Foto e video di una salvezza strappata con le unghie al diavolo
Oltre 18mila tifosi allo stadio, il Milan che passa subito in vantaggio e poi la doppietta sudamericana targata Pinilla e Gomez a ribaltare tutto e a sancire la salvezza dell’Atalanta in campionato. È stata una domenica bestiale quella vissuta al Comunale di Bergamo, dopo la Pasqua di riposo tutti i tifosi nerazzurri speravano di bissare il risultato positivo ottenuto contro il Bologna ma quasi nessuno, probabilmente, immaginava di vincere dopo essere stati in svantaggio e con un gol da leggenda come quello segnato da Pinilla.
ATALANTA - MILAN SERIE A TIM 2015-2016
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4 Edizione Pillow Fight Day in Piazza Dante a Bergamo
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Il ricordo di Maldini e Cruijff e il bimbo di spalle. Il cielo sopra il Comunale era coperto, il sole andava e veniva e fin dal riscaldamento lo stadio si è fatto sentire. Sugli spalti sono arrivati oltre 18mila tifosi, alla chiusura della prevendita riservata ai soli abbonati atalantini e ai loro amici erano già 13mila gli appassionati che si erano garantiti un posto per Atalanta–Milan, ma una volta dentro l’impianto bergamasco non si respirava affatto una massiccia presenza di rossoneri. Anzi. Tra i tanti striscioni esposti, uno issato sopra al Curva Pisani rendeva merito a due grandi del calcio recentemente scomparsi. «Cruijff e Maldini campioni veri del tanto rimpianto calcio di ieri» è stato l’omaggio riservato dagli ultras nerazzurri al campione olandese e al mister del Milan e della Nazionale, al momento del minuto di raccoglimento un lungo applauso ha salutato proprio Cesare Maldini, papà di Paolo bandiera del Milan e dell’Italia.
Durante l’ingresso in campo delle squadre, un episodio curioso ha animato la camminata verso il centro del campo dei giocatori e dei bambini che ogni domenica li accompagnano. Uno dei più piccoli, questa volta, entrato con Gomez che lo aveva tenuto anche in braccio, con le squadre schierate a centrocampo non ne voleva sapere di posare per fotografi e televisioni con un bel sorriso. Tutti i bambini erano girati verso la tribuna, lui invece no: che sia stato un segno del destino? Dopo la partita si è scoperto che il piccolo era Bautista, figlio del giocatore argentino che evidentemente ha sentito troppo forte l’emozione del match.
4 Edizione Pillow Fight Day in Piazza Dante a Bergamo
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Brazilian forward of Ac Milan Luiz Adriano scores on penalty the 1-0 goal lead against Atalanta during Italian Serie A soccer match at Atleti Azzurri d'Italia in Bergamo, 3 Aprile 2016. ANSA/PAOLO MAGNI
AC Milan's Brazilian forward Luiz Adriano scores a penalty against Atalanta during Italian Serie A soccer match between Atalanta and AC Milan at Atleti Azzurri d'Italia in Bergamo, 3 Aprile 2016. ANSA/PAOLO MAGNI
Il rigore, il brusio e la rovesciata. Dopo una bella sciarpata e tante bandiere nerazzurre al vento, la gara è iniziata con l’episodio del calcio di rigore per il Milan e in molti sono rimasti quasi pietrificati. Immagini alla mano, il tocco di Stendardo è netto e la decisione di Rocchi è giusta ma trovarsi sotto per 1-0 contro il Milan in casa è qualcosa che difficilmente lascia speranze a chi segue la partita. Nonostante la mazzata, Pinilla e Gomez hanno creato subito una bella occasione per il pareggio e la fiducia è tornata: peccato che con il passare dei minuti, alcune decisioni del direttore di gara Rocchi abbiano scatenato più di un brusio sugli spalti. Una punizione non data per fallo di mano di Bonaventura, una non fischiata per fallo su Kurtic, un giallo regalato a De Sciglio quando il difensore del Milan aveva preso solo il pallone intervenendo su Diamanti al pari di un’ammonizione a Zapata più volte rimandata sono solo alcuni degli episodi che hanno contribuito ad infiammare gli animi degli atalantini. A tutto questo bisogna aggiungere anche l’atteggiamento del baby-portiere del Milan Donnarumma che dopo un paio di ritardi nel rinvio è stato beccato e non poco da tutta la Curva.
