Itinerari orobici

Le escursioni a Foppolo e dintorni

Le escursioni a Foppolo e dintorni
Pubblicato:
Aggiornato:

Foppolo è conosciuta in tutta la bergamasca come rinomata località sciistica. Purtroppo l'immagine di questo paese è stata in parte deturpata negli anni dagli alberghi presenti, nati per sfruttare gli impianti da sci. Durante la stagione estiva svettano in modo ancora più imponente, illuminati dal sole e nascondendo quello che, un tempo, era un tipico paesaggio alpino. In inverno il bel paese brembano è invece gremito di sciatori e scialpinisti, che sfruttando gli impianti di risalita possono raggiungere i 2mila metri, punto di arrivo della seggiovia. Con neve ben assestata si possono raggiungere, ciaspole ai piedi, il vicino lago Moro o addirittura la bella cuspide del Corno Stella, che con i suoi 2650 metri domina su tutta la Val Carisole. Nella stagione estiva si possono sfruttare gli stessi impianti di risalita per arrivare in quota, accorciando ulteriormente le escursioni fattibili in zona, che sono davvero numerose. Foppolo nasconde a monte tesori bellissimi, che hanno visto gli albori dell'alpinismo bergamasco. Tra i laghi alpini naturali possiamo ancora sentirci lontano dal frastuono della città, ammirare gli stambecchi al Passo di Valcervia e osservare le stelle alpine che crescono sotto le pendici del Corno Stella.

 

Il Passo di Dordona

 

Un giro ad anello. Un bellissimo giro ad anello, facile e adatto a tutti, è quello si snoda in prossimità dell'albergo Rocky, lungo il segnavia CAI 202. Si risale lungo la carrareccia, costeggiando una baita adibita a malga, fino alla deviazione che riporta le indicazioni per la Terrazza Salomon. Abbandonata la strada carrozzabile (che seguiremo poi al nostro ritorno) proseguiamo sul sentiero che risale a mezza costa lungo la dorsale erbosa della montagna. Continuiamo attraversando le "verdi" piste da sci e la recente pista di downhill, dove i centauri della mountain bike si possono divertire in questa disciplina, sfruttando il comodo impianto di risalita che permette di portare la propria bici fino in quota. Dopo circa un'ora di cammino raggiungiamo la Terrazza Salomon posta sotto le pendici del Montebello (che possiamo salire in dieci minuti) e punto di arrivo della seggiovia. Il nostro giro ad anello continua, seguendo il sentiero CAI 204 con chiara indicazione per il Lago delle Trote (m.2109), specchio d'acqua di origine naturale e, durante la stagione estiva, meta di escursionisti in cerca di frescura. Dopo una breve pausa, d'obbligo in questo piccolo angolo di paradiso, continuiamo lasciando il Lago delle Trote alle nostre spalle. La traccia di sentiero prosegue in falsopiano, costeggiando le pareti del Monte Toro, fino a raggiungere, dopo circa mezz'ora di piacevole camminata, il Lago di Dordona (m.2057) o almeno ciò che ne resta. Le scarse precipitazioni nevose degli ultimi anni lo hanno reso poco più di una pozza d'acqua. Davanti a noi è ormai visibile il Passo di Dordona, valico che separa le Alpi Orobie dalla vicina Valtellina.

Linea Cadorna 1
Foto 1 di 4

La Linea Cadorna

Linea Cadorna 2
Foto 2 di 4

La Linea Cadorna

Linea Cadorna 3
Foto 3 di 4

La Linea Cadorna

Linea Cadorna 4
Foto 4 di 4

La Linea Cadorna

Qua si trovano le trincee della Linea Cadorna, un imponente sistema difensivo voluto dal generale Luigi Cadorna per prevenire un eventuale sfondamento da parte delle truppe Austriache durante la Grande Guerra. Il fronte della linea misurava, al momento della sua costruzione, circa 70 chilometri di trincee, 88 postazioni di artiglieria e 25mila metri quadrati di bunker. Una linea difensiva che prendeva il suo via da Varese e percorreva lo spartiacque orobico fino a Mortirolo, in Val Camonica. Lavoro lunghissimo e immenso, che ha richiesto l'intervento di quasi 20mila persone tra muratori, portatori e soldati. Fortunatamente tale sfondamento non è mai avvenuto e i nostri alpini vennero così dirottati sul Piave, abbandonando le trincee e la linea difensiva Cadorna alla storia. Al Passo restano però i resti di questo manufatto, restaurati negli ultimi anni a monito dei fatti accaduti. Una doppia linea di trincee, con bunker e gallerie ancora percorribili che permettono di vedere i resti dell'immane lavoro. Questo pezzo di storia ha rischiato di rimanere sepolto: il ripristino è stato voluto dalla Comunità Montana circa dieci anni fa, con l'aiuto di numerosi volontari. Altri notevoli resti della Linea Cadorna sono visibili al Passo di Verrobbio, al Passo di Lemma e al Passo di Tartano. La discesa avviene sulla facile carrareccia, contrassegnata dal segnavia CAI 202, che in poco meno di un'ora ci riporterà al punto di partenza. Questo breve giro ad anello copre una lunghezza di 12 chilometri e un dislivello di 600 metri, per circa tre ore di cammino.

