Il 18 e 19 novembre a Regensburg

500 anni di poste grazie ai Tasso Convegno tra Brembo e Germania

500 anni di poste grazie ai Tasso Convegno tra Brembo e Germania
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Cinquecento anni fa, il 12 novembre 1516, il mastro generale di posta Francesco Tasso (nella foto in alto) e suo nipote Giovanni Battista, cittadini bergamaschi di Cornello dei Tasso, in Valle Brembana, al servizio dell'Impero asburgico, ottennero l’incarico definitivo di gestori e organizzatori unici delle poste imperiali. Il documento di nomina, redatto a Bruxelles, porta la firma del re di Spagna Carlo I d'Asburgo, che tre anni dopo succederà al nonno Massimiliano I sul trono imperiale col nome di Carlo V. La patente di Bruxelles riprende e amplia due analoghi provvedimenti del 1501 e del 1505, dando così forma definitiva alle regole organizzative delle comunicazioni postali europee. Per tale motivo il documento può a buon diritto essere considerato l’atto ufficiale di nascita delle poste d’Europa. È stato affermato che l’organizzazione delle poste europee nel Rinascimento ha determinato per il progresso mondiale conseguenze non inferiori a quelle derivate dalla scoperta dell’America. L’affermazione potrebbe sembrare esagerata, tuttavia se si considera il ruolo fondamentale che da allora hanno svolto le comunicazioni, la sua portata non è forse fuori luogo.

Forse l'opinione pubblica ma non lo sa, ma per gli storici l'importanza di quel passaggio è fuor di dubbio. Per questo domani, venerdì 18, e sabato 19 novembre il Museo dei Tasso e della Storia Postale di Camerata Cornello e l'archivio centrale dei Principi Thurn und Taxis, che ha sede nel castello dove vivono i discendenti tedeschi della Famiglia Tasso, organizzano, presso lo stesso archivio (Emmeramsplatz 5, Regensburg, Germania), il convegno internazionale I Tasso e le poste d’Europa, che si inserisce all’interno del Progetto Tasso 2012-2017 ed è organizzato, appunto, in occasione dei cinquecento anni dall’incarico definitivo di gestori e organizzatori delle poste imperiali di Francesco Tasso e del nipote Giovanni Battista Tasso.

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Il borgo di Cornello dei Tasso.

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Il borgo di Cornello dei Tasso.

Antenati illustri - Cornello dei Tasso
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Antenati illustri - Cornello dei Tasso

Cornello dei Tasso
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Cornello dei Tasso

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Cornello dei Tasso - Luca Foresti
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Cornello dei Tasso - Luca Foresti

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Partirono da un borgo stupendo. Il Borgo del Cornello, nel comune di Camerata, dà l'opportunità di estraniarsi dai contesti urbanistici e immergersi in un mondo antico. Oggi appare come un grande castello arroccato su uno sperone di roccia a picco sulle acque movimentate del Brembo e il secolare isolamento permette di osservare l'originale tessuto urbanistico immergendovi cosi a pieno nell'essenza di questo luogo.
Risalente al periodo medioevale (viene citato per la prima volta in una pergamena intorno al 1309), era un punto fondamentale, poiché sulla sua strada porticata si svolgeva l'unico mercato della valle Brembana e veniva inoltre attraversato dalla Via Mercatorum, un importante strada per mercanti e viaggiatori che collegava Bergamo alla Valtellina.

L' impianto urbanistico del borgo è ben definito, si struttura concentricamente dal basso verso l'alto su più livelli distinti: il primo livello era dedicato alla vita economica; passeggiando per la Via Porticata potrete infatti scorgere gli ingressi delle antiche botteghe, al termine dei portici alzando lo sguardo potrete ammirare lo stemma dell'importante famiglia tasso, composto da tasso, corno, postale e aquila imperiale. Il tasso è senza dubbio un rimando al nome della famiglia, il corno di posta fu aggiunto allo stemma quando i tasso iniziarono l'attività dei corrieri e adottarono questo mezzo di comunicazione per avvisare le stazioni di posta del loro arrivo. L'aquila imperiale invece, simbolo degli Asburgo, fu donata dagli imperatori quando designarono i tasso come gestori delle Poste nei territori del Sacro Romano Impero. Al secondo livello dell'antico borgo medievale si svolgeva invece la vita quotidiana della famiglie che lo abitavano. Essendo il borgo un luogo di transito gli abitanti sentirono la necessità di scindere infatti la vita lavorativa da quella privata. All'ultimo livello, il terzo, si svolgeva la vita religiosa. Qui infatti troviamo la chiesa dei Santi Cornelio e Cipriano, eretta nel punto più alto del borgo, sovrastandolo con il suo campanile pendente che termina con una cella a quattro bifore romaniche rendendo l'edificio uno dei rari casi in Valle Brembana con questa peculiarità. La chiesa citata è sicuramente il risultato della radicale trasformazione di un precedente edificio già esistente nei secoli XII-XIII. Questo edificio è un armonica fusione dello stile romanico e gotico e presenta una facciata a capanna con un arco a tutto sesto del portone.

La chiesa subì radicali trasformazioni nel '400 quando fu decorata con affreschi che riempiono le pareti, che raccontano la storia del borgo ma non solo: raccontano una storia più ampia, quella della vita sociale e artistica della Valle Brembana, come gli affreschi che raffigurano numerosi santi e scene della vita di Cristo, modello di comportamento che gli abitanti del borgo e della valle dovevano prendere ad esempio e seguire, poiché rappresentavano una spiritualità umile e semplice, con figure strettamente legate al territorio, come Sant'Eligio, protettore dei maniscalchi.

Lungo il  percorso all'interno di questo magico borgo c'è un museo che con il suo ricco patrimonio di documentazione permette di scoprire oggetti e storia di questo antico luogo. Il museo è distribuito in due diversi immobili: il primo permette di immergersi nella storia della famiglia Tasso e del piccolo Borgo di Cornello; il secondo invece offre l'opportunità di visionare il vasto repertorio documentario sul casato dei Tasso, e l'evoluzione della comunicazione dopo l'ètà delle poste Tassiane.

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