Dodici bestie bergamasche che sono anche modi di dire
Questa non è un’operazione filologica, e non ha pretese scientifiche. Abbiamo solo recuperato dalle nebbie del passato alcuni epiteti che raccontano il legame con la natura e una certa ruvida ironia tipica del bergamasco, con l’efficacia espressiva del dialetto. Alcuni dei significati sono stati faticosamente ricostruiti, altri sono inventati, di altri ancora si è discusso e si discute ancora. Come della traslitterazione della lingua, altra materia opinabile. Chiediamo venia per gli errori e le omissioni. D’altronde, rischiamo solo l’affettuoso appellativo di “àsegn”.
Lépera
Donna capace di ferire l'animo e la reputazione altrui, semplicemente usando ad arte le conoscenze raccolte nell'ombra.
Rangotàm
Persona di leggendaria inettitudine o di straordinaria bruttezza. Per estensione, oggetto inutile, cianfrusaglia.
Fürmighe parpaiùse
Gruppi di amiche di età giovanile, sempre attive e in movimento. La loro attività, spesso frenetica, non ha quasi mai costrutto.
Gata fressusa
Donzella di carattere impetuoso, porta a compimento le proprie incombenze con eccessiva rapidità e notevole imprecisione.
Lőmagòt de segér
Individuo di ignavia assoluta, incapace di affrontare qualsivoglia attività e di assumersi alcuna responsabilità.
Cà bordó
Persona che, sia nell'aspetto fisico sia nel carattere, denota scarsa simpatia verso il genere umano in generale e verso l'interlocutore del momento in particolare.
Sőmia dal cül pelàt
Personaggio dall'atteggiamento aggressivo e dai modi scostanti e inurbani.
Ligurù
Giovane d'indole amabile e sognatrice che predilige dedicarsi, con impegno e dedizione, all'antica arte dell'ozio.
Puina ciciada
Giovane donna di impeccabile comportamento ed eccellente reputazione. In realtà ha già conosciuto le riprovevoli gioie dell'amore.
Cà de tréfola
Dicesi di persona particolarmente sensibile al frutto del piacere, qui celato da un sagace anagramma.
Ragn de murù
Dicesi di chi tesse, nell'ombra, trame malvagie. Le sue macchinazioni provocano spesso danni inenarrabili.
Lőmaga bőta coregn
Dicesi di persona melliflua e infingarda che, fingendo disinteresse, getta uno sguardo invadente sulle vicende altrui.
ANIMALI MITOLOGICI BERGAMASCHI - Un calendario bestiale
Dopo “The Cal”, “Ol Cal”. Dodici mesi, dodici figure bestialmente umane, o umanamente bestiali. Dalla Lépera alla Lömaga böta córegn, un viaggio alla riscoperta delle nostre radici.
Gli autori
Disegni di Emanuele Tomasi
Idea e testi Vecchio Daino
Dove trovarlo
Libreria IBS
Via XX Settembre 93, Bergamo