Laghetti di Montebello
Foto 1 di 4

Laghetti di Montebello

Lago delle Foppe Basso
Foto 2 di 4

Lago delle Foppe Basso

Lago delle trote
Foto 3 di 4

Lago delle trote

Lago Moro in veste invernale
Foto 4 di 4

Lago Moro in veste invernale

I laghi di Foppolo. Un'altra interessante escursione, facile ma molto appagante, è quella che permette di visitare i laghi naturali posti sotto le pendici del Monte Toro. Il punto di partenza è ancora la Terrazza Salomon, che possiamo raggiungere dal sentiero appena citato o dal piazzale di Foppolo, punto di partenza della seggiovia e del sentiero CAI 205. Raggiunta la baita costeggiamo la parete SW del Montebello, lungo il segnavia CAI 204, fino a raggiungere il già menzionato Lago delle Trote. Questo specchio d'acqua è adagiato sotto la cresta ovest del Monte Toro, in posizione assolata e tranquilla. Il luogo perfetto per una breve pausa! Continuando verso nord e tralasciando il sentiero che conduce al Passo di Dordona troviamo una piccola traccia, nel primo tratto poco marcata, che ci porterà in pochi minuti al secondo lago della giornata: il minuscolo Laghetto Basso delle Foppe (m.2183), fino a qualche anno fa contornato da alcune piccole "pozze satellite", ormai prosciugate per colpa delle sempre più scarse precipitazioni. Con un ultimo sforzo raggiungiamo anche il Lago delle Foppe Alto (m.2268), poco distante e di dimensione leggermente più grande rispetto al suo fratello minore. La nostra escursione prosegue in direzione dei Laghi di Montebello, tornando al laghetto basso e seguendo la traccia di sentiero che continua in direzione del Passo di Valcervia. Poco prima di raggiungere quest'ultimo, seguendo una labile traccia alla nostra sinistra, si perviene alla conca che ospita i modesti specchi d'acqua conosciuti come Laghetti di Montebello (m.2272). Giunti a questo punto non resta che compiere l'ultimo, piccolo sforzo, per raggiungere il Passo e la valle che ospita il bellissimo Lago Moro, vera perla di questa giornata. Adagiato tra le pareti del Corno Stella e del Monte Toro è spesso una meta ambita sia nella stagione estiva che in quella invernale. Raggiunto il lago, dove ci attende una meritata pausa, possiamo tornare alla Terrazza Salomon seguendo la facile carrareccia che ci permetterà di compiere un giro ad anello. Questa escursione copre un tempo di quasi quattro ore, 12 chilometri di lunghezza e 750 metri di dislivello. È adatta a tutti e perfetta per le famiglie.

 

La vetta del Corno Stella in versione invernale

 

Corno Stella e Monte Toro. Queste splendide montagne dominano incontrastate sulla Val Carisole, permettendo un panorama di tutto rispetto su tutta l'alta Val Brembana. Entrambe le vette sono per escursionisti esperti, da affrontare con un minimo di allenamento e preparazione. La via normale per il Corno Stella (m.2651) parte a destra del Lago Moro, raggiungibile dal comodo sentiero CAI 204. Una traccia si snoda lungo la parete della nostra montagna, tracciata dal CAI di Bergamo nel lontano 1875 e tuttora utilizzata come via normale di salita, fino a raggiungere la bella cresta ovest, negli ultimi metri aerea e panoramica. Lo spettacolo dalla vetta del Corno Stella ripaga di ogni sforzo. La sua quota, che per svariati chilometri è la più alta, mette questa montagna tra le più belle delle Alpi Orobie. Il Monte Toro viene invece raggiunto, come via normale, dal Passo della Valcerviera (per raggiungere il passo attenersi all’itinerario precedente). Raggiunto il valico si risale la bella cresta est, che in alcuni tratti presenta facili passaggi di arrampicata. Raggiunta la cima troveremo ad attenderci una piccola croce in metallo, posta a quota 2524. Il panorama e il luogo sono sufficienti a lasciare ammutolito chiunque. I più esperti, ma sopratutto chi non teme creste e vertigini, può scendere dal lato opposto, lungo la cresta ovest. Il percorso si concluderà così con un altro giro ad anello, riportando l'escursionista al Lago delle Trote e alla vicina Terrazza Salomon.

Seguici sui nostri canali