Fino a domenica

Fiumi di cioccolato sul Sentierone E può capitare di mangiarlo gratis

Fiumi di cioccolato sul Sentierone E può capitare di mangiarlo gratis
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Vicino alla Vedovella da oggi c’è un’altra fontana, ma di cioccolato: dalla cima fuoriesce una fonduta che il veronese Fabrizio Stringhetto propone in abbinamento con fragole fresche, anche se il prodotto che più vende è il cremino, composto da cioccolato al latte e alla nocciola. Rinomati i cuneesi, bonbon di cioccolato fondente ripieni di rum, prodotti da Gabriele Mainero, naturalmente di Cuneo; famoso il suo Basin d’Vila, due cialde con nocciole (rigorosamente delle Langhe) unite da crema di cioccolato.  E poi praline di ogni foggia e sapore, cubetti con le fragole, mattoncini, barrette e scorze d’arancia dividono la platea con le forme più fantasiose: dagli smartphone al genere dark (bare con scheletri), da scarpe col tacco e rossetti al noir (pistole, manette), da chitarre e sculture calciofile. La quinta edizione della Festa del Cioccolato, sul Sentierone, sarà presa d’assalto già oggi (giovedì 26) pomeriggio, ore 16, con la preparazione (e distribuzione) della maxi tavoletta lunga venti metri. Fino a domenica 29 (ore 9-20), l’evento organizzato da Confesercenti Bergamo porta in centro 22 mastri pasticcieri italiani e un’artista della pralina Belgio. Ci sono anche, novità di quest’anno, Le Melodie di Donizetti, cioccolatini in nove gusti firmati Balzer.

Un appuntamento irrinunciabile, che l’anno scorso ha portato 35mila persone nel salotto buono della città. Tra gli eventi, si segnala domani sera alle 20 una cena di solidarietà alla Trattoria Giuliana di via Broseta: tagliatelle al cacao preparate dai mastri pasticcieri e cucinate secondo una ricetta dei fratelli Cerea del ristorante tristellato Da Vittorio. Confermata anche la presenza del pasticciere Domenico Spadafora, dal programma televisivo «Detto Fatto »condotto su RaiDue da Caterina Balivo. Sabato Spadafora terrà due corsi (10.30 e 15.30) alla Domus (iscrizioni a p.pirrone@conf.bg.it). In serata, tempo permettendo, ecco la «Notte Nera», con gli stand aperti fino a mezzanotte che proporranno degustazioni di cioccolata calda. Domenica, infine, uno scultore ricaverà una vera opera d’arte, che poi sarà donata al Comune, da un blocco di cacao da 20 chili. I visitatori potranno assaggiare le scaglie rimaste. Perché la Festa del cioccolato è un appuntamento da gustare fino in fondo.

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Limitazioni al traffico. Come per le scorse edizioni, il Comune di Bergamo ha deciso di offrire il proprio supporto chiudendo, per la giornata di domenica, il traffico veicolare nelle vie del centro, per permettere ai visitatori di apprezzare l’evento in tutta tranquillità. Tra le 14 e le 19 saranno dunque chiuse viale Roma, Piazza Matteotti e il Sentierone.

Le Melodie di Donizetti. Sulle orme delle Palle di Mozart, in occasione della prima edizione del Donizetti Opera, lo scorso ottobre il Balzer ha dato vita a «Le melodie di Donizetti», cioccolatini in nove gusti. Firmati Donizetti, ma Mario, il pittore: sua la paternità di ideare una medaglia di cioccolato con il ritratto del compositore. La genesi delle nuove delizie è proprio quella. Nove medaglie di cioccolato finissimo, ognuna incartata a mano con colori differenti. Si va dai gusti classici a quelli più barocchi, come latte-cardamomo- lampone, fondente 70% con peperoncino e zucchero Muscovado, cremino al pistacchio, fondente e sale di Pirano, bianco ai frutti esotici. Unica stecca il prezzo: 1,20 euro per ogni melodia. Ma dopo l’assaggio parte l’acuto.

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Più di 50 sfumature di sapore. Dalla pasta di cacao al cioccolato in forma liquida, pronto a declinarsi in una serie infinita di forme e sapori. A contare, oltre alle caratteristiche e alla tostatura dei semi, è il procedimento di lavorazione adottato e la successiva aggiunta di ingredienti, da latte e zucchero fino a nocciole, riso soffiato, sciroppo di menta. E quanto più elevate sono le percentuali di cacao, tanto migliore è la qualità. Il cioccolato ha ben più delle cinquanta sfumature del noto bestseller. Tutte squisite. E salutari: «Basta non esagerare, come in ogni cosa - assicura (non senza conflitto di interessi) Giosuè Berbenni, presidente del Consorzio artigiani pasticcieri bergamaschi -. Anche chi ha problemi di glicemia un pezzetto di fondente puro se lo può permettere». È un cioccolato amaro, quindi ha una scarsa capacità di aumentare il livello di zuccheri nel sangue. Anzi: ricco di antocianine e flavonoidi, avrebbe addirittura un effetto protettivo nei confronti del diabete. «Poi fa bene alla pelle, tant’è il nostro principale fornitore di materia prima, la Icam, lavora molto con centri estetici del calibro dei Bagni di Bormio», aggiunge Berbenni. E la sapienza artigianale appoggia su una solida cultura della materia prima, che si scontra con la discussa direttiva europea del 2000: «Nella ricetta del cioccolato i grassi vegetali possono ora sostituire fino a un massimo del 5% il burro di cacao, ma noi non ci stiamo», garantisce Berbenni. I puristi del gusto ringraziano.

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