Virginio, Geppetto della Val Seriana e la magia antica dei suoi burattini
A prima vista sembra avere il “phisique du role” per interpretare Mangiafuoco in una riedizione del Pinocchio televisivo di Luigi Comencini, che nel 1972 riprese il classico senza tempo di Carlo Collodi. Virginio Baccanelli, 52 anni originario di Bottanuco e residente a Cazzano S. Andrea, si avvicina invece e più probabilmente a Mastro Geppetto, dato che, come il noto personaggio, è a oggi fra i pochissimi che in Bergamasca realizzano in proprio burattini, scenografie e sceneggiature per divertire bambini «dai 3 ai 103 anni», come recitano le artigianali locandine con cui annuncia gli spettacoli. Virginio si appassionò alla tradizione bergamasca dei burattini quasi per caso, assistendo in Città Alta, in Piazza Vecchia, a uno spettacolo di Daniele Cortesi. «Ho avuto la fortuna e l’onore di averlo come maestro - spiega Baccanelli -, collaborando per anni al certosino lavoro della sua bottega. È un mestiere affascinante, perché unisce alla manualità artigianale necessaria per realizzare i vari personaggi e il teatrino alla creatività per preparare scenografie e sceneggiature, che hanno ovviamente al centro il mitico Gioppino Zuccalunga».
Quello del burattinaio è un vero e proprio mestiere, spesso sottovalutato e relegato al rango di simpatico intrattenimento d’altri tempi, magari venato di nostalgia per i tempi andati. «Nulla di più sbagliato. I burattini hanno la capacità di interagire attivamente con gli spettatori di ogni età, troppo spesso abituati a schermi piatti e avventure in 3D. La socialità più genuina, ma anche i contenuti positivi della lotta fra buoni e cattivi, nascono nel contesto irripetibile di uno spettacolo di piazza, con occhi sgranati davanti alla “baracca” e qualche randellata bonaria, di quelle che Gioppino dispensa ai cattivi con simpatica generosità». Baccanelli crea, come detto, tutto in proprio: innanzitutto i burattini, scolpiti nel laboratorio di falegnameria dove pure nascono baracca e fondali illustrati. Ci vogliono abilità manuale, arte e poesia, soprattutto per creare le sceneggiature, per le quali primi e provetti spettatori sono senza dubbio la moglie Monica e i figli Alberto e Lorenzo. Lo spettacolo sulle piazze, negli oratori oppure nei parchi è l’atto finale di una percorso che ha il sapore genuino delle cose autentiche. Più che un nostalgico fuori dal tempo, Virginio Baccanelli è senza dubbio un pioniere.
La rassegna. Chi volesse apprezzare la magia dei burattini, trova occasione propizia in Val Seriana, dove sino al prossimo settembre è in programma la terza edizione della rassegna “Legno Vivo”, di cui Virginio Baccanelli è ideatore e direttore artistico. «Siamo partiti nel 2016 con alcuni spettacoli in Val Gandino - racconta - e il notevole riscontro di pubblico ha consentito già nel 2017 di allargare il giro all’intera Val Seriana». Sin dalla prima edizione a caratterizzare la presentazione della rassegna e a giustificarne il nome è l’incipit de Le Avventure di Pinocchio, il libro scritto nel 1883 da Carlo Collodi. Recita così: "A mio credere - disse il corvo - il burattino è bell'e morto; ma se per disgrazia non fosse morto, allora sarebbe indizio sicuro che è sempre vivo”. Una citazione non casuale, che segnala come, al di là della favola che coinvolge Pinocchio, Geppetto, Fata Turchina e tanti altri personaggi, quello dei burattini è un mondo di valori veri, vivi e vivaci». Gioppino e le altre teste di legno hanno molto da dire ai bambini di oggi e dopo le prime applaudite esibizioni a Leffe, potranno ribadirlo stasera, giovedì 19 luglio, alle 21 all’Oratorio Don Bosco di Ponte Nossa, e successivamente a Gandino, Pradalunga, Clusone, Cazzano S.Andrea e Gazzaniga (QUI il programma). «La socialità più genuina - spiegano gli organizzatori della rassegna che gode del patrocinio di Promoserio - nasce in questi contesti e, perché no, anche nell’organizzazione di una rassegna che crea collegamenti e sinergie, con innegabili opportunità per il contesto turistico ed enogastronomico della Val Seriana».
Le due date inaugurali tenutesi a Leffe fra giugno e luglio, hanno proposto l’inedito esperimento di uno spettacolo… continuato: due episodi fra loro legati per trama e personaggi, un piccolo “serial” dal sapore degno delle migliori serie tv. Importanti anche gli spettacoli delle compagnie ospiti: l’Aprisogni di Treviso con Cristina Cason e Paolo Saldari, Alberto De Bastiani di Vittorio Veneto e i “Burattini della Commedia” di Modena con Moreno Pigoni. A Clusone, giovedì 2 agosto alle 15.30, Virginio Baccanelli svelerà i segreti di artigiano e sceneggiatore attraverso un laboratorio pratico per la costruzione dei burattini, dedicato a bambini dai 5 ai 10 anni (info Turismo Pro Clusone 034621113). La rassegna e i laboratori sono occasioni utili per tramandare un’arte senza tempo. E statene certi… è Legno Vivo!