Numeri e novità

Perofil, un secolo in grande stile

Perofil, un secolo in grande stile
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Cent'anni e non sentirli. Anzi, più di cent'anni, visto che l'azienda Perofil ha spento quest'anno la bellezza di centocinque candeline, festeggiando in grande stile con tante collezioni spumeggianti. Già famosa per la produzione d'intimo, pigiami, abbigliamento da casa, vestaglie, calze e fazzoletti maschili, è stata protagonista dell'88esimo Pitti Uomo, dove ha svelato in anteprima lo stile della primavera/estate 2016.

Numeri (importanti) e novità. La vera novità della stagione è targata Dirk Bikkembergs, di cui il marchio bergamasco cura da quest'anno (e per i prossimi cinque anni) l'underwear. «Abbiamo deciso di affidare a Perofil lo sviluppo di una categoria merceologica di estrema rilevanza per il marchio – ha dichiarato Maurizio Pizzuti, presidente di Zeis Excelsa, azienda proprietaria di Dirk Bikkembergs – e siamo sicuri che sia il partner giusto per garantire la continuità della nostra leadership nel settore underwear e beachwear anche in futuro».

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«Grazie alla collaborazione con Zeis Excelsa, Perofil ha ampliato il suo portafoglio prodotti - è stata la risposta di Alberto Perolari, pronipote di terza generazione del fondatore, nonché attuale amministratore delegato della Perofil - Dirk Bikkembergs rappresenta infatti il perfetto connubio con i marchi di Perofil: Perofil, dal 1910 Cose da uomini, Luna di Seta Milano ed Ermenegildo Zegna Underwear, in quanto le sue linee di prodotti sono complementari alle nostre per tipologia e target di consumatore. La nostra azione di partnership è quindi strategica per diventare ancora più importanti per i clienti e i partner distributivi, ovviamente sempre all’insegna dei valori fondamentali di Perofil: innovazione, qualità e sostenibilità, e la specializzazione nel campo maschile che solo la nostra lunga storia ha reso possibile».

E non è tutto: stando ai numeri, l'accordo firmato a gennaio 2015 vale, da solo, il 20 percento del fatturato, che nel 2015 si attesterà presumibilmente sui 19 milioni di euro. Se a questo si aggiungono 15 nuovi agenti di vendita e 15 nuove assunzioni, che portano il numero di dipendenti a quota 100, si può dedurre facilmente il successo dell'operazione.

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Perofil, dal 1910 Cose da uomini. Per quanto riguarda i prodotti della stagione estiva, l'intimo Perofil, dal 1910 Cose da uomini spazia dalle righe colorate alle microstampe divertenti, da abbinare a raffinati pigiami in popeline di cotone o seersucker, con cui è quasi un peccato andare a dormire. Alla Fortezza da Basso di Firenze, l'abbigliamento di casa per lui sfila in passerella con l'etichetta “Homme/Wear Perofil” in cui i colori sgargianti si alternano a figure geometriche delicate e graziosi pois rincorrono tartan dai toni tenui. I riflettori però sono tutti puntati sugli accessori. Primi e incontrastati, i calzini: esplosioni di colore e tocchi d'ironia completano le proposte più sobrie, perfette sotto l'abito da lavoro come abbinate a un abbigliamento casual.

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Dirk Bikkembergs. Al contrario, il macho Dirk Bikkembergs non vuole certo passare inosservato: ha iniziato già a scolpire bicipiti e addominali, intensificando gli allenamenti in palestra e le partite a calcetto in vista delle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016. A lui è dedicata la linea Olympics, fatta di costumi comodi, sexy e alla moda, siglata dai cinque inconfondibili cerchi.

Ermelegildo Zegna Underwear. Altro marchio, altra storia (a ognuno, il suo uomo-icona). L'eleganza di Ermenegildo Zegna underwear (prodotto da Perofil a partire dal 2006) si tinge di tonalità forti. In questo caso, le proposte per That’s Pitticolor, il tema dei saloni del Pitti Immagine Uomo 88, non potevano essere più azzeccate: dalle tonalità del giallo ai verdi, dal rosso vermiglio ai turchesi.

Bergamo innanzitutto. Una produzione variegata per tutti i tipi di uomini e per tutti i gusti. Se a questo si aggiunge l'impegno etico ed ecologico dell'azienda bergamasca, ecco che l'anno che verrà si tinge (anche) di ottimismo. Il nome Perofil, nonostante coi suoi marchi sia già presente in 60 Paesi del mondo intero, è sempre rimasto fedele a un modo d'intendere il lavoro molto radicato nella tradizione locale della città di Bergamo. Sarà proprio questo il suo punto di forza? «Pensare in grande non ci ha mai fatto dimenticare che il segreto di ogni successo duraturo sta nell'attenzione a ogni piccolo particolare – è l'ultima parola di Alberto Perolari - Il mondo è piccolo per chi sa pensare in grande».

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