I decibel del tifo nerazzurro sono tornati ai massimi livelli quasi allo scadere della prima frazione. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo da sinistra, Pinilla ha scaraventato in porta il suo ennesimo gol in rovesciata e questa volta, forse perché contro il Milan o forse per l’importanza del gol, la Curva è letteralmente esplosa. Non contento, il cileno è subito corso al vetro che separa il campo dal settore più caldo del tifo orobico e si è arrampicato restando per almeno 30 secondi con la faccia rivolta ai tifosi e alcuni tifosi che lo hanno raggiunto e abbracciato.
https://youtu.be/VCoqR7ZLZTI
ATALANTA - MILAN SERIE A TIM 2015-2016
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Atalanta's forward Mauricio Pinilla celebrates after scoring the 1-1 goal against Milan during Italian Serie A soccer match between Atalanta and AC Milan at Atleti Azzurri d'Italia in Bergamo, 3 Aprile 2016. ANSA/PAOLO MAGNI
Mauricio Pinilla of Atalanta celebrates after scoring the 1-1 goal against AC Milan during Italian Serie A soccer match between Atalanta and AC Milan at Atleti Azzurri d'Italia in Bergamo, 3 Aprile 2016. ANSA/PAOLO MAGNI
Atalanta's forward Mauricio Pinilla (R) celebrates with his head coach Edy Reja after scoring the 1-1 goal against Milan during Italian Serie A soccer match between Atalanta and AC Milan at Atleti Azzurri d'Italia in Bergamo, 3 Aprile 2016. ANSA/PAOLO MAGNI
Atalanta's forward Mauricio Pinilla scores the 1-1 goal against Milan during Italian Serie A soccer match between Atalanta and AC Milan at Atleti Azzurri d'Italia in Bergamo, 3 Aprile 2016. ANSA/PAOLO MAGNI
Atalanta's forward Mauricio Pinilla (II rom R) scores the 1-1 goal against Milan during Italian Serie A soccer match between Atalanta and AC Milan at Atleti Azzurri d'Italia in Bergamo, 3 Aprile 2016. ANSA/PAOLO MAGNI
Gomez, un lampo nella ripresa e via alla festa. Nella ripresa, con lo stadio ancora bollente dopo il gran gol di Pinilla, le due squadre si sono affrontate senza troppi fronzoli e alla prima vera occasione la Dea è passata in vantaggio. La combinazione Kurtic – de Roon - Gomez è stata accompagnata dai tifosi con grandissimo trasporto: quel pallone calciato dal numero 10 nerazzurro una frazione di secondo prima dell’intervento di Zapata, è finito in porta grazie anche al pubblico bergamasco.
Subito dopo il gol del 2-1, con il Milan in ginocchio e il tecnico MIhajlovic quasi smarrito in panchina, lo stadio era una bolgia: curve e tribune, senza soluzione di continuità, hanno festeggiato e caricato i ragazzi in campo consapevoli del fatto che i tre punti che stavano maturando erano quelli decisivi per la salvezza. L’unica distrazione ai cori di incitamento è stato l’ingresso in campo di Balotelli, l’attaccante del Milan ci ha provato in alcune occasioni su punizioni ma (fortunatamente) non ha mai centrato la porta.
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Il liscio di Zapata, la zuccata di Raimondi e i clacson. Nel finale, convulso, un cucchiaio di Kurtic e un paio di errori di Dramè hanno fatto venire qualche spavento di troppo al pubblico, ma sono stati due calci piazzati a chiudere la girandola di emozioni a favore della Dea: prima Zapata non è arrivato di un soffio a pochi passi dalla porta, poi Balotelli al 96’esimo ha crossato al centro una palla velenosa ma a respingere ha trovato i riccioli di Raimondi.
Lo stesso Raimondi che pochi minuti prima è stato ad un passo dal 3-1 (D’Alessandro lo ha ignorato la centro) e pochi minuti dopo era sotto la Curva con de Roon a esultare senza freni. Questa è l’immagine più bella di tutto il pomeriggio vissuto allo stadio: tutta la squadra a festeggiare in mezzo al campo con la gente dell’Atalanta. Una gioia talmente grande che mezz’ora dopo il fischio finale, il silenzio che regnava dentro l’impianto era rotto dai clacson delle macchine in coda da Monterosso fino a Colognola.
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