di Casazza.

Quando visitare l'Accademia. L'Accademia Tadini di Lovere è aperta da maggio a settembre, da martedì a sabato, dalle 15 alle 19. La domenica e i festivi sarà possibile visitarla dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19. Il biglietto d'ingresso costa 7 euro intero, 5 euro ridotto. La prima domenica del mese, da aprile a ottobre, l'ingresso alla Galleria è gratuito. Per informazioni telefonare al numero 035.962780, oppure scrivere alla mail direzione@accademiatadini.it.